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La Famiglia

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Ma che bella diatriba!
Argomento: La Famiglia

By: Lolly

Posted: 04.08.2005 @ 15:20
Volevo anzitutto ringraziare Voyager e The End per la difesa di Carpenter, finalmente però si è capito che tipi sono MOLTI dei difensori del "cinema d'autore" italiano come Homer: un po' spocchiosi, si credono dei Morandini o Ghezzi, e sicuramente hanno la tessera di qualche fatiscente cineclub che proietta rassegne di film "per pochi eletti", vanno a teatro tutte le sere e dissertano pure sul sesso degli angeli.... loro possono in quanto i "comuni mortali" non "riescono" a comprendere il cinema....
Vorrei semplicemente dire che se mi piace Carpenter non per questo giudico "all'americana" tutto (infatti adoro Leone, p. es.), inoltre almeno Carpenter, pur spendendo pochi soldi alla pari di Scola, sicuramente non si succhia quelli dello stato per fare i film e quantomeno inserisce un po' di tecnica e di dinamismo, cosa che a Scola, mi dispiace dirlo, manca totalmente: Scola artisticamente sembra uno di quei pischelletti appena uscito dalla DAMS che ripete pedissequamente le 3-4 cose che gli hanno insegnato (guardatevi le inquadrature o i movimenti di macchina e ditemi cosa hanno di innovativo: NULLA). L'unico suo film decente è "ballando ballando" dove, forzatamente in quanto gli attori non parlavano, ha dovuto muovere un po' di più quella cacchio di macchina da presa.
Nessuno nega che l'Europa abbia "radici profonde", caro Homer, ma il cinema italiano è bell'e morto da tempo: personalmente, sono ALMENO 20-30 anni che il cinema francese lo surclassa in tutto e per tutto, alla faccia dei vari pseudo-registi nostrani come Amelio o, peggio, l'importato e sopravvalutato Ozpetek (se rimaneva a fare l'aiuto di Ponzi sarebbe stato meglio - e si incazza pure se l'Europa non gli ha finanziato quella chiavica di Cuore Sacro) - e non parliamo delle fiction che hanno UCCISO le potenzialità di Soavi e altri bravi registi (vabbé, almeno Giulio Base non farà più film, il che è un vantaggio per il cinema).
Ribadisco che "La famiglia", caro Homer, non è che abbia tutti 'sti vari livelli di lettura (diversamente da Carpenter, ma che te lo dico a fa'...): è piuttosto sciatto, piatto e noioso, sarebbe il caso di avere il coraggio di dirlo.... pare un incrocio tra un reality-show e una sit-com che manco fa ridere, il fatto di aver scelto attori più o meno bravi tradisce l'intento "la storia fa pena - i soldi sono pochi - almeno supplisco col cast".
Purtroppo ci sono attori che lavorano con "tizio" perché "fa curriculum" e poi potranno dire "ho lavorato con Scola" tacendo il seguito "ma in un film di m....".
Ed è inutile, caro Homer, che mi spari nomi di registoni come Antonioni: sicuramente "Al di là delle nuvole" batte "La famiglia" 6-0 6-0 senza appello. Greeneway e Wenders hanno fatto pure delle belle ca**te, o sbaglio?
E cosa vuol dire "oggetto cinematografico a sé stante?
Carpenter non ha mai fatto sequel lasciandoli ad altri registi, eppoi il cinema è ANCHE montaggio-musica-effetti speciali-movimenti di camera-camere multiple-angoli di ripresa-dinamicità e quant'altro SENNO E' TEATRO!! Dovresti semplicemente COMPRENDERE questa differenza, secondo me.... magari ti può aiutare qualche film "di genere" americano in più e qualche film noioso italiano in meno....
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Povero John!
Argomento: La Famiglia

