dvdweb.it utilizza i cookie per offrirti un migliore esperienza di navigazione. Continuando a navigare, accetti di utilizzare i cookie. Per maggiori informazioni su come usiamo i cookie, clicca qui.

Home > Cafè > DVDZone > Indice Messaggi > Patacca d'Argento? Lunedì, 29 Apr 2024 06:24

DVDZone

Il cuore del DVDWeb's Cafe ti aspetta! L'avventura del DVD continua... Opinioni, commenti, critiche e battibecchi sulle uscite in digitale di ieri, oggi e domani.


Inizia una nuova discussione su
Il Cartaio
Tutti i messaggi su
Il Cartaio
Discuti di un nuovo argomento
in DVDZone

Patacca d'Argento?
Argomento: Il Cartaio

By: Graziano

Posted: 25.08.2004 @ 09:12
Chiunque volesse giudicare un qualsiasi film di Dario Argento sulla base della plausibilità degli accadimenti, della coerenza della trama, della verosimiglianza degli intrecci, si sa, partirebbe col piede sbagliato. A Dario Argento importa poco o niente che i tasselli dei suoi incubi-puzzle combacino, che le storie che narra siano coerenti o verosimili. Infatti, sono proprio quei film votati al soprannaturale, ambientati in mondi poco euclidei ('Suspiria', 'Phenomena', per certi versi 'Inferno') a risultare incredibilmente i più compatti. Ad Argento poco importa che gli attori siano degni di essere chiamati tali, proprio come Hitchcock che aveva poca fiducia nei suoi interpreti, ma, contrariamente ad Argento, aveva dalla sua parte sempre un cast d'eccezione. Tranne poche occasioni, il nostro Maestro ha riposto sempre poca attenzione alla qualità del cast. Sono un ammiratore di Dario Argento e ritengo che i suoi film dell'ultimo decennio siano stati spesso troppo maltrattati dalla critica italiana, al contrario di quella francese che ha molto rivalutato il regista negli ultimi anni. Benché 'Il fantasma dell'opera' sia indifendibile sotto ogni aspetto, ritengo che il precedente 'Nonhosonno' sia espressione di un autore di alto livello e che 'La Sindrome di Standhal', sia decisamente un film molto interessante. Tutto questo ampio e noioso preambolo per dire che, a mio parere, questo 'Il Cartaio', oltre che una delusione, rappresenta piuttosto un tradimento. Di Argento nei confronti di se stesso, della poetica che ha caratterizzato tutta la sua lunga carriera. Se egli ha sempre ostentato la supremazia della visione su tutte le altre componenti del suo cinema, la spettacolarità della messinscena, la sublimazione dello sguardo, ('Opera' sotto questo profilo è il suo film più emblematico: la protagonista e quindi lo spettatore sono obbligati, spilli sotto gli occhi, a 'vedere' tutto quanto accade), ebbene, tutto questo nel 'Cartaio', non solo non c'è, ma viene negato. Nessuna deliberata distrazione dello spettatore, che vede, ma non può o non riesce a elaborare immagini e percezioni (come in 'L'uccello dalle piume di cristallo', 'Profondo Rosso', 'Suspiria', 'Phenomena', 'Trauma', ...), nessuno sbaglio di prospettiva da parte dei personaggi delle sue storie (come ancora nei suddetti film e, ad esempio in 'Nonhosonno'). Senza ovviamente voler svelare a tutti coloro che non hanno visto il film i segreti del cosiddetto intreccio, ebbene, la 'visione', in questo film è totalmente negata: gli omicidi, crudelmente commessi via internet, sono relegati a una finestra sullo schermo di un computer, dove non scorre sangue e lo spettatore è bombardato da suggestioni sonore opposte, le urla delle vittime e la musichetta del videopoker. Nessuna 'distrazione' dello spettatore, nessun indizio lì, sotto gli occhi, che c'è, ma non si riesce a cogliere. Gli inganni sono inganni. Nessuna tensione, nessuna attesa o preparazione della messinscena da Grand-Guignol, solo un rituale ripetitivo, vero o falso che sia. E la fotografia fredda, che fa uso prevalente di luci naturali anche negli interni, per scelta dello stesso Argento, sottolinea la cadaverica freddezza dell'operazione. Inutile parlare del livello di recitazione, ancora una volta sotto la soglia minima di guardia, complice un doppiaggio sciagurato, ma questa è storia vecchia. Che il Maestro abbia voluto intraprendere una svolta nella sua produzione? In questo caso attendiamo la prossima prova. Forse una ripetuta visione del film, (necessaria ad esempio per 'La sindrome di Stendhal'), potrà farci cogliere i risvolti positivi dell'operazione. Forse Argento che, per sua stessa ammissione, non capisce fino in fondo lui stesso i film che fa, ha girato questo film pensando già al prossimo. Non vogliamo un autore sempre relegato nei suoi cliché, tutt'altro, ma, in questo caso, mi sembra che, come uno dei suoi personaggi nella vicenda, per ora sia entrato attraverso la porta sbagliata.
Gruppo: DVDZone - Jump to: |[Tutti i messaggi su...] | [Scheda DVD]

Indice della discussione su Il Cartaio
Patacca d'Argento? by Graziano, 25.08.2004 @ 09:12
  Riguardo al Cartaio by ..., 25.08.2004 @ 15:12
  ultimo film di Argento by Marco, 28.08.2004 @ 17:26
[Espandi Thread]

NOTA - Il filtro Out of Policy che nasconde automaticamente i messaggi non in linea con la policy del Cafè è attivo. Puoi disattivarlo e visualizzare tutti i messaggi, compresi quelli indesiderati (evidenziati in rosso), cliccando qui.


© 1999-2024 Shock! Solutions SRL - P.IVA 01740890460 - Tutti i diritti riservati - Cookie Policy - Privacy Policy