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Home > Cafè > Cannibal Holocaust > Naviga nei messaggi Lunedì, 29 Apr 2024 20:12

Cannibal Holocaust

Tutti i messaggi su Cannibal Holocaust...


Re: Re: L'ho comperato, ma non ho avuto ancora il coraggio di vederlo!
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Vinilosaurus

Posted: 24.04.2005 @ 00:07
Accidenti Glauco!!! Mi sa che hai una partecipazione nella distribuzione!!!

A perte gli scherzi... wow qui parliamo addirittura di filone CANNIBALICO!!!!
Accidenti sarà citato nella Treccani?

Chiudo davvero la futile polemica, su una cosa hai perfettamente ragione.
L'immondizia di cui stiamo trattando non merita affatto tante parole, visto che non si tratta affatto di cinema.

Ho parlato di Barbareschi perché ha rinnegato spudoratamente il fatto (lui si che è l'ipocrisia allo stato puro).

Differenza tra Tarantino e comecavolosichiama... ah sì Deodato? Bè a prescindere che Tarantino butta tutto clamorosamente sull'ironia sdrammatizzando ogni scena (specialmente in Pulp Fiction, mentre onestamente ho trovato discutibili alcune scelte di di Kill Bill Volume 1, ma ne parliamo altrove magari). Poi vatti a vedere la filmografia di 'sto mostro di bravura di Deodato... "I ragazzi del muretto" se non sbaglio li ha avuto la nomination all'Oscar e quasi ha sfiorato un premio al Festival di Berlino vero?

E poi Glauco dai ad altri della signora dal parrucchiere quando tu sputi una sentenza del genere...: "un'ottima riflessione sulla difficoltà del dialogo interculturale" AHAHHAHAHAHAHAHH ma manco in un salotto radical chic si sarebbero dette certe cose... (Dio come ci sentiamo emancipati!!!!!!!) Deodato voleva solo fare qualche quattrino, ci è riuscito, beccandosi anche una condanna ma chi se ne frega... ha fatto un CULT...

Monnezza
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Re: Laura, stai tranquilla... è peggio Barbareschi
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Glauco

Posted: 23.04.2005 @ 22:23
Uh, dimenticavo! Questa è splendida:

Si può dire che queste scene abbiano VERGOGNOSAMENTE ispirato l'idea principale del recente "The Blair Witch Project", mi riferisco all'idea di mostrare la morte dei protagonisti direttamente dalle loro macchine da presa.

Idea "vergognosissima", parbleu!!! Mai stata mostrata una scena di morte al cinema, nevvero? Il fatto, poi, che le macchine da presa in questione fossero le loro peggiora ulteriormente la "vergogna" della cosa, eh? Ma va, va...
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Re: Laura, stai tranquilla... è peggio Barbareschi
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Glauco

Posted: 23.04.2005 @ 21:41
No comment, eh? In effetti bisognerebbe non commentarti, e lasciarti cuocere nel tuo stesso brodo.

Solo alcune osservazioni:

1) E' interessante notare come tra tutti gli attori del film prendi di mira soltanto Barbareschi. Perché? Semplice: le brave signore alla moda conoscono solo i personaggi della tivvì, no?

2) Il terribile score di Ortolani? Ahi ahi ahi, non hai manco gusto musicale...

3) E continua pure a fare lo scandalizzato. Che orrore che orrore! La gente drogata, stuprata, bruciata, impalata... Cose mai viste al cinema, vero? Per esempio, Quentin Tarantino (per dire un "autore serio" amato e rispettato dalle masse), non mette mai violenza estrema nelle sue pellicole, vero?
Restando al solo "Pulp Fiction": Uma Thurman e Travolta che sniffano allegramente, il ragazzo ucciso per errore (più tutti gli altri uccisi volontariamente) da Travolta e Jackson nella macchina, Ving Rhames stuprato analmente da un gruppo di sadomasochisti, ecc... ecc...
Ah, ma dimenticavo: lui è Quentin Tarantino, "grande bwana di Hollywood"! Lui può fare quel che vuole, e la gente acclama. Poco importa se il suo bagaglio culturale è costruito PROPRIO sul cinema di genere: l'exploitation americano, il cinema di genere giapponese... e, ma guarda un po'! Quello italiano! Tant'è vero che Tarantino è stato il padrino (con Joe Dante) della rassegna "The Italian Kings of B" a Venezia...

Ditemi: perché noi italioti dobbiamo sempre sputarci addosso?

