dvdweb.it utilizza i cookie per offrirti un migliore esperienza di navigazione. Continuando a navigare, accetti di utilizzare i cookie. Per maggiori informazioni su come usiamo i cookie, clicca qui.

Home > Cafè > DVDZone > Indice Messaggi > Riguardo al Cartaio Venerdì, 10 Mag 2024 06:15

DVDZone

Il cuore del DVDWeb's Cafe ti aspetta! L'avventura del DVD continua... Opinioni, commenti, critiche e battibecchi sulle uscite in digitale di ieri, oggi e domani.


Inizia una nuova discussione su
Il Cartaio
Tutti i messaggi su
Il Cartaio
Discuti di un nuovo argomento
in DVDZone

Riguardo al Cartaio
Argomento: Il Cartaio

By: ...

Posted: 25.08.2004 @ 15:12
Caro Graziano,
mi sembra tu sia stato estremamente esaustivo a proposito dell'involuzione artistica del buon Darione Argento.
Il cartaio è a mio parere il peggior film da lui diretto, banale, mal girato, con attori dilettanteschi e con una dizione imbarazzante.
Se in molti dei suoi film il nostro ci ha sorpreso con colpi di scena finali abbastanza azzeccati, nel Cartaio tutto ciò non avviene, anzi, finale prevedibilissimo e del tutto banale.
Inoltre ha rinunciato anche a quella componente Gore che ( a torto o a ragione ) spesso gli ha permesso di catturare l'attenzione di molti spettatori.
Insomma, spero di sbagliarmi ma mi sembra che siamo innanzi alla fine artistica di un buon regista, gli ultimi lavori sono stati piuttosto scadenti (anche se riconosco che Non ho sonno rispetto a quest'ultimo sia più che buono, se non altro nelle atmosfere...), mi auguro il Cartaio non rappresenti un triste epitaffio funebre...
Saluti!!!
Gruppo: DVDZone - Jump to: |[Tutti i messaggi su...] | [Scheda DVD]

Indice della discussione su Il Cartaio
  Patacca d'Argento? by Graziano, 25.08.2004 @ 09:12
Riguardo al Cartaio by ..., 25.08.2004 @ 15:12
  ultimo film di Argento by Marco, 28.08.2004 @ 17:26
[Collassa Thread]

Patacca d'Argento?

By: Graziano

Posted: 25.08.2004 @ 09:12
Chiunque volesse giudicare un qualsiasi film di Dario Argento sulla base della plausibilità degli accadimenti, della coerenza della trama, della verosimiglianza degli intrecci, si sa, partirebbe col piede sbagliato. A Dario Argento importa poco o niente che i tasselli dei suoi incubi-puzzle combacino, che le storie che narra siano coerenti o verosimili. Infatti, sono proprio quei film votati al soprannaturale, ambientati in mondi poco euclidei ('Suspiria', 'Phenomena', per certi versi 'Inferno') a risultare incredibilmente i più compatti. Ad Argento poco importa che gli attori siano degni di essere chiamati tali, proprio come Hitchcock che aveva poca fiducia nei suoi interpreti, ma, contrariamente ad Argento, aveva dalla sua parte sempre un cast d'eccezione. Tranne poche occasioni, il nostro Maestro ha riposto sempre poca attenzione alla qualità del cast. Sono un ammiratore di Dario Argento e ritengo che i suoi film dell'ultimo decennio siano stati spesso troppo maltrattati dalla critica italiana, al contrario di quella francese che ha molto rivalutato il regista negli ultimi anni. Benché 'Il fantasma dell'opera' sia indifendibile sotto ogni aspetto, ritengo che il precedente 'Nonhosonno' sia espressione di un autore di alto livello e che 'La Sindrome di Standhal', sia decisamente un film molto interessante. Tutto questo ampio e noioso preambolo per dire che, a mio parere, questo 'Il Cartaio', oltre che una delusione, rappresenta piuttosto un tradimento. Di Argento nei confronti di se stesso, della poetica che ha caratterizzato tutta la sua lunga carriera. Se egli ha sempre ostentato la supremazia della visione su tutte le altre componenti del suo cinema, la spettacolarità della messinscena, la sublimazione dello sguardo, ('Opera' sotto questo profilo è il suo film più emblematico: la protagonista e quindi lo spettatore sono obbligati, spilli sotto gli occhi, a 'vedere' tutto quanto accade), ebbene, tutto questo nel 'Cartaio', non solo non c'è, ma viene negato. Nessuna deliberata distrazione dello spettatore, che vede, ma non può o non riesce a elaborare immagini e percezioni (come in 'L'uccello dalle piume di cristallo', 'Profondo Rosso', 'Suspiria', 'Phenomena', 'Trauma', ...), nessuno sbaglio di prospettiva da parte dei personaggi delle sue storie (come ancora nei suddetti film e, ad esempio in 'Nonhosonno'). Senza ovviamente voler svelare a tutti coloro che non hanno visto il film i segreti del cosiddetto intreccio, ebbene, la 'visione', in questo film è totalmente negata: gli omicidi, crudelmente commessi via internet, sono relegati a una finestra sullo schermo di un computer, dove non scorre sangue e lo spettatore è bombardato da suggestioni sonore opposte, le urla delle vittime e la musichetta del videopoker. Nessuna 'distrazione' dello spettatore, nessun indizio lì, sotto gli occhi, che c'è, ma non si riesce a cogliere. Gli inganni sono inganni. Nessuna tensione, nessuna attesa o preparazione della messinscena da Grand-Guignol, solo un rituale ripetitivo, vero o falso che sia. E la fotografia fredda, che fa uso prevalente di luci naturali anche negli interni, per scelta dello stesso Argento, sottolinea la cadaverica freddezza dell'operazione. Inutile parlare del livello di recitazione, ancora una volta sotto la soglia minima di guardia, complice un doppiaggio sciagurato, ma questa è storia vecchia. Che il Maestro abbia voluto intraprendere una svolta nella sua produzione? In questo caso attendiamo la prossima prova. Forse una ripetuta visione del film, (necessaria ad esempio per 'La sindrome di Stendhal'), potrà farci cogliere i risvolti positivi dell'operazione. Forse Argento che, per sua stessa ammissione, non capisce fino in fondo lui stesso i film che fa, ha girato questo film pensando già al prossimo. Non vogliamo un autore sempre relegato nei suoi cliché, tutt'altro, ma, in questo caso, mi sembra che, come uno dei suoi personaggi nella vicenda, per ora sia entrato attraverso la porta sbagliata.
[Indice]

Riguardo al Cartaio

By: ...

Posted: 25.08.2004 @ 15:12
Caro Graziano,
mi sembra tu sia stato estremamente esaustivo a proposito dell'involuzione artistica del buon Darione Argento.
Il cartaio è a mio parere il peggior film da lui diretto, banale, mal girato, con attori dilettanteschi e con una dizione imbarazzante.
Se in molti dei suoi film il nostro ci ha sorpreso con colpi di scena finali abbastanza azzeccati, nel Cartaio tutto ciò non avviene, anzi, finale prevedibilissimo e del tutto banale.
Inoltre ha rinunciato anche a quella componente Gore che ( a torto o a ragione ) spesso gli ha permesso di catturare l'attenzione di molti spettatori.
Insomma, spero di sbagliarmi ma mi sembra che siamo innanzi alla fine artistica di un buon regista, gli ultimi lavori sono stati piuttosto scadenti (anche se riconosco che Non ho sonno rispetto a quest'ultimo sia più che buono, se non altro nelle atmosfere...), mi auguro il Cartaio non rappresenti un triste epitaffio funebre...
Saluti!!!
[Indice]

ultimo film di Argento

By: Marco

Posted: 28.08.2004 @ 17:26
Caro [...],
penso proprio di si, IL CARTAIO potrebbe essere l'ultimo film del maestro che dalla videointervista che ho visto mi sembra che sia malato e già questo dice tutto e quindi devi cercare di capire perché i suoi ultimi film non sono più come quelli che faceva una volta. Quindi può darsi che il suo prossimo film potrebbe girarlo Sergio Stivaletti il maestro degli effeti speciali, dobbiamo solo aspettare e vedere se Darione rimarrà ancora su questa terra per girare i suoi prossimi futuri film horror .
[Indice]

NOTA - Il filtro Out of Policy che nasconde automaticamente i messaggi non in linea con la policy del Cafè è attivo. Puoi disattivarlo e visualizzare tutti i messaggi, compresi quelli indesiderati (evidenziati in rosso), cliccando qui.


© 1999-2024 Shock! Solutions SRL - P.IVA 01740890460 - Tutti i diritti riservati - Cookie Policy - Privacy Policy