By: voyager

Posted: 04.08.2005 @ 14:20
Dal buon Homer Simpson non me lo sarei mai aspettato...
Nella tua accalorata difesa de "La Famiglia" di Scola, che a mio parere è del tutto leggittima, in poche righe, quasi in una sorte di vendetta verso Lolly, riesci a distruggere la carriera, la vita e la sanità mentale del vecchio John Carpenter...
Capisco che i gusti sono gusti, come dici tu, e su questo non ci piove, ma che posso dirti: mi sembri un pò prevenuto e poi sarà che sono un suo estimatore, ma io proprio non mi ci vedo come una mummia rinsecchita fatta a pezzi che brancola cianciando a vuoto col cervello "amputato" da Carpenter... (Ma poi un cervello si amputa?) Siamo forse nell'ambito delle offese personali e gratuite?
Non è che si tratta del solito giochino del "quel che piace a me è sempre bello e quello che non mi piace oltre a far schifo in maniera del tutto oggettiva è anche disturbante, insano e buono solo per malati mentali"?
Eh Homer?
D'OH!
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Re: Homer ma che ti è preso???
Argomento: La Famiglia

By: The End

Posted: 04.08.2005 @ 14:11
>Se pretendi di vedere film costosi e infarciti di esplosioni ed effetti speciali vai in un >Paese dove il cinema è industria e non arte, come l'America... (snip)

Eh no Homer... fino a un post fa ero dalla tua parte. E' vero, Lolly vuole fare il provocatore/fuori dal coro conformista senza aver . Ma adesso sei tu che stai facendo il Lolly all'incontrario sparando una delle più logore, ripetitive e superficiali invettive che bollano il cinema americano come un'industria.

>Concludendo, mi sia concesso un appunto personale. Francamente trovo che sia >molto più facile trovare "4 mummie rinsecchite che brancolano cianciando a vuoto" >nei film di Carpenter dove l'unico spettacolo consiste nel vedere membra >squartate, arti amputati, delinquenti che vengono fatti evadere per salvare >presidenti precipitati in gironi infernali (sic!), e amenità di ogni altra sorta.
>Unica nota di merito che mi sento di attribuire a Carpenter è per il messaggio socio->politico che inserisce nel film "Essi vivono". Un film che mi è davvero paciuto. Ma è >purtroppo l'unico.
>Trovo che chi regala soldi a queste persone (evidentemente disturbate, oltre che >gran furboni - loro si, altro che Scola!!! - che sfruttano l'effetto gonzo dei più >ingenui) sia esattamente come le vittime che vede sullo schermo: mummie >rinsecchite fatte a pezzi che brancolano cianciando a vuoto. Solo che il primo >organo che il regista deve aver loro amputato deve essere uno dei principali che >serve al cinema per capire ed apprezzare una buona storia e dei bravi attori: il >cervello.

Questa parte è l'apice della mia delusione. Mi sembra che a scrivere sia un sacerdote khomeinista del cineclub parrocchiale oppure il capo di fantozziana memoria che obbliga i suoi dipendenti ad assistere ripetutamente alla visione della corazzata Potemkin!!! Io sono sempre per il "cinema" e non per il cinema "a tutti costi d'autore/politicizzato/con messaggio incorporato". Fortunatamente il tempo ha dimostrato che anche dietro il cinema americano di genere ci sono i grandi autori (vedi Hitchcock, Lubtisch, Capra, Ford, Hawks, Minnelli, Donen, Siegel, Fuller, Siodmak, Peckinpah, Spielberg, Eastwood, Romero, De Palma, Carpenter, Cameron e tanti altri ancora). E i loro film non sono meno importanti di quelli tuoi amati Antonioni, Rossellini, De Sica, Scola...
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Risposta definitiva per lolly
Argomento: La Famiglia

By: Homer Simpson

Posted: 03.08.2005 @ 23:25
>A) x SDV: Meglio essere pochi e fuori dal coro che in un branco di pecoroni....

A livello generale hai ragione. Ma se quelli fuori dal coro all'improvviso si mettono a dire (è solo un esempio, e non un paragone al film, attenzione!!!) che il Mosè di Michelangelo è una schifezza, che è troppo bianco, che Mosè ha sbagliato solo perchè la posa non ti piace, che la barba è troppo lunga, ecc... beh, in quel coro ci dev'essere sicuramente qualcuno che stona, e di brutto anche...