N.B.: chiarimento doveroso: io apprezzo moltissimo Tarantino, e mi guardo bene dal giudicarlo moralisticamente. Solo m'interessa smontare pezzo per pezzo lo "scandalo" Cannibal Holocaust.
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Re: L'ho comperato, ma non ho avuto ancora il coraggio di vederlo!
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Glauco

Posted: 23.04.2005 @ 20:44
Cara Laura,

in primo luogo, ti prego di non fare troppo caso alla disturbante presenza di Vinilosaurus, un flamer (polemista da forum di Internet) che si è (inspiegabilmente) fissato con il dare addosso ad ogni costo a Cannibal Holocaust. Se a qualcuno il mio tono sembrerà eccessivo, dia un'occhiata al nostro "dialogo" (fallito non certo per colpa mia) e giudichi da sé.

Per precisione: ho posto una questione ben chiara, ossia...
Se è vero che CH vi sembra tanto osceno per le uccisioni di animali, per quale ragione non protestate anche contro altri film che presentano situazioni analoghe?

La risposta di Mr. Vinilosaurus è stata (riassumendo) "Eh, è stata aperta soltanto la discussione su Cannibal Holocaust!". W la pecora! (oltre alla foca...)
In pratica, ha confermato nel più netto dei modi la mia tesi delle "signore dal parrucchiere!". Una persona impegnata in una "causa", dalle mie parti afferma il suo impegno SEMPRE, non si limita a far casino nelle polemiche à la page. E lo afferma SOPRATTUTTO laddove la gente tace.

Comunque: CH può essere compreso bene solo se si conosce almeno un po' la gloriosa stagione del cinema di genere italiano. CH è un film necessariamente estremo che riassume e riflette i filoni del mondo movie e del cinema "cannibalico", con un'energia e una coerenza rari. E' un film necessariamente contraddittorio, perché come tutti i grandi film di genere dell'epoca scandaglia la cultura "bassa", "non ufficiale" (uso le virgolette perché detesto io per primo queste espressioni") dell'Italia di allora. L'italiano medio, capisci? Con i suoi desideri, le sue ossessioni, i suoi pruriti, le sue paure, ecc...
Soprattutto, forse un po' involontariamente, CH oggi mi appare (soprattutto alla luce del mondo attuale) un'ottima riflessione sulla difficoltà del dialogo interculturale. O forse sulla mancanza di volontà nel produrlo... (e questo si riverbera anche nelle polemiche cresciute intorno al film)

Chiunque si affacci a film simili con il cipiglio del moralista da taverna, non capirà mai un piffero. Scandalizzarsi è molto facile, mettersi in gioco un po' meno.

Venendo alle scene di violenza, o meglio di uccisioni di animali: ci sono, skipparle mi sembra un tantinello ridicolo... se siano forti o meno dipende solo da te. Se rappresentano un problema troppo grande, piuttosto lascia perdere la visione del film... ma ripeto, se hai visto uno dei film elencati da me in precedenza (compreso "L'albero degli zoccoli" opportunamente citato da Vinilosaurus), non vedo perché temere tanto CH.
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Laura, stai tranquilla... è peggio Barbareschi
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Vinilosaurus

Posted: 23.04.2005 @ 12:40
Oh bè Laura stai tranquilla le scene efferate "vere" verso animali sono poche in fondo, forse tutto somnmato è meno digeribile la recitazione di Barbareschi eh eh eh ..

ATTENZIONE SPOILER!!!

In compenso se ti aggrada altre scene offrono nient'altro che un siparietto dai toni macabri, dove la guida sniffa cocaina (costringendo lo Yakumo a fare lo stesso) e l'indio cattura un topo muschiato sgozzandolo in diretta, purtroppo senza l'ausilio di effetti speciali. Un altro tipico stacco alla Deodato ci porta alla prima sequenza propriamente gore o nasty del film: l'uccisione rituale di un'adultera, che viene trascinata dal marito fino a una specie di totem/palo di legno e poi violentata con un fallo di pietra, con sottofondo il terribile score composto da Riz Ortolani per i momenti più atroci della pellicola...

I protagonisti non si smentiscono e, per simulare l'attacco di una tribù nemica, radunano tutti gli abitanti in una capanna a cui viene appiccato il fuoco. I poveri indigeni muoiono arsi vivi sotto gli occhi dei reporter, o meglio, delle loro cineprese incalzate da un incessante "continuate a girare! CONTINUATE A GIRARE!". Segue uno dei momenti erotici del film, una scena di sesso tra Shanda e Alan anche stavolta rubata dall'occhio quantomai indiscreto della telecamera. Deodato si guarda bene dall'allentare il senso di perversione e crudeltà che pervade l'intera pellicola, e fa in modo di figurare il loro "momento privato" alla stregua di un accoppiamento selvaggio, ambientandolo per di più davanti a un gruppo di Yakumo scampati al massacro.

