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Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...
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Rivedendo l'Esalogia: Clone Wars 1
Argomento: Star Wars: Clone Wars
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By:
Davide Z
Posted:
31.05.2006 @ 15:19
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Possiamo chiamarlo “intermezzo” o in qualsiasi altro modo, ma la visione di “Clone Wars” mi sembra un passaggio obbligato nella nuova visione “in ordine” della saga e così ieri sera è stato il turno della prima di due stagioni che compongono questo cartoon.
Particolari ricordi legati alla prima visione non ce ne sono, se non la rabbia per il fatto che il dvd della seconda stagione è uscito dopo “Episodio III” (e buonanotte alla continuità). La visione avvenne a casa di un grande appassionato e ci vedemmo le due stagioni in lingua originale senza sottotitoli, era l’unica versione al momento disponibile (il dvd della prima serie usciva dopo qualche giorno). Anche per questo rivederlo adesso con i sottotitoli aiuta a colmare i buchi.
Dunque, un cartoon strano. Strano perché l’atmosfera che vi si respira è indubbiamente quella di Star Wars, complici gli effetti sonori, la cura del doppiaggio (inglese) con voci molto somiglianti a quelle degli attori in carne e ossa e le immortali musiche di John Williams. Allo stesso tempo però siamo di fronte a un’altra cosa. A un prodotto di Genndy Tartakovsky creatore di “Samurai Jack” e più propriamente a un cartone animato. Ragion per cui i limiti propri dell’universo lucasiano sono stati un po’ forzati, i Jedi volano come fossero dei supermen, i caratteri sono ancora meno sfaccettati che nei film e anche il design grottesco fa uno strano effetto. Questa prima serie, poi, presenta pochissimi dialoghi e un volume d’azione talmente alto da risultare a tratti un po’ stucchevole, per cui l’insieme dà l’impressione di un prodotto un po’ freddo (le battaglie nello spazio sono troppo frenetiche). La nuova visione, comunque, aiuta a rendere in parte giustizia al prodotto, sia perché alcuni elementi di connessione con la saga sono interessanti, sia per dei meriti intrinseci: in particolare è interessante l’introduzione del Generale Grievous (che in “Episodio III” è un po’ sacrificato), ma non sottovaluterei anche due personaggi veramente “notevoli” (per usare un termine caro alla saga): la giovane apprendista Sith Asajj Ventress e il cacciatore di taglie Durg. La prima è l’allieva del Conte Dooku che viene sconfitta da Anakin (il quale dimostra di non essere dunque da meno di Obi-Wan che aveva eliminato Darth Maul) dopo un combattimento molto appassionante. Il secondo è una creatura incredibile che sembra uscito da “La cosa” per la sua qualità metamorfica, un blob organico che ingloba i nemici e che in un universo dove la guerra è fin troppo “chirurgica” e “pulita” rappresenta un elemento simpaticamente discordante. Alla fin fine, comunque, la prima serie sembra più che altro un test per vedere se in animazione Star Wars può funzionare, e quindi con pretese limitate. L’animazione secondo me non fa gridare al miracolo, ma preferisco non scendere nel dettaglio, in fondo molto è imputabile a precise scelte registiche. Sufficiente, comunque da vedere per avere chiaro lo svolgersi degli eventi nella Guerra dei Cloni, che nei film restano sullo sfondo. |
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