>B) Non ho mai detto che amo Independence Day (e non Days, Giov)

Buon per te. Per carità, "Indipendence Day" è un bel film d'azione, io mi sono divertito molto al cinema quando lo vidi, ma insomma nulla di più. Non possiamo certo ricordarlo come uno dei capolavori del cinema. Fa il suo lavoro, e lo fa bene. Non si può dire di no. Per due ore ti diverti abbuffandoti di popcorn. Arrivano i cattivi, si combatte, la situazione precipita, arrivano i nostri e alla fine i buoni vincono. Poi tutti a casa.




>C) Il mio regista preferito è Carpenter

Come avrai capito, sui gusti personali non metto bocca. Ognuno ha giustamente i suoi eroi. Che magari per altri possono invece essere delle emerite schifezze.




>D) X Giov: la Sandrelli senza Brass sarebbe rimasta a far la sciacquetta (ruolo che
>le compete benissimo), Ricky Tognazzi e Castellitto non mi paiono 'sti grandi attori
>(basta vedere l'ultimo pessimo Maigret per quest'ultimo - giustamente distrutto
>dopo 2 puntate, e le pseudo-commedie all'italiana del primo). Il fatto che ci siano
>Gassman e la Piccolo comunque non attenua l'effetto-Valium.

Qui ricominciano le note stonate del coro. Se non lo sai, Stefania Sandrelli ha iniziato ben prima di Brass a fare l'attrice. Titoli (tra i tanti) come "Sedotta e abbandonata", "Divorzio all'italiana", "Io la conoscevo bene", "Il conformista", "C'eravamo tanto amati" (e per poco anche "Il Padrino" nel ruolo di Apollonia, a sentire i commenti di Coppola...), forse a te non dicono nulla. Ma hanno fatto la storia del cinema italiano del secondo dopoguerra. Posso concordare che su nomi come Cederna, Occhipinti, Ricky Tognazzi, Massimo Dapporto, Monica Scattini o Athina Cenci si possa anche stendere un velo. Ma non puoi certo ignorare personaggi del calibro di Vittorio Gassman, Carlo Dapporto (forse il ruolo più bello di tutta la sua carriera), Fannie Ardant, Stefania Sandrelli, Philippe Noiret, il compianto Renzo Palmer (il personaggio più simpatico del film, secondo me). Anche Ottavia Piccolo (attrice di teatro, tanto per ribadire il discorso dell'impostazione teatrale al film) qui non se la cava affatto male.
Se volessimo proprio fare un appunto su qualcosa che non va, il mio indice punterebbe sul solito e sbagliatissimo (per me) borotalco sui capelli. Ma quando si capirà che al cinema non basta sporcare i capelli di bianco per essere automaticamente dei vecchi credibili? Mah...




>E) Questo film di Scola "er bradipo" non si sa bene cosa voglia significare, gli >avvenimenti scorrono come acqua su pietra, Gassman interpreta un poveraccio
>misantropo che neanche ha la forza di andare al cesso, per tacer dei comprimari
>tutti sfigati.

A questo punto mi sorge il dubbio che tu ti confonda con un altro film. Gassman che non avrebbe la forza di andare al gabinetto??? Comprimari tutti sfigati??? Mah, chissà che film hai visto...
Per il fatto che tu non capisca cosa il regista (bravissimo) voglia dire in questo film, beh, mi vorrai scusare ma ti ho già risposto in altra sede.




>F) Ribadisco che a far troppo i furbi risparmiando sul budget si può far fesso
>qualcuno per un po' di tempo, ma non tutti per tutto il tempo: se mettete una
>telecamera nella cucina di casa vostra, sicuramente succedono cose più divertenti
>e stimolanti che a 4 mummie rinsecchite che brancolano cianciando a vuoto (ecco,
>salvo solo l'improvvisazione di Gassman a tavola con Noiret, quella sì da antologia,
>peccato che i restanti 854325435 minuti "percepiti" - grazie alla sua "dinamicità" -
>del film la facciano presto dimenticare). Saluti.