Luca Barbareschi, pur avendo rinnegato tali atrocità, se n'è reso partecipe in più d'una occasione. Tornando al filmato, segue un'altra tranche di filmato dove una donna ammalata e incinta viene uccisa con il suo bambino, mentre poco lontano dei vecchi indigeni attendono la morte sbeffeggiati dai reporter. Ancora loro sono nuovamente coinvolti in un momento di sesso, sebbene violento, con lo stupro di una giovane indigena che ci porta alla scena madre del film, immagine con il quale è universalmente conosciuto: l'impalamento della povera vittima dello stupro di poco prima. C'è da dire che la scena, molto realistica, fu realizzata facendo sedere la ragazza su un sellino legato al palo, e la sensazione che il legno avesse trapassato tutto il corpo fu resa possibile posizionandole un piccolo paletto appuntito in bocca. Nessun dubbio sulla natura artefatta della scena, per fortuna! L'ultima parte del film preferisco lasciarla inedita a chi (pochi, suppongo) non ha ancora avuto il piacere di visionare il film. Si può dire che queste scene abbiano vergognosamente ispirato l'idea principale del recente "The Blair Witch Project", mi riferisco all'idea di mostrare la morte dei protagonisti direttamente dalle loro macchine da presa. No comment.
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L'ho comperato, ma non ho avuto ancora il coraggio di vederlo!
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Laura

Posted: 23.04.2005 @ 12:15
Ho una copia del film da un bel po', ma non ho ancora avuto il coraggio di vedermelo!

Il film mi incuriosisce non poco, visto tutto il parlare che se ne è fatto intorno, ciò che mi blocca è proprio la famigerata presenza delle vere scene di violenza/uccisione degli animali.

Ora la domanda che ti faccio, e che ad alcuni potrà sembrerà un po' infantile, è possibile dare una prima visione al dvd con telecomando alla mano e cercare di evitarle, o ti vengono sbattute in faccia senza preavviso?
Sono sparse un pò il tutto il film? Sono una dopo l'altra, insomma si riesce a percepirle e ad evitarle o è impossibile?

Ripeto il film mi incuriosisce troppo, la violenza gore finta non mi dispiace, ma la violenza vera mi dà troppo fastidio... voi che mi consigliate?
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Promemoria
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Glauco

Posted: 21.04.2005 @ 21:05
Comunque, giusto per ricordare:

c) E cosa c'è che non andrebbe nella mia risposta? Non essere capzioso, grazie...

Più le altre numerose domande che ti ho fatto e a cui non hai risposto...

Poi sarei io quello che evita le domande altrui, eh? :/
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Cannibal horrors e i diritti degli animali
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Glauco

Posted: 21.04.2005 @ 20:55
Ssssh!... Vieni con me, Luke... ssssh! :)

Ammetto che sei involontariamente divertente...
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Cannibal horrors e i diritti degli animali
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Vinilosaurus

Posted: 21.04.2005 @ 18:00
Ecco così ti volevo...
Lascia che la rabbia cresca in te...
Ora percepisci il lato oscuro della forza...
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Re: Re: Re: Re: Re: Cannibal horrors e i diritti degli animali
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Glauco

Posted: 20.04.2005 @ 20:48
Grazie! Hai elencato le tue sparate, così posso risponderti meglio... grazie mille, sei stato carinissimo! ;)

a) certo che non c'è una discussione analoga su "L'albero degli zoccoli", né su nessun altro dei film da me elencati: le brave massaie chiaccherando dal parrucchiere parlano solo di argomenti alla moda, no?

b) Forse ti ho confuso con qualcun altro? Beh, se l'hai visto e sei comunque riuscito a scrivere certe tamarrate, poretto...

c) E cosa c'è che non andrebbe nella mia risposta? Non essere capzioso, grazie...

d) Sì, certo, bravo.

Infine, a cogliere la tua sottile (sottile veramente, è il caso di dirlo) ironia ci vuole poco. Basta solo riderci sopra.
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Re: Re: Re: Re: Cannibal horrors e i diritti degli animali
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Vinilosaurus

Posted: 20.04.2005 @ 07:19
A) non mi pare che ci sia stata una discussione su l'albero degli zoccoli, se ci sarà ne parleremo, e comunque il parallelo tra CH e questo film è un tantino diverso anche se per me rimane deprecabile e condannabile la scena del maiale.

b) sul discorso se l'ho visto o no... ti è svuggito qualche passaggio

c) sul discorso cosa /animale ti sei risposto da solo evitando di rispondere in parte al mio post

d) hai perfettamente ragione tutte le scelte di Deodato sono assolutamente ad un solo scopo

Dimenticavo... quando ti ho definito "colto" non hai "colto" la sottile vena di ironia.
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Re: Re: Re: Cannibal horrors e i diritti degli animali
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Glauco

Posted: 19.04.2005 @ 22:46
Ah, dimenticavo. Per me il cinema (e l'arte in generale) non è un passatempo "a scopo ludico". Se non convieni su questo, temo ci sia notevole difficoltà di dialogo tra noi due.

