|
Il cuore del DVDWeb's Cafe ti aspetta! L'avventura del DVD continua... Opinioni, commenti, critiche e battibecchi sulle uscite in digitale di ieri, oggi e domani.
|
Re: Scheda tecnica errata
Argomento: Milano calibro 9 - Collector's Edition (2 DVD)
|
By:
Darius Labronicum
Posted:
25.03.2007 @ 13:20
|
Caro Graziano, ho recentemente acquistato questo film e devo dire che concordo appieno con il tuo punto di vista. Fernando DiLeo è sicuramente un regista che meriterebbe di essere riscoperto. Milano calibro 9 è un bellissimo e plumbeo film noir (non dico poliziesco perchè gli stilemi del genere poliziesco e la stessa polizia in senso fisico c'entrano veramente poco) dove sullo sfondo della metropoli lombarda dei primi anni '70 interagiscono e si muovono (e crepano) personaggi della bassa criminalità meneghina, ispirati dalla penna dello scrittore di origine russa Scerbanenco. Di DiLeo consiglio vivamente anche "I ragazzi del massacro", film che molto si discosta da questo calibro 9, ma che dimostra l'attenzione del regista per temi che all'epoca del film (1969) erano o tabù o totalmente sconosciuti, vale a dire l'universo della criminalità giovanile, la realtà brutale delle carceri italiane, il degrado delle periferie delle grandi metropoli.
Per quanto riguarda invece lo scambio di battute tra l'ispettore conservatore Wolff e l'ispettore progressista Pistilli, non scordiamoci che siamo nel 1972: infilare sermoni politici, quantunque ipocriti, era quasi un obbligo morale per tutta una serie di registi e intellettuali, che dividevano il mondo in buoni e cattivi senza pensare che invece, nella vita reale, la verità sta sempre in mezzo. (che dire poi di quella battuta deliziosamente retrò fatta pronunciare al vice di Wolff: "Commissario, io a quelli di Lotta continua leggo i loro diritti, ma quelli la Costituzione la sanno fin troppo bene e me la risputano in faccia!").
Comunque, a parte alcuni aspetti eccessivamente datati, Milano Calibro 9 è un film cupo e cinico, ben girato, e il regista ha saputo ricreare un clima di tensione e sospetti per tutta la durata del film. Moschin è un grande, qui al suo primo ruolo drammatico, seguito da Mario Adorf, gigionesco e brutale come non mai.
Salut |
|
|
NOTA - Il filtro Out of Policy che nasconde automaticamente i messaggi non in linea con la policy del Cafè è attivo. Puoi disattivarlo e visualizzare tutti i messaggi, compresi quelli indesiderati (evidenziati in rosso), cliccando qui.
|