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Messaggio a cui vuoi rispondere:

Re: Sui piani sequenza
Argomento: La Famiglia

By: Homer Simpson

Posted: 05.08.2005 @ 21:30
Caro lolly non fare il solito FLAMER. Tronchiamola qui, che è meglio. Tu hai ragione su tuttqa la linea mentre tutti gli altri sbagliano completamente. D'accordo? Spero che questo metta la parola fine ai tuoi esilaranti deliri cinematografici.
Addio e stammi bene.
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[La Famiglia]

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Indice della discussione su La Famiglia
  Quando il cinema è arte: grazie Scola by SdV, 01.08.2005 @ 20:54
  Re: Quando il cinema è arte: grazie Scola by Homer Simpson, 01.08.2005 @ 22:06
  Soporifero Scola by LOLLY, 02.08.2005 @ 13:35
  Re: Soporifero Scola by Giov, 02.08.2005 @ 21:12
  Re: Soporifero Scola (Per lolly) by Homer Simpson, 02.08.2005 @ 22:07
  Re: Soporifero Scola by The End, 03.08.2005 @ 16:20
  Re: Per Lolly - Soporifero Scola by SdV, 03.08.2005 @ 17:47
  Rispondo un po' a tutti by Lolly, 03.08.2005 @ 18:13
  Re: Rispondo un po' a tutti by The End, 03.08.2005 @ 23:09
  Risposta definitiva per lolly by Homer Simpson, 03.08.2005 @ 23:25
  Re: Homer ma che ti è preso??? by The End, 04.08.2005 @ 14:11
  This is the end, my only friend, the end... by Homer Simpson, 04.08.2005 @ 21:36
  Re: This is the end, my only friend, the end... by The End, 05.08.2005 @ 11:21
  W i Doors ;) by Homer Simpson, 05.08.2005 @ 21:22
  Povero John! by voyager, 04.08.2005 @ 14:20
  Poveri cervelli semmai... by Homer Simpson, 04.08.2005 @ 21:56
  Re: Poveri cervelli semmai... by voyager, 05.08.2005 @ 15:03
  Re: Poveri cervelli semmai... (Per voyager) by Homer Simpson, 05.08.2005 @ 21:38
  Ma che bella diatriba! by Lolly, 04.08.2005 @ 15:20
  Re: Ma che bella analisi! by Homer Simpson, 04.08.2005 @ 22:18
  Sui piani sequenza by Lolly, 05.08.2005 @ 11:56
  A ognuno il suo genere by Giov, 05.08.2005 @ 17:57
Re: Sui piani sequenza by Homer Simpson, 05.08.2005 @ 21:30
  Re: Ma che bella diatriba! by The End, 05.08.2005 @ 11:33
  The End of Carpenter by voyager, 05.08.2005 @ 15:11
[Collassa Thread]

Quando il cinema è arte: grazie Scola

By: SdV

Posted: 01.08.2005 @ 20:54
Un esempio di grandissimo cinema.
Una storia che abbraccia 80 anni di vita girata sempre e soltanto nello stesso interno (l’appartamento) che non annoia, anzi.
Una regia eccezionale, una sceneggiatura esemplare (a proposito, che fine hanno fatto oggi gli sceneggiatori - ce ne sono ancora??) e un'interpretazione misurata, senza eccessi melodrammatici e attenta ai particolari rendono quest'opera degna di essere annoverata fra i grandi film da salvare.

Consiglio vivamente chi non lo conosce di vederlo.

E, a chi lo ha già visto, consiglio di rivederlo e di soffermarsi, per esempio, sui 5 minuti eccezionali di Philippe Noiret e su tutte le sequenze che vedono i ragazzi protagonisti: i “giochi di guerra” - le “botte” tra i due fratelli – la “paura“ di Paolino.
E che dire della caratterizzazione delle tre sorelle zitelle? Veramente grandissima.
Per non parlare naturalmente della grande prova del compianto Gassman (e di quasi tutti tutti gli altri).

Grazie, Scola.
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Re: Quando il cinema è arte: grazie Scola

By: Homer Simpson

Posted: 01.08.2005 @ 22:06
Io ho trent'anni, e quello che sto per dire forse qualcuno della mia età non potrà capirlo. Questo è l'unico film che mi ha fatto venire davvero una grandissima nostalgia del tempo che passa, specie di quel periodo, di quegli anni. E' come se fossi stato giovane anch'io in quegli anni. Non so spiegarmi meglio. Anche se ovviamente io quegli anni non li ho mai vissuti!!!