Ri-ciao! ;)
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Re: Re: Re: Cannibal horrors e i diritti degli animali
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Glauco

Posted: 19.04.2005 @ 22:41
Caro Vinilosaurus,

per fortuna che nel tuo penultimo intervento chiedevi di abbandonare i toni da crociata!!! ;)

Non capisco perché ti agiti tanto (denunciando insicurezza più che ingiustizie), comunque andiamo con ordine:

Sì, sono colto, non mi sembra un difetto. Detto da uno che spara a zero su un film che dichiara candidamente di non aver manco visto, poi, è quantomeno grottesco.

L'"albero degli zoccoli" di Olmi me l'ero dimenticato. Bravo.

Nel mio "panegirico" (grazie per avermi accostato ai classici) non intendevo affermare l'equivalenza animale/cosa in luogo di quella animale/uomo. Non ci vuole molto a capire che ogni animale (uomo compreso) è specie a sé, e che ogni discussione in merito al valore della vita sarà sempre speciosa (scusate il bisticcio di parole). Non esiste un metro chiaro e universale per risolvere il problema. E discussioni talmente complesse nel forum di un venditore di DVD sono velleitarie, troppo complesse e fuori posto. Con il massimo rispetto per DVDWeb, ci mancherebbe...

Per la cronaca: io non sevizio una beata mazza. Sei riuscito a compiere l'errore che tu stesso denunciavi: prima hai scritto che mangiare carne non significa disprezzare gli animali, e ne convengo. Ora mi dici che se uno non scanna anche il suo cane dopo aver visto la celeberrima scena della tartaruga in CH, è un ipocrita. Cosa significa?
La tartaruga non viene "seviziata", viene "pescata", decapitata e fatta a pezzi per essere mangiata: la carne di tartaruga si mangia in varie parti del mondo, mi dicono anche sia buona, e credo il metodo mostrato in CH, forse con piccole varianti, sia quello comunemente usato allo scopo. E comunque, non mi sembra lesivo dei diritti dell'animale, salvo i suddetti diritti non contemplino l'inviolabilità.

Considerato ciò, se tu non ti senti in colpa davanti alla bistecchina nel piatto, che comunque in origine era un animale, non capisco cosa ci sia di colpevole nell'uccidere una tartaruga per cibarsene. La tartaruga ha più diritti di una mucca? Oppure il fatto di non aver ammazzato alcunché con le tue mani ti fa sentire con la coscienza pulita?
Essere complici del "carnefice" è meno grave di essere il carnefice stesso? Converrai che è un argomento mooooolto complicato...

La scelta di mostrare la celebre, incriminatissima sequenza nel film di Deodato è, per quanto volutamente provocatoria, discutibile. Ma se l'avessero uccisa senza mostrarlo, sarebbero stati innocenti? Non è una domanda peregrina, ragionaci sopra...

Infine, ritorno alla mia domanda originaria: perché sempre e solo CH? Olmi, che tu citi, non commette esattamente lo stesso peccato di Deodato? Perché non chiedi il ritiro de "L'albero degli Zoccoli"?

Ciao
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Re: Re: Cannibal horrors e i diritti degli animali
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Vinilosaurus

Posted: 19.04.2005 @ 21:54
Meno male che esistono persone così "terribilmente" colte come te Glauco (e "terribilmente" non è un eufemismo).

Per inciso hai dimenticato "L'albero degli zoccoli" e lo squartamento del maiale per fare i "sanguinacci".

Del tuo panegirico vorrei solo citare una cosa:

"...I tuoi ragionamenti sull'equivalenza del dolore tra animali e uomini sono interessanti, ma quanto mai astratti e discutibili (ed è inevitabile: nessuno può entrare nella testa di un animale) ..."

Questa frase denuncia tutto il pressapochismo di chi considera gli animali (e spesso di rimando tutti gli esseri viventi) degli oggetti.

A smentita potrei citarti alcuni banali test scientifici che provano il dolore provato dagli animali... ma sarebbe troppo complesso e mi accuseresti (a ragione o a torto chissà) di essere un incompetente.

Uso invece solo la logica deduzione... hai mai sentito urlare un cane di dolore quendo è stato investito da un'auto e non muore sul colpo?

Ah già ma il vostro cagnolino voi non lo seviziereste mai!!! La tartaruga, sprovvista di corde vocali invece si può seviziare, intanto non sente dolore.

Bene ancoara un'ultima "ignorante" considerazione:

Non esiste animale che procura ad un suo simile dolore per scopo ludico, (come è un film) ma solo per sopravvivere o, al peggio, per insegnare a far sopravvivere la propria prole.
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Re: Cannibal horrors e i diritti degli animali
Argomento: Cannibal Holocaust

By: Glauco

Posted: 19.04.2005 @ 21:21
Caro Giov,

chiariamo subito una cosa: non era assolutamente mia intenzione identificare l'animalismo con l'ignoranza. Mi guardo bene dal fare simili stupide generalizzazioni, altrimenti che genio sarei? ;)
I tuoi ragionamenti sull'equivalenza del dolore tra animali e uomini sono interessanti, ma quanto mai astratti e discutibili (ed è inevitabile: nessuno può entrare nella testa di un animale), per non dire poi della tua visione progressista della società umana (scusa tanto, ma dando un'occhiata in giro non mi sento proprio di affermare di vivere in una società tanto progredita, e non è bieca ironia ma un'ineluttabile constatazione).

Detto ciò, le "polemiche fra signore" di cui parlavo sono quelle intorno a CH, né più né meno. Sono le polemiche alla Vinilosaurus, che parla di cose per sentito dire e finisce con l'arrampicarsi sugli specchi citando malamente Oscar e Marlon Brandi vari, dimostrando di non essere in grado di contestualizzare un film o, più in generale ancora, di maneggiare un argomento complesso (e tu, caro Giov, dato gli autori che mi citavi dovresti capirmi) come il cinemabis italiano.

Contrariamente a quel che scrivi, esistono diversi film in cui è stata fatta violenza sugli animali: è accaduto recentissimamente durante la lavorazione dell'ultimo Von Trier (che deve ancora uscire, per inciso...), in cui viene mostrato l'abbattimento di un asino (vecchio e comunque destinato alla morte, parrebbe); accade nel film "L'isola" di Kim Ki-Duk (film del 2000 passato anche a Cannes), in cui a un pesce appena pescato (vivo, pertanto) viene tagliato un fianco per fare una specie di sushi (oddio, non so se in Corea si chiami così, comunque...) e, una volta ributtato in mare, riprende dolorasamente a nuotare; nell'ultimo Haneke ("Il tempo dei Lupi") assistiamo allo sgozzamento di una capra (che a me pare vero, ma in questo caso ammetto di dover ancora verificare...); in Nekromantik di Buttgereit (1988) assistiamo all'uccisione e allo squartamento di un coniglio da parte di un contadino (niente di anomalo, mi pare, ma tant'è è mostrato); in Apocalypse Now (1979, quasi coevo di CH) la celebre sequenza dell'"esecuzione" di Brando è intervallata dalle immagini della (vera) uccisione di un bue; in "Viva la Muerte" del grande Arrabal (qui siamo un po' più in là, nel '71) un vecchio toro (simbolo della Spagna) viene sgozzato.

Eccetera eccetera eccetera... Tutti ottimi film, se li si giudica in una prospettiva artistica. La morale è un'altra cosa.
Ah, senza contare poi gli ancora più numerosi film in cui la morte di animali c'è ma non viene mostrata (i cavalli nei western?). Vedi, una delle cose che mi irritano di più è l'impressione (non credo infondata) che molte persone si scaldino soltanto se la morte viene messa davanti ai loro occhi. Occhio non vede, cuore non duole, capisci? Un po' la strategia che i nazisti adoperavano: loro uccidevano celando, e i cittadini tedeschi facevano finta di non sapere niente.

Tornando nello specifico a CH, le polemiche che ruotano intorno al film sono in buona parte il riverbero della stessa campagna sensazionalistica imbastita a suo tempo da Deodato e soci. Chi critica a vanvera smuove sì le coscienze, ma nel più dei casi spingendo a vedere il film o (adesso) a comprare il dvd. Siamo tutti un po' curiosi e Bastian contrari... forse la cosa scandalizzerà alcuni, io la trovo semplicemente normale.

Come vedi, confrontandosi con voi "temibili" animalisti non si fa necessariamente la figura dei fessi. ;)
Spero di aver chiarito la mia posizione, e se ti eri offeso, me ne rammarico sinceramente.
Salutoni, Glauco
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