Sul fatto dei soldi, devi tenere presente che il cinema italiano non è certo il cinema americano. Per fortuna. Se usi l'America per confrontare il mondo, tutto ti apparirà per forza più piccolo e sminuito. Da noi (ringraziando il cielo) non esiste la "cultura" del "Bigger is Beautiful", "più grande è, più bello è". Le dimensioni non contano. In tutti i sensi. Le architetture, le strade, le città, e anche il cinema sono ancora a dimensione umana. Una delle ultime cose positive di noi europei è proprio il fatto che non ci facciamo schiacciare da grattacieli colossali o da film in cui contano più gli effetti speciali che non la storia o i dialoghi, le inquadrature.
Ma si vede che per alcun questo pregio è stranamente diventato un difetto. Probabilmente perchè tu, caro lolly, vivi con il corpo in Italia, ma la testa è immersa troppo nei sogni (illusori e falsi) del cinema americano di genere.
Se pretendi di vedere film costosi e infarciti di esplosioni ed effetti speciali vai in un Paese dove il cinema è industria e non arte, come l'America. In Europa le città sono molto più piccole (a parte le capitali, ovvio), la cultura ha radici profonde, i film sono rifiniti meglio e più a livello "umano" (non tutti, per carità, ma una buona parte si), inoltre esiste la cultura dell'oggetto cinematografico a se stante, e non della catena di montaggio tipica dei serial (Rocky, Terminator, Indiana Jones, Guerre Stellari, Il Padrino, ecc...). Certo, abbiamo anche noi le trilogie del Dollaro, i vari "Pane, Amore, e...", i film di Totò e Peppino. La serialità esiste, ma non ne facciamo un modus operandi standard. Spero di essere stato piuttosto chiaro.


Concludendo, mi sia concesso un appunto personale. Francamente trovo che sia molto più facile trovare "4 mummie rinsecchite che brancolano cianciando a vuoto" nei film di Carpenter dove l'unico spettacolo consiste nel vedere membra squartate, arti amputati, delinquenti che vengono fatti evadere per salvare presidenti precipitati in gironi infernali (sic!), e amenità di ogni altra sorta.
Unica nota di merito che mi sento di attribuire a Carpenter è per il messaggio socio-politico che inserisce nel film "Essi vivono". Un film che mi è davvero paciuto. Ma è purtroppo l'unico.
Trovo che chi regala soldi a queste persone (evidentemente disturbate, oltre che gran furboni - loro si, altro che Scola!!! - che sfruttano l'effetto gonzo dei più ingenui) sia esattamente come le vittime che vede sullo schermo: mummie rinsecchite fatte a pezzi che brancolano cianciando a vuoto. Solo che il primo organo che il regista deve aver loro amputato deve essere uno dei principali che serve al cinema per capire ed apprezzare una buona storia e dei bravi attori: il cervello.

Ma forse è giusto che ci sia anche chi denigra e provoca apposta i cinefili prendendo posizioni astrusamente bizzarre pur di staccarsi dal grigio e freddo anonimato. E allora giù a dire anche quello che non si pensa, pur di stare sotto alla luce dei riflettori. Come i poveri barboni di "Miracolo a Milano", che si affannano disperatamente ad inseguire l'unico raggio di sole per potersi scaldare. Almeno con questi divertenti personaggi i dibattiti si vivacizzano un pò...
L'unica cosa che non condivido di lolly è che io non dichiarerei pubblicamente di non arrivare a capire certi film, perchè sono film molto semplici e lineari alla portata di chiunque (Scola non è certo Antonioni, Wenders o Greenaway!!! Qui si che ti vorrei vedere...). Sbandierando la mia incapacità di una semplice analisi rischierei soltanto di peggiorare e di banalizzare il mio ruolo preconfezionato di provocatore. ;)
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Re: Rispondo un po' a tutti
Argomento: La Famiglia