Un capolavoro del vero, grande Cinema d'Autore.

P.S. Ripensandoci però, ho detto una bugia. C'è un altro film che mi ha fatto venire la stessa bruciante nostalgia. Ed è: "una gita scolastica" del grandissimo Pupi Avati.
;)
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Soporifero Scola

By: LOLLY

Posted: 02.08.2005 @ 13:35
Questo film è una gran palla... fatto con 2 lire, non c'è un esterno manco a pagarlo, il personaggio di Gassman è antipatico (per tacer degli altri), la regia è troppo statica e teatrale (vabbé che non è Independence Day, però tutti 'sti carrelli lentissimi sono soporiferi). Infine, in una famiglia così chiunque si sarebbe suicidato dopo pochi minuti di convivenza, nel trionfo della mediocrità.

Ah, sì, dimenticavo che Scola è un grande regista insignito di numerosi premi e candidature... ma per me è solo un gran furbone che riusciva con pochi soldi a sbarcare il lunario (incamerandosi vieppiù i contributi statali) e far mangiare tutto quel sottobosco di mediocri che rappresentavano il cinema italiano e che ora si sono spostati sulle fiction (ok, Gassman a parte che è un grandissimo attore, ovviamente...)
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Re: Soporifero Scola

By: Giov

Posted: 02.08.2005 @ 21:12
La Famiglia è un capolavoro, e sicuramente il più bel film di Scola.
Certo se si vuole un fuoco di fila di battute ci si può annoiare.
Rappresenta una tipica famiglia patriarcale borghese del XX secolo in cui non si suicidava nessuno, anche perchè la vita era (è) così.
Scola è uno degli ultimi Grandi del cinema italiano, per cui ha diretto anche amabili commedie e un premio Oscar (Una giornata particolare) con Mastroianni e la Loren.
Faccio presente che quel "sottobosco di attori mediocri" de La famiglia, come dice Lolly, è composto da Sergio Castellitto, Stefania Sandrelli, Ottavia Piccolo, Ricky Tognazzi e Massimo Dapporto, solo per citarne alcuni.
Consiglio davvero a Lolly di tenersi stretto Independence days, invece di buttarsi in modo avventuroso nella "lentezza" in un genere troppo artistico.
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Re: Soporifero Scola (Per lolly)

By: Homer Simpson

Posted: 02.08.2005 @ 22:07
>Questo film è una gran palla... fatto con 2 lire, non c'è un esterno manco a pagarlo, il
>personaggio di Gassman è antipatico (per tacer degli altri), la regia è troppo
>statica e teatrale (vabbé che non è Independence Day, però tutti 'sti carrelli
>lentissimi sono soporiferi). Infine, in una famiglia così chiunque si sarebbe suicidato
>dopo pochi minuti di convivenza, nel trionfo della mediocrità.

>Ah, sì, dimenticavo che Scola è un grande regista insignito di numerosi premi e
>candidature... ma per me è solo un gran furbone che riusciva con pochi soldi a
>sbarcare il lunario (incamerandosi vieppiù i contributi statali) e far mangiare tutto
>quel sottobosco di mediocri che rappresentavano il cinema italiano e che ora si
>sono spostati sulle fiction (ok, Gassman a parte che è un grandissimo attore,
>ovviamente...)



Intendiamoci: io ho adorato la trilogia de "Il Signore degli Anelli". Attendo trepidante il King Kong di Jackson, e adoro i film di James Cameron.

Detto questo, non penso però che al cinema esista solo l'azione e l'adrenalina. Anzi...

Chissà, forse lolly ha trovato questo capolavoro del cinema italiano "una gran palla" perchè probabilmente non è abituato a far funzionare il muscolo del cervello (tranquillo, non è un'offesa ma una constatazione generale sui giovani di oggi), non è abituato ad ascoltare i dialoghi (a proposito, ascoltato oggi nel 2005, il dialogo sul Leviatano di Hobbes recitato da Cederna all'inizio del film fa veramente accapponare la pelle!!!!!), o a lasciarsi semplicemente trasportare dal fiume dei ricordi.

