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Messaggio a cui vuoi rispondere:
Re: Abra Kadabra!
Argomento: The Prestige
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By:
neodie
Posted:
28.07.2007 @ 03:34
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Blast concordo in pieno!
The Prestige è un film che lascia allibiti per la sua messa in scena e il concatenarsi degli avvenimenti, è accattivante, originale, pieno di ribaltamenti e inganni, come un perfetto numero di illusione, come lo schema in tre parti dello show esemplare. Mette in scena ambizioni, rivalità, vendette, ossessioni e manie, ma anche mistero e psicologia, psiche e tutti quei segreti inconfessabili che un prestigiatore deve avere e non svelare mai.
Christopher Nolan si dimostra regista esemplare, forse uno dei migliori in campo cinematografico oggi, con all’attivo una vera e propria manciata di film (questo è il quinto) e mai nessuno senza motivo di interesse, tutti esemplari nella loro struttura e tutti con un marchio di fabbrica: l’analisi intelligente del tema del doppio, lo studio della personalità e del lato umano, le anime oscure che scalpitano e vogliono emergere di prepotenza.
La regia e la sceneggiatura hanno saputo realizzare un prodotto commerciale sì, perché di film di intrattenimento si tratta, ma quello che ci appare e che ci rimane quando si riaccendono le luci è in realtà un vero film drammatico, pulsante, complesso. E non solo, perché poi si pensa alla parte più thriller, quella metafisica, addirittura irrompe la fantascienza e l’empirismo, la ragione e la magia, i prodigi della tecnica e della ricerca usati però come inganni e mistificazioni. Un blockbuster pensante, un filmone ricco e pieno di temi e di divagazioni, che però non si perde per strada e ha nella perfezione formale il suo compimento, senza però risultare un “compitino”.
Regia insomma perfetta (e non è facile fare un’affermazione del genere, ma qui è necessaria) efficace ed avvincente in grado di armonizzare i diversi piani spazio-temporali che articolano la narrazione, la caratterizzazione psicologica - mai banale - dei personaggi, una sceneggiatura rigorosa e senza sbavature, le ottime interpretazioni di un cast che è magnificamente adatto per il film e combacia in modo impeccabile. I flashback intrecciati e in ordine cronologico sparso, e dal regista di Memento non si aspettava altro, che si intrecciano come una corda, si dividono per poi convergere e toccarsi, si perdono nella nebbia per poi ritornare visibili e chiari, e mescolano le carte e confondono la prospettiva, quasi fossimo noi i fortunati scelti per andare sul palcoscenico a essere i protagonisti del trucco, a controllare i macchinari, che poi si meravigliano e restano increduli davanti al compimento dello spettacolo. |
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