By: The End

Posted: 03.08.2005 @ 23:09
Visto che il tuo regista preferito è Carpenter, dovresti sapere che anche lui all'inizio girava film con 2 dollari e questo non significa che fossero brutti.
Quanto hai detto sulla Sandrelli dimostra alla grande la tua cultura. Spero tu abbia sentito dire perlomeno alla lontana che la Sandrelli è stata negli anni '60 interprete di capolavori come "Io la conoscevo bene" e "Sedotta e abbandonata" e di certo non aspettava "La chiave" per essere consacrata.
Se dovessimo allora misurare tutto con il tuo metro, potremmo ipotizzare che se non fosse stato per Carpenter, Kurt Russell avrebbe continuato a recitare per innocui filmetti Disney...
Libero di amare il cinema fracassone, libero di amare Carpenter (pensa che lo amo anch'io), libero di detestare i film lenti soprattutto se di marca italiana.... ma liberaci da ridicole teorie come quella su "La famiglia" (che non è assolutamente un capolavoro).
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Rispondo un po' a tutti
Argomento: La Famiglia

By: Lolly

Posted: 03.08.2005 @ 18:13
A) x SDV: Meglio essere pochi e fuori dal coro che in un branco di pecoroni....
B) Non ho mai detto che amo Independence Day (e non Days, Giov)
C) Il mio regista preferito è Carpenter
D) X Giov: la Sandrelli senza Brass sarebbe rimasta a far la sciacquetta (ruolo che le compete benissimo), Ricky Tognazzi e Castellitto non mi paiono 'sti grandi attori (basta vedere l'ultimo pessimo Maigret per quest'ultimo - giustamente distrutto dopo 2 puntate, e le pseudo-commedie all'italiana del primo). Il fatto che ci siano Gassman e la Piccolo comunque non attenua l'effetto-Valium.
E) Questo film di Scola "er bradipo" non si sa bene cosa voglia significare, gli avvenimenti scorrono come acqua su pietra, Gassman interpreta un poveraccio misantropo che neanche ha la forza di andare al cesso, per tacer dei comprimari tutti sfigati.
F) Ribadisco che a far troppo i furbi risparmiando sul budget si può far fesso qualcuno per un po' di tempo, ma non tutti per tutto il tempo: se mettete una telecamera nella cucina di casa vostra, sicuramente succedono cose più divertenti e stimolanti che a 4 mummie rinsecchite che brancolano cianciando a vuoto (ecco, salvo solo l'improvvisazione di Gassman a tavola con Noiret, quella sì da antologia, peccato che i restanti 854325435 minuti "percepiti" - grazie alla sua "dinamicità" - del film la facciano presto dimenticare). Saluti.
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Re: Per Lolly - Soporifero Scola
Argomento: La Famiglia

By: SdV

Posted: 03.08.2005 @ 17:47
Caro(a) Lolly
Sei unico(a) !!!!!!!!!!!!!!
Speriamo........

A giudicare dalle prime reazioni per fortuna, pare proprio di si.
Non avevo alcun dubbio.
Cordialmente.
SdV
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Re: Soporifero Scola
Argomento: La Famiglia

By: The End

Posted: 03.08.2005 @ 16:20
Maddaiiii!!!! Una così bella riflessione sprecata per un irruente smanettone di playstation e bruckheimerdipendente????
Forse Lolly da "La famiglia" si aspettava un noir sanguinario/ipercinetico su una dinastia mafiosa italoamericana...
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Re: Soporifero Scola (Per lolly)
Argomento: La Famiglia

By: Homer Simpson

Posted: 02.08.2005 @ 22:07
>Questo film è una gran palla... fatto con 2 lire, non c'è un esterno manco a pagarlo, il
>personaggio di Gassman è antipatico (per tacer degli altri), la regia è troppo
>statica e teatrale (vabbé che non è Independence Day, però tutti 'sti carrelli
>lentissimi sono soporiferi). Infine, in una famiglia così chiunque si sarebbe suicidato
>dopo pochi minuti di convivenza, nel trionfo della mediocrità.

>Ah, sì, dimenticavo che Scola è un grande regista insignito di numerosi premi e
>candidature... ma per me è solo un gran furbone che riusciva con pochi soldi a
>sbarcare il lunario (incamerandosi vieppiù i contributi statali) e far mangiare tutto
>quel sottobosco di mediocri che rappresentavano il cinema italiano e che ora si
>sono spostati sulle fiction (ok, Gassman a parte che è un grandissimo attore,
>ovviamente...)



Intendiamoci: io ho adorato la trilogia de "Il Signore degli Anelli". Attendo trepidante il King Kong di Jackson, e adoro i film di James Cameron.

Detto questo, non penso però che al cinema esista solo l'azione e l'adrenalina. Anzi...

Chissà, forse lolly ha trovato questo capolavoro del cinema italiano "una gran palla" perchè probabilmente non è abituato a far funzionare il muscolo del cervello (tranquillo, non è un'offesa ma una constatazione generale sui giovani di oggi), non è abituato ad ascoltare i dialoghi (a proposito, ascoltato oggi nel 2005, il dialogo sul Leviatano di Hobbes recitato da Cederna all'inizio del film fa veramente accapponare la pelle!!!!!), o a lasciarsi semplicemente trasportare dal fiume dei ricordi.

Non è un caso se stelle di Hollywood oggi anziane come Redford e sopratutto Eastwood nei loro film dilatino sempre di più il tempo in favore dei ricordi, delle memorie, e delle analisi esistenziali. Bellissimi film come: "In mezzo scorre il fiume", "La leggenda di Bagger Vance", "Million Dollar Baby", "Gli Spietati", "I Ponti di Madison County" (tanto per citarne solo alcuni), sono i loro film migliori. Proprio perchè realizzati in un'età più matura e riflessiva. Lontani anni luce da "Stangate" e "Ispettori Callaghan" dal grilletto facile.

Probabilmente se lolly andasse a teatro a vedere "L'uomo dal fiore in bocca" si annoierebbe e non vedrebbe l'ora che il protagonista tiri le cuoia, magari tra fiotti di sangue e spargimenti di budella ad opera di Ninja super addestrati e di extraterrestri bacelloni... EHHEHEHEHHEHHHEHEHHEHEHEHHEHE.......

Inutile quindi voler pretendere da chi ha fretta di vivere, o da chi è semplicmente ancora troppo giovane, che possa apprezzare adeguatamente Ettore Scola.
Che ne può sapere infatti lolly dei dialoghi di "C'eravamo tanto amati" e della metafora storica che suoi tre protagonisti rappresentano? Che può sapere delle storie dei personaggi (metafora politica del tempo) che si accavallano in "La Terrazza"? Come può apprezzare il discorso della diversità nella società sempre più omologata (oggi si direbbe globalizzata), tipico de "Una giornata particolare"?
Non so dargli torto. Chi non va oltre le sparatorie delle astronavi nello spazio, o le pallose esplosioni che Jerry Bruckheimer usava come metro di misura nei suoi film, è inutile che tenti di apprezzare la vera arte cinematografica fatta di preziosi camei, di sentite recitazioni mature e introspettive, di cadenza temporale perfettamente scandita (oggi pressochè dimenticata dagli istant-movies americani), di tempi dilatati e di tematiche complesse, degli inevitabili sensi di colpa che maturano con l'avanzare degli anni, ecc...

Certo, il film "La Famiglia" ha un forte impianto teatrale. E allora? In un film del genere è senza dubbio un pregio, non certo un difetto. Trovi che sia un difetto? Hai mai visto "A cena col diavolo"? E "La leggenda del pianista sull'oceano" (altro stupendo film-metafora esistenziale)? Quest'ultimo addirittura è tratto da un monologo teatrale di appena una ventina di pagine, figurati un pò!!!

Dopotutto non si è sempre detto che la vita è un palcoscenico? Dai Greci fino a Strehler, il teatro (e quindi di conseguenza il cinema) sono stati utilizzati per analizzare e sezionare chirurgicamente sentimenti, colpe e amori di questo nostro spettacolo tragicomico che continuiamo a chiamare vita.

Questo Scola lo sa bene, tanto è vero che in "C'eravamo tanto amati" usa il trucchetto della sospensione temporale (artificio scenico per eccellenza) per tutto il film, proprio come la Sandrelli e Manfredi vedono fare a teatro in una rappresentazione d'autore.

Quindi capisco bene che questo film tu lo possa anche considerare "na gran palla". Sappi solo che non lo è. E forse un giorno, quando invecchierai un pò e il tuo bioritmo rallenterà permettendoti di meditare sulle cose e sulla tua vita, allora forse capirai cosa voleva dire Scola in questo film.

Povero lolly, abituato com'è a "Indipendence Day" non so proprio dargli torto... :D
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Re: Soporifero Scola
Argomento: La Famiglia

By: Giov

Posted: 02.08.2005 @ 21:12
La Famiglia è un capolavoro, e sicuramente il più bel film di Scola.
Certo se si vuole un fuoco di fila di battute ci si può annoiare.
Rappresenta una tipica famiglia patriarcale borghese del XX secolo in cui non si suicidava nessuno, anche perchè la vita era (è) così.
Scola è uno degli ultimi Grandi del cinema italiano, per cui ha diretto anche amabili commedie e un premio Oscar (Una giornata particolare) con Mastroianni e la Loren.
Faccio presente che quel "sottobosco di attori mediocri" de La famiglia, come dice Lolly, è composto da Sergio Castellitto, Stefania Sandrelli, Ottavia Piccolo, Ricky Tognazzi e Massimo Dapporto, solo per citarne alcuni.
Consiglio davvero a Lolly di tenersi stretto Independence days, invece di buttarsi in modo avventuroso nella "lentezza" in un genere troppo artistico.
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Soporifero Scola
Argomento: La Famiglia

By: LOLLY

Posted: 02.08.2005 @ 13:35
Questo film è una gran palla... fatto con 2 lire, non c'è un esterno manco a pagarlo, il personaggio di Gassman è antipatico (per tacer degli altri), la regia è troppo statica e teatrale (vabbé che non è Independence Day, però tutti 'sti carrelli lentissimi sono soporiferi). Infine, in una famiglia così chiunque si sarebbe suicidato dopo pochi minuti di convivenza, nel trionfo della mediocrità.

Ah, sì, dimenticavo che Scola è un grande regista insignito di numerosi premi e candidature... ma per me è solo un gran furbone che riusciva con pochi soldi a sbarcare il lunario (incamerandosi vieppiù i contributi statali) e far mangiare tutto quel sottobosco di mediocri che rappresentavano il cinema italiano e che ora si sono spostati sulle fiction (ok, Gassman a parte che è un grandissimo attore, ovviamente...)
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Re: Quando il cinema è arte: grazie Scola
Argomento: La Famiglia

By: Homer Simpson

Posted: 01.08.2005 @ 22:06
Io ho trent'anni, e quello che sto per dire forse qualcuno della mia età non potrà capirlo. Questo è l'unico film che mi ha fatto venire davvero una grandissima nostalgia del tempo che passa, specie di quel periodo, di quegli anni. E' come se fossi stato giovane anch'io in quegli anni. Non so spiegarmi meglio. Anche se ovviamente io quegli anni non li ho mai vissuti!!!

Un capolavoro del vero, grande Cinema d'Autore.

P.S. Ripensandoci però, ho detto una bugia. C'è un altro film che mi ha fatto venire la stessa bruciante nostalgia. Ed è: "una gita scolastica" del grandissimo Pupi Avati.
;)
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Quando il cinema è arte: grazie Scola
Argomento: La Famiglia

By: SdV

Posted: 01.08.2005 @ 20:54
Un esempio di grandissimo cinema.
Una storia che abbraccia 80 anni di vita girata sempre e soltanto nello stesso interno (l’appartamento) che non annoia, anzi.
Una regia eccezionale, una sceneggiatura esemplare (a proposito, che fine hanno fatto oggi gli sceneggiatori - ce ne sono ancora??) e un'interpretazione misurata, senza eccessi melodrammatici e attenta ai particolari rendono quest'opera degna di essere annoverata fra i grandi film da salvare.

Consiglio vivamente chi non lo conosce di vederlo.

E, a chi lo ha già visto, consiglio di rivederlo e di soffermarsi, per esempio, sui 5 minuti eccezionali di Philippe Noiret e su tutte le sequenze che vedono i ragazzi protagonisti: i “giochi di guerra” - le “botte” tra i due fratelli – la “paura“ di Paolino.
E che dire della caratterizzazione delle tre sorelle zitelle? Veramente grandissima.
Per non parlare naturalmente della grande prova del compianto Gassman (e di quasi tutti tutti gli altri).

Grazie, Scola.
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