Non è un caso se stelle di Hollywood oggi anziane come Redford e sopratutto Eastwood nei loro film dilatino sempre di più il tempo in favore dei ricordi, delle memorie, e delle analisi esistenziali. Bellissimi film come: "In mezzo scorre il fiume", "La leggenda di Bagger Vance", "Million Dollar Baby", "Gli Spietati", "I Ponti di Madison County" (tanto per citarne solo alcuni), sono i loro film migliori. Proprio perchè realizzati in un'età più matura e riflessiva. Lontani anni luce da "Stangate" e "Ispettori Callaghan" dal grilletto facile.

Probabilmente se lolly andasse a teatro a vedere "L'uomo dal fiore in bocca" si annoierebbe e non vedrebbe l'ora che il protagonista tiri le cuoia, magari tra fiotti di sangue e spargimenti di budella ad opera di Ninja super addestrati e di extraterrestri bacelloni... EHHEHEHEHHEHHHEHEHHEHEHEHHEHE.......

Inutile quindi voler pretendere da chi ha fretta di vivere, o da chi è semplicmente ancora troppo giovane, che possa apprezzare adeguatamente Ettore Scola.
Che ne può sapere infatti lolly dei dialoghi di "C'eravamo tanto amati" e della metafora storica che suoi tre protagonisti rappresentano? Che può sapere delle storie dei personaggi (metafora politica del tempo) che si accavallano in "La Terrazza"? Come può apprezzare il discorso della diversità nella società sempre più omologata (oggi si direbbe globalizzata), tipico de "Una giornata particolare"?
Non so dargli torto. Chi non va oltre le sparatorie delle astronavi nello spazio, o le pallose esplosioni che Jerry Bruckheimer usava come metro di misura nei suoi film, è inutile che tenti di apprezzare la vera arte cinematografica fatta di preziosi camei, di sentite recitazioni mature e introspettive, di cadenza temporale perfettamente scandita (oggi pressochè dimenticata dagli istant-movies americani), di tempi dilatati e di tematiche complesse, degli inevitabili sensi di colpa che maturano con l'avanzare degli anni, ecc...

Certo, il film "La Famiglia" ha un forte impianto teatrale. E allora? In un film del genere è senza dubbio un pregio, non certo un difetto. Trovi che sia un difetto? Hai mai visto "A cena col diavolo"? E "La leggenda del pianista sull'oceano" (altro stupendo film-metafora esistenziale)? Quest'ultimo addirittura è tratto da un monologo teatrale di appena una ventina di pagine, figurati un pò!!!

Dopotutto non si è sempre detto che la vita è un palcoscenico? Dai Greci fino a Strehler, il teatro (e quindi di conseguenza il cinema) sono stati utilizzati per analizzare e sezionare chirurgicamente sentimenti, colpe e amori di questo nostro spettacolo tragicomico che continuiamo a chiamare vita.

Questo Scola lo sa bene, tanto è vero che in "C'eravamo tanto amati" usa il trucchetto della sospensione temporale (artificio scenico per eccellenza) per tutto il film, proprio come la Sandrelli e Manfredi vedono fare a teatro in una rappresentazione d'autore.

Quindi capisco bene che questo film tu lo possa anche considerare "na gran palla". Sappi solo che non lo è. E forse un giorno, quando invecchierai un pò e il tuo bioritmo rallenterà permettendoti di meditare sulle cose e sulla tua vita, allora forse capirai cosa voleva dire Scola in questo film.

Povero lolly, abituato com'è a "Indipendence Day" non so proprio dargli torto... :D
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Re: Soporifero Scola

By: The End

Posted: 03.08.2005 @ 16:20
Maddaiiii!!!! Una così bella riflessione sprecata per un irruente smanettone di playstation e bruckheimerdipendente????
Forse Lolly da "La famiglia" si aspettava un noir sanguinario/ipercinetico su una dinastia mafiosa italoamericana...
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Re: Per Lolly - Soporifero Scola

By: SdV

Posted: 03.08.2005 @ 17:47
Caro(a) Lolly
Sei unico(a) !!!!!!!!!!!!!!
Speriamo........

