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posted: 15.04.2002 @ 10:40

X-Ray: Tutto sul DVD de La Casa dalle Finestre che Ridono

Come resuscitare un DVD morto e sepolto in chissà quale antro

Buck reporting...

 Dopo aver passato più di vent'anni chiuso in qualche cantina, ritorna in pompa magna un classico del "gotico" italiano, quel La Casa dalle Finestre che Ridono che porta a cinque il numero di film di Pupi Avati trasposti su DVD.

 Vorrei sottolineare la costanza e la cura quasi maniacale di tutti coloro i quali sono stati coinvolti in questo progetto: La Casa dalle Finestre che Ridono è passato in nove mesi da capolavoro perduto del cinema italiano ad un vero e proprio evento dimostrando, ancora una volta, le enormi potenzialità della tecnologia nascosta dietro quelle tre lettere, D V D.
 Per i dettagli di questa vera e propria "impresa" vi rimando alle altre sezioni dello special report di cui anche questo pezzo fa parte.


X-Ray: Tutto sul DVD de La Casa dalle Finestre che Ridono
Il film: Chi l'ha visto?

 Inizio subito con una confessione: non avevo mai visto La Casa dalle Finestre che Ridono.
 Le ragioni? Forse perché questo è un film più vecchio di me? Probabilmente a causa del fatto che non guardo molta televisione? O sarà colpa del mio videoregistratore, pre-pensionato da quando ho cominciato a masticare di DVD? Bè, possono essere tutte ottime ragioni, ma credo più realisticamente nel fatto che questo film sia stato un po' snobbato rispetto a suoi più popolari, e forse meno meritevoli, compagni di genere.

 Il regista stesso non ha negato questa possibilità quando gli abbiamo chiesto un parere sulla sottovalutazione del suo film. Anche se probabilmente non era molto d'accordo, dando uno sguardo al video dell'intervista ve ne accorgerete, si è limitato a dire, con uno stile che non ha eguali, di avere "la sensazione che negli ultimi anni, questo film stia fortemente recuperando". :-)

 In effetti la sua trasposizione su DVD ha fatto in qualche modo resuscitare un'opera già morta e sepolta in chissà quale antro. Si tratta di una vera e propria seconda vita per una vicenda del tutto attuale che negli anni non ha perso neppure una briciola di fascino e che, grazie al DVD, potrà finalmente essere goduta anche da coloro che, come il sottoscritto, mai in passato ne avevano avuto l'occasione.



Packaging, menù e sottotitoli

 Quando mi hanno consegnato la confezione del DVD de La Casa dalle Finestre che Ridono, mi sono lasciato prendere dall'entusiasmo ed ho avuto quasi l'impressione che si trattasse di un lussuosissimo "digipack" (alla Moulin Rouge). Mi sono invece trovato davanti un semplice amaray trasparente inserito all'interno di una custodia di cartone nero fustellato che riporta, sul davanti, una inquietante finestra che ride! Si tratta comunque di un packaging al di sopra della media; la mia copia, inoltre, ha l'autografo di Pupi Avati sul retro, per cui non mi posso certo lamentare... ;-)

 I menù del DVD non sono animati, ma comunque eleganti e introducono molto bene l'atmosfera del film grazie soprattutto al tema musicale che li accompagna, il medesimo utilizzato nei momenti di maggior tensione della pellicola.


 Dall'opzione di selezione lingue ho notato che sono disponibili oltre a quelli italiani, i sottotitoli inglesi, anche se, stranamente, sono ben poco fedeli ai dialoghi originali.

 Mi fa sempre una strana sensazione vedere un film italiano, girato in italiano, con i sottotitoli in inglese... probabilmente perché leggendo in inglese mi immagino una possibile versione straniera del parlato, o forse mi viene in mente il malcapitato tedesco che, guardando il film, tenta disperatamente di capire l'italiano e, non riuscendoci, cerca di seguire i sottotitoli che però non fa mai in tempo a leggere in quanto scorrono troppo velocemente! Questo, unito al fatto che il telecomando al 99% non è retroilluminato, rende quasi impossibile la visione del film senza mettere in serio pericolo la propria sanità mentale...

 ...sì, lo ammetto... qualche volta mi è capitato... ;-)



Un restauro video miracoloso...

 Ok, d'ora in avanti prometto di essere un po' più rigoroso... :-)
 ...inizia il film e... che schifooo! Il video è penoso... il tipo legato al soffitto per le mani, oltre ad essere accoltellato ripetutamente a morte, deve pure sopportare delle fastidiosissime spuntinature e difetti nella pellicola. Di peggior morte non sarebbe potuto morire!

 Questo avrei detto se, assistendo alla serata di presentazione del DVD, non ci avessero rivelato che le spuntinature, cioè i difetti della pellicola, nella prima scena del film con i titoli di testa, sono volute e sono rimaste di proposito solo in questi primi minuti!

 Il video de La Casa dalle Finestre che Ridono è l'originale 1.85:1 anamorfico ed è stato completamente restaurato in digitale con le tecniche illustrate nel piccolo speciale presente nella sezione extra. Il direttore della fotografia ha avuto la possibilità di rimettere le mani su questa pellicola ridandone le luci, più di vent'anni dopo le riprese e, afferma Pupi Avati, il risultato è addirittura migliore dell'originale.

 Per la verità non ho idea di come fosse l'originale; è tuttavia indubbio che partendo da una pellicola vecchia di quasi trent'anni, sulla quale non è stata prevista alcun tipo di cautela, ma al contrario, solo notevoli maltrattamenti, il video di questo DVD rasenta il miracoloso.


 Nelle riprese in esterni i colori della bassa padana sono resi fedelmente: un esempio lo troviamo all'inizio del film con il verde degli alberi sulle sponde del fiume o il rosso acceso della macchina che attende il protagonista. Negli interni non ci sono mai sbalzi di luminosità, neppure nelle scene buie più lunghe. Per un film che ha abbondantemente superato i 25 anni di età, molto buoni sono anche il contrasto ed il livello di definizione, complice anche un datarate medio abbastanza elevato.
 Come affermato dallo stesso restauratore, il video non è completamente esente da difetti che diventano del tutto trascurabili considerato il notevole risultato ottenuto.

 La condizione di protagonista circondato dal male si percepisce senza sbavature di sorta, soprattutto in quella fantastica ripresa con la camera che, muovendosi all'indietro, lascia la stanza occupata da Capolicchio, e pian piano si allontana: la luce che fuoriesce dalla porta aperta diventa sempre più piccola e viene quasi ingoiata da un mare di oscurità, forse preludio di quanto accadrà in seguito...



Audio Dolby Digital 5.1, ma ho apprezzato di più il mono

 Nel DVD sono presenti due tracce audio: l'originale mono e una rielaborazione in Dolby Digital 5.1. E qui si riproporrebbe la solita questione sull'opportunità di rielaborare in chiave moderna un audio del tutto legittimo. Cosa ne pensa Pupi Avati, potete scoprirlo nell'intervista a cui vi rimando.

 A dir la verità, mi sono trovato più a mio agio con la traccia originale mono, molto più naturale della ricostruzione Dolby Digital 5.1.
L'inserimento di quest'ultima, secondo me, è stato dettato più per motivi commerciali che per una reale necessità: i canali posteriori sono utilizzati a volte nelle scene in esterni come supporto ai rumori d'ambiente, in riva al fiume per dare l'idea dello scorrere dell'acqua o nella campagna come supporto ai grilli :-), ad esempio. Il fronte anteriore per le musiche, che a volte arrivano quasi a coprire le voci dei protagonisti provenienti da un centrale di buon livello.

 Durante la scena nella camera da letto della prima maestra, inoltre, è possibile ascoltare il suono di una campana con annessi rumori di fondo provenire dal posteriore sinistro che, all'improvviso e senza cambio d'inquadratura, si ribalta sul centrale: a questo si aggiungono un paio di piccoli salti audio ed un abbassamento repentino del volume.
 Questi i principali difetti audio del DVD...

 Come afferma Pupi Avati, fortunatamente La Casa dalle Finestre che Ridono è un film in cui la storia prende il sopravvento sugli effetti speciali.
 Personalmente non sono mai stato per le rielaborazioni dell'audio a tutti i costi. In ogni caso, evidentemente, per i produttori anche un film datato è più vendibile con audio multicanale rispetto al solo mono. I pericoli sono sostanzialmente due. Uno è la lievitazione dei costi. L'altro è che si producano DVD con colonna sonora rielaborata, ma orfani di quella originale. Per fortuna nessuna delle due possibilità si è verificata per il DVD de La Casa dalle Finestre che Ridono che può, in questo modo, essere apprezzato sia dai patiti del multicanale, se pur con le limitazioni di cui sopra, sia dai puristi del genere.



Extra: realizzazione del film e del DVD

 Non preoccupatevi... il poema sta per finire. Giusto un paragrafetto sugli inserti speciali.

 Nel DVD sono presenti un paio di documentari. Nel più breve, circa tre minuti, viene spiegato il lavoro di restauro effettuato sul film, una voce narrante dà una piccola "infarinatura" sulle tecniche digitali di ripulitura della pellicola e, con il classico split-screen, vengono confrontate un paio di scene prima e dopo il restauro. Sarebbe stato sicuramente più intrigante se le tecniche utilizzate nella lavorazione del DVD fossero state illustrate più a fondo...

 Nell'altro documentario, Pupi e Antonio Avati con Gianni Cavina e Lino Capolicchio raccontano, per circa un quarto d'ora, i loro ricordi del film, della sua genesi e della successiva realizzazione. Interessante è, inoltre, l'intervento del compositore Amedeo Tommasi che ripercorre brevemente al pianoforte i due diversi temi musicali del film...



Concludendo...

 In definitiva La Casa dalle Finestre che Ridono è un DVD promosso a pieni voti.
 Senz'altro da apprezzare soprattutto se, almeno una volta, vi è stata raccontata una storia terribile a metà fra leggenda e cronaca che si svolgeva proprio dietro casa vostra e se, almeno una volta, una notte non siete riusciti a dormire tranquilli proprio a causa di quella storia...




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