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Per dovere di completezza.
Argomento:
Opera
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By: Graziano
Posted:
25.08.2004 @ 15:11
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Per dovere di completezza vorrei segnalare che è da tempo disponibile sul mercato inglese una versione, (col titolo 'Terror at the Opera'), con formato video corretto 2.35:1 e audio DD 2.0 surround sia in Inglese che in Italiano e sottotitoli. Si tratta di un'edizione realizzata per la Arrow dalla stessa Cecchi Gori (vedi il bollino di importazione sul contenitore), che probabilmente ha poi usato lo stesso master corretto per la nuova edizione italiana.
Sulle qualità artistiche del film si potrebbe discutere a lungo, dire tutto e il contrario di tutto. Quello che non si può mettere in dubbio è l'estrema eleganza e padronanza della mdp dimostrata da Argento, che gira come raramente altri sono capaci di fare.
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Qualità dell'edizione?
Argomento:
La Mosca
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By: mustaine
Posted:
25.08.2004 @ 15:08
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non l'ho ancora comprato. qualcuno mi sa dire se è di buona fattura??? grazie.
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Testimonianze
Argomento:
Taken (6 DVD)
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By: Tommaso
Posted:
25.08.2004 @ 13:49
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Ma scusa Aquila d'Acciaio, vuoi farci credere che sei stato testimone di Rapimenti Alieni, Complotti Governativi, impianti viventi e cadute di UFO???? Ma suvvia!!!!!
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E'solo fantascienza
Argomento:
Taken (6 DVD)
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By: ...
Posted:
25.08.2004 @ 13:46
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| Pure io mi sono documentato ma vi assicuro che è SOLO FANTASCIENZA. Non c'è nulla di vero in Taken. Sono stati scritti centinaia di libri su Roswell e sui Rapimenti alieni (qualcuno l'ho pure letto) e NON esiste nessuna prova concreta a favore di queste ipotesi. Sono solo libri fatti per vendere e ingannare il pubblico. Almeno TAKEN non inganna nessuno, è pura e semplice Fantascienza. |
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Riedizione?
Argomento:
The Fog
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By: Davide Z
Posted:
25.08.2004 @ 13:43
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| Ho letto in rete che quest’autunno la universal farà uscire anche da noi l’edizione a due dischi di “Fog” della Kinowelt (arriverà anche “L’ululato”). Se così fosse non lasciatevela scappare! |
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E' vero?
Argomento:
Cigoli addio!
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By: Davide Z
Posted:
25.08.2004 @ 13:38
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Un ragazzo ha affermato quanto segue sul guestbook della d/visual, a proposito dei ridoppiaggi:
“Si sono accorti che sempre più spesso si preferisce ridoppiare piuttosto che salvaguardare il patrimonio dei vecchi doppiaggi come memoria storica, a molti la cosa non piace e così è stata proposta una legge di tutela. Ma penso si riferiscano soprattutto ai film. Oltretutto mi suonava come la solita bolla di sapone estiva e tra un po', forse non se ne ricorderà più nessuno anche se vi sono movimenti molto agguerriti tra cui il sindacato doppiatori se ho capito bene.”
E’ vera questa storia della legge? Qualcuno ne sa di più? |
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Edizioni...
Argomento:
Kill Bill: Vol. 2 (DTS5.1)
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By: MADMAX
Posted:
25.08.2004 @ 13:36
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Ciao a tutti, sarà il moderatore ha consentirmi o meno di far leggere quello che stò per dire.
Sul numero di DVDMagazine di agosto (personalmente non so se i nomi delle riviste sono ammessi, quindi chiedo scusa in anticipo) è presente un' intervista fatta a uno dei capoccia della Buena Vista il quale,cito testuali parole, ha detto:
'Uscirà la special ed. del primo volume, poi del secondo, infine la director's cut e poi ancora la special di quest'ultima. E' questo il bello, la mela può essere mangiata da più parti'.
Bene, ispirandomi a ciò che disse Hugh Grant in una celebre pellicola 'perdonami o moderatore per ciò che stò per dire in questo sacro luogo di culto: quella CASPIO DI MELA FICCATELA SU PER IL NASO C......E!!!' |
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Cosa?!?!
Argomento:
Mystery Men
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By: ...
Posted:
25.08.2004 @ 09:40
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Ma va va va!!!!!
L'ho visto anch'io e nonostante 'i molti punti di collegamento con la filosofia Kantiana e Leibniziana per non parlare delle interessantissime citazioni a Spinoza'... purtroppo non sono riuscito a trovarlo un capolavoro, ma solo un filmetto fatto alla meno peggio e senza troppe pretese! |
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Patacca d'Argento?
Argomento:
Il Cartaio
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By: Graziano
Posted:
25.08.2004 @ 09:12
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| Chiunque volesse giudicare un qualsiasi film di Dario Argento sulla base della plausibilità degli accadimenti, della coerenza della trama, della verosimiglianza degli intrecci, si sa, partirebbe col piede sbagliato. A Dario Argento importa poco o niente che i tasselli dei suoi incubi-puzzle combacino, che le storie che narra siano coerenti o verosimili. Infatti, sono proprio quei film votati al soprannaturale, ambientati in mondi poco euclidei ('Suspiria', 'Phenomena', per certi versi 'Inferno') a risultare incredibilmente i più compatti. Ad Argento poco importa che gli attori siano degni di essere chiamati tali, proprio come Hitchcock che aveva poca fiducia nei suoi interpreti, ma, contrariamente ad Argento, aveva dalla sua parte sempre un cast d'eccezione. Tranne poche occasioni, il nostro Maestro ha riposto sempre poca attenzione alla qualità del cast. Sono un ammiratore di Dario Argento e ritengo che i suoi film dell'ultimo decennio siano stati spesso troppo maltrattati dalla critica italiana, al contrario di quella francese che ha molto rivalutato il regista negli ultimi anni. Benché 'Il fantasma dell'opera' sia indifendibile sotto ogni aspetto, ritengo che il precedente 'Nonhosonno' sia espressione di un autore di alto livello e che 'La Sindrome di Standhal', sia decisamente un film molto interessante. Tutto questo ampio e noioso preambolo per dire che, a mio parere, questo 'Il Cartaio', oltre che una delusione, rappresenta piuttosto un tradimento. Di Argento nei confronti di se stesso, della poetica che ha caratterizzato tutta la sua lunga carriera. Se egli ha sempre ostentato la supremazia della visione su tutte le altre componenti del suo cinema, la spettacolarità della messinscena, la sublimazione dello sguardo, ('Opera' sotto questo profilo è il suo film più emblematico: la protagonista e quindi lo spettatore sono obbligati, spilli sotto gli occhi, a 'vedere' tutto quanto accade), ebbene, tutto questo nel 'Cartaio', non solo non c'è, ma viene negato. Nessuna deliberata distrazione dello spettatore, che vede, ma non può o non riesce a elaborare immagini e percezioni (come in 'L'uccello dalle piume di cristallo', 'Profondo Rosso', 'Suspiria', 'Phenomena', 'Trauma', ...), nessuno sbaglio di prospettiva da parte dei personaggi delle sue storie (come ancora nei suddetti film e, ad esempio in 'Nonhosonno'). Senza ovviamente voler svelare a tutti coloro che non hanno visto il film i segreti del cosiddetto intreccio, ebbene, la 'visione', in questo film è totalmente negata: gli omicidi, crudelmente commessi via internet, sono relegati a una finestra sullo schermo di un computer, dove non scorre sangue e lo spettatore è bombardato da suggestioni sonore opposte, le urla delle vittime e la musichetta del videopoker. Nessuna 'distrazione' dello spettatore, nessun indizio lì, sotto gli occhi, che c'è, ma non si riesce a cogliere. Gli inganni sono inganni. Nessuna tensione, nessuna attesa o preparazione della messinscena da Grand-Guignol, solo un rituale ripetitivo, vero o falso che sia. E la fotografia fredda, che fa uso prevalente di luci naturali anche negli interni, per scelta dello stesso Argento, sottolinea la cadaverica freddezza dell'operazione. Inutile parlare del livello di recitazione, ancora una volta sotto la soglia minima di guardia, complice un doppiaggio sciagurato, ma questa è storia vecchia. Che il Maestro abbia voluto intraprendere una svolta nella sua produzione? In questo caso attendiamo la prossima prova. Forse una ripetuta visione del film, (necessaria ad esempio per 'La sindrome di Stendhal'), potrà farci cogliere i risvolti positivi dell'operazione. Forse Argento che, per sua stessa ammissione, non capisce fino in fondo lui stesso i film che fa, ha girato questo film pensando già al prossimo. Non vogliamo un autore sempre relegato nei suoi cliché, tutt'altro, ma, in questo caso, mi sembra che, come uno dei suoi personaggi nella vicenda, per ora sia entrato attraverso la porta sbagliata. |
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grande!
Argomento:
Cabin Fever (DTS5.1)
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By: paolo
Posted:
25.08.2004 @ 03:58
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Erano anni che non si vedeva un film cosi pungente!
CABIN FEVER prende in giro lo spettatore dal primo all'ultimo secondo, pienissimo di citazioni che possono essere colte solo da veri appassionati di cinema horror e condito da una sceneggiatura che, prendendo spunto da una situazione tipicamente horror, dimostra moltissime variazioni geniali!
Secondo me CABIN FEVER è uno dei migliori prodotti horror degli ultimi anni, se volete vedere horror davvero brutti date un occhiata a THEY, STIRPE DI SANGUE e, salvo alcune trovate interessanti, AL CALARE DELLE TENEBRE. |
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