A giudicare dalle prime reazioni per fortuna, pare proprio di si.
Non avevo alcun dubbio.
Cordialmente.
SdV
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Rispondo un po' a tutti

By: Lolly

Posted: 03.08.2005 @ 18:13
A) x SDV: Meglio essere pochi e fuori dal coro che in un branco di pecoroni....
B) Non ho mai detto che amo Independence Day (e non Days, Giov)
C) Il mio regista preferito è Carpenter
D) X Giov: la Sandrelli senza Brass sarebbe rimasta a far la sciacquetta (ruolo che le compete benissimo), Ricky Tognazzi e Castellitto non mi paiono 'sti grandi attori (basta vedere l'ultimo pessimo Maigret per quest'ultimo - giustamente distrutto dopo 2 puntate, e le pseudo-commedie all'italiana del primo). Il fatto che ci siano Gassman e la Piccolo comunque non attenua l'effetto-Valium.
E) Questo film di Scola "er bradipo" non si sa bene cosa voglia significare, gli avvenimenti scorrono come acqua su pietra, Gassman interpreta un poveraccio misantropo che neanche ha la forza di andare al cesso, per tacer dei comprimari tutti sfigati.
F) Ribadisco che a far troppo i furbi risparmiando sul budget si può far fesso qualcuno per un po' di tempo, ma non tutti per tutto il tempo: se mettete una telecamera nella cucina di casa vostra, sicuramente succedono cose più divertenti e stimolanti che a 4 mummie rinsecchite che brancolano cianciando a vuoto (ecco, salvo solo l'improvvisazione di Gassman a tavola con Noiret, quella sì da antologia, peccato che i restanti 854325435 minuti "percepiti" - grazie alla sua "dinamicità" - del film la facciano presto dimenticare). Saluti.
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Re: Rispondo un po' a tutti

By: The End

Posted: 03.08.2005 @ 23:09
Visto che il tuo regista preferito è Carpenter, dovresti sapere che anche lui all'inizio girava film con 2 dollari e questo non significa che fossero brutti.
Quanto hai detto sulla Sandrelli dimostra alla grande la tua cultura. Spero tu abbia sentito dire perlomeno alla lontana che la Sandrelli è stata negli anni '60 interprete di capolavori come "Io la conoscevo bene" e "Sedotta e abbandonata" e di certo non aspettava "La chiave" per essere consacrata.
Se dovessimo allora misurare tutto con il tuo metro, potremmo ipotizzare che se non fosse stato per Carpenter, Kurt Russell avrebbe continuato a recitare per innocui filmetti Disney...
Libero di amare il cinema fracassone, libero di amare Carpenter (pensa che lo amo anch'io), libero di detestare i film lenti soprattutto se di marca italiana.... ma liberaci da ridicole teorie come quella su "La famiglia" (che non è assolutamente un capolavoro).
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Risposta definitiva per lolly

By: Homer Simpson

Posted: 03.08.2005 @ 23:25
>A) x SDV: Meglio essere pochi e fuori dal coro che in un branco di pecoroni....

A livello generale hai ragione. Ma se quelli fuori dal coro all'improvviso si mettono a dire (è solo un esempio, e non un paragone al film, attenzione!!!) che il Mosè di Michelangelo è una schifezza, che è troppo bianco, che Mosè ha sbagliato solo perchè la posa non ti piace, che la barba è troppo lunga, ecc... beh, in quel coro ci dev'essere sicuramente qualcuno che stona, e di brutto anche...




>B) Non ho mai detto che amo Independence Day (e non Days, Giov)

Buon per te. Per carità, "Indipendence Day" è un bel film d'azione, io mi sono divertito molto al cinema quando lo vidi, ma insomma nulla di più. Non possiamo certo ricordarlo come uno dei capolavori del cinema. Fa il suo lavoro, e lo fa bene. Non si può dire di no. Per due ore ti diverti abbuffandoti di popcorn. Arrivano i cattivi, si combatte, la situazione precipita, arrivano i nostri e alla fine i buoni vincono. Poi tutti a casa.




>C) Il mio regista preferito è Carpenter

Come avrai capito, sui gusti personali non metto bocca. Ognuno ha giustamente i suoi eroi. Che magari per altri possono invece essere delle emerite schifezze.




>D) X Giov: la Sandrelli senza Brass sarebbe rimasta a far la sciacquetta (ruolo che
>le compete benissimo), Ricky Tognazzi e Castellitto non mi paiono 'sti grandi attori
>(basta vedere l'ultimo pessimo Maigret per quest'ultimo - giustamente distrutto
>dopo 2 puntate, e le pseudo-commedie all'italiana del primo). Il fatto che ci siano
>Gassman e la Piccolo comunque non attenua l'effetto-Valium.

Qui ricominciano le note stonate del coro. Se non lo sai, Stefania Sandrelli ha iniziato ben prima di Brass a fare l'attrice. Titoli (tra i tanti) come "Sedotta e abbandonata", "Divorzio all'italiana", "Io la conoscevo bene", "Il conformista", "C'eravamo tanto amati" (e per poco anche "Il Padrino" nel ruolo di Apollonia, a sentire i commenti di Coppola...), forse a te non dicono nulla. Ma hanno fatto la storia del cinema italiano del secondo dopoguerra. Posso concordare che su nomi come Cederna, Occhipinti, Ricky Tognazzi, Massimo Dapporto, Monica Scattini o Athina Cenci si possa anche stendere un velo. Ma non puoi certo ignorare personaggi del calibro di Vittorio Gassman, Carlo Dapporto (forse il ruolo più bello di tutta la sua carriera), Fannie Ardant, Stefania Sandrelli, Philippe Noiret, il compianto Renzo Palmer (il personaggio più simpatico del film, secondo me). Anche Ottavia Piccolo (attrice di teatro, tanto per ribadire il discorso dell'impostazione teatrale al film) qui non se la cava affatto male.
Se volessimo proprio fare un appunto su qualcosa che non va, il mio indice punterebbe sul solito e sbagliatissimo (per me) borotalco sui capelli. Ma quando si capirà che al cinema non basta sporcare i capelli di bianco per essere automaticamente dei vecchi credibili? Mah...




>E) Questo film di Scola "er bradipo" non si sa bene cosa voglia significare, gli >avvenimenti scorrono come acqua su pietra, Gassman interpreta un poveraccio
>misantropo che neanche ha la forza di andare al cesso, per tacer dei comprimari
>tutti sfigati.

A questo punto mi sorge il dubbio che tu ti confonda con un altro film. Gassman che non avrebbe la forza di andare al gabinetto??? Comprimari tutti sfigati??? Mah, chissà che film hai visto...
Per il fatto che tu non capisca cosa il regista (bravissimo) voglia dire in questo film, beh, mi vorrai scusare ma ti ho già risposto in altra sede.




>F) Ribadisco che a far troppo i furbi risparmiando sul budget si può far fesso
>qualcuno per un po' di tempo, ma non tutti per tutto il tempo: se mettete una
>telecamera nella cucina di casa vostra, sicuramente succedono cose più divertenti
>e stimolanti che a 4 mummie rinsecchite che brancolano cianciando a vuoto (ecco,
>salvo solo l'improvvisazione di Gassman a tavola con Noiret, quella sì da antologia,
>peccato che i restanti 854325435 minuti "percepiti" - grazie alla sua "dinamicità" -
>del film la facciano presto dimenticare). Saluti.

Sul fatto dei soldi, devi tenere presente che il cinema italiano non è certo il cinema americano. Per fortuna. Se usi l'America per confrontare il mondo, tutto ti apparirà per forza più piccolo e sminuito. Da noi (ringraziando il cielo) non esiste la "cultura" del "Bigger is Beautiful", "più grande è, più bello è". Le dimensioni non contano. In tutti i sensi. Le architetture, le strade, le città, e anche il cinema sono ancora a dimensione umana. Una delle ultime cose positive di noi europei è proprio il fatto che non ci facciamo schiacciare da grattacieli colossali o da film in cui contano più gli effetti speciali che non la storia o i dialoghi, le inquadrature.
Ma si vede che per alcun questo pregio è stranamente diventato un difetto. Probabilmente perchè tu, caro lolly, vivi con il corpo in Italia, ma la testa è immersa troppo nei sogni (illusori e falsi) del cinema americano di genere.
Se pretendi di vedere film costosi e infarciti di esplosioni ed effetti speciali vai in un Paese dove il cinema è industria e non arte, come l'America. In Europa le città sono molto più piccole (a parte le capitali, ovvio), la cultura ha radici profonde, i film sono rifiniti meglio e più a livello "umano" (non tutti, per carità, ma una buona parte si), inoltre esiste la cultura dell'oggetto cinematografico a se stante, e non della catena di montaggio tipica dei serial (Rocky, Terminator, Indiana Jones, Guerre Stellari, Il Padrino, ecc...). Certo, abbiamo anche noi le trilogie del Dollaro, i vari "Pane, Amore, e...", i film di Totò e Peppino. La serialità esiste, ma non ne facciamo un modus operandi standard. Spero di essere stato piuttosto chiaro.


Concludendo, mi sia concesso un appunto personale. Francamente trovo che sia molto più facile trovare "4 mummie rinsecchite che brancolano cianciando a vuoto" nei film di Carpenter dove l'unico spettacolo consiste nel vedere membra squartate, arti amputati, delinquenti che vengono fatti evadere per salvare presidenti precipitati in gironi infernali (sic!), e amenità di ogni altra sorta.
Unica nota di merito che mi sento di attribuire a Carpenter è per il messaggio socio-politico che inserisce nel film "Essi vivono". Un film che mi è davvero paciuto. Ma è purtroppo l'unico.
Trovo che chi regala soldi a queste persone (evidentemente disturbate, oltre che gran furboni - loro si, altro che Scola!!! - che sfruttano l'effetto gonzo dei più ingenui) sia esattamente come le vittime che vede sullo schermo: mummie rinsecchite fatte a pezzi che brancolano cianciando a vuoto. Solo che il primo organo che il regista deve aver loro amputato deve essere uno dei principali che serve al cinema per capire ed apprezzare una buona storia e dei bravi attori: il cervello.

Ma forse è giusto che ci sia anche chi denigra e provoca apposta i cinefili prendendo posizioni astrusamente bizzarre pur di staccarsi dal grigio e freddo anonimato. E allora giù a dire anche quello che non si pensa, pur di stare sotto alla luce dei riflettori. Come i poveri barboni di "Miracolo a Milano", che si affannano disperatamente ad inseguire l'unico raggio di sole per potersi scaldare. Almeno con questi divertenti personaggi i dibattiti si vivacizzano un pò...
L'unica cosa che non condivido di lolly è che io non dichiarerei pubblicamente di non arrivare a capire certi film, perchè sono film molto semplici e lineari alla portata di chiunque (Scola non è certo Antonioni, Wenders o Greenaway!!! Qui si che ti vorrei vedere...). Sbandierando la mia incapacità di una semplice analisi rischierei soltanto di peggiorare e di banalizzare il mio ruolo preconfezionato di provocatore. ;)
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Re: Homer ma che ti è preso???

By: The End

Posted: 04.08.2005 @ 14:11
>Se pretendi di vedere film costosi e infarciti di esplosioni ed effetti speciali vai in un >Paese dove il cinema è industria e non arte, come l'America... (snip)

Eh no Homer... fino a un post fa ero dalla tua parte. E' vero, Lolly vuole fare il provocatore/fuori dal coro conformista senza aver . Ma adesso sei tu che stai facendo il Lolly all'incontrario sparando una delle più logore, ripetitive e superficiali invettive che bollano il cinema americano come un'industria.

>Concludendo, mi sia concesso un appunto personale. Francamente trovo che sia >molto più facile trovare "4 mummie rinsecchite che brancolano cianciando a vuoto" >nei film di Carpenter dove l'unico spettacolo consiste nel vedere membra >squartate, arti amputati, delinquenti che vengono fatti evadere per salvare >presidenti precipitati in gironi infernali (sic!), e amenità di ogni altra sorta.
>Unica nota di merito che mi sento di attribuire a Carpenter è per il messaggio socio->politico che inserisce nel film "Essi vivono". Un film che mi è davvero paciuto. Ma è >purtroppo l'unico.
>Trovo che chi regala soldi a queste persone (evidentemente disturbate, oltre che >gran furboni - loro si, altro che Scola!!! - che sfruttano l'effetto gonzo dei più >ingenui) sia esattamente come le vittime che vede sullo schermo: mummie >rinsecchite fatte a pezzi che brancolano cianciando a vuoto. Solo che il primo >organo che il regista deve aver loro amputato deve essere uno dei principali che >serve al cinema per capire ed apprezzare una buona storia e dei bravi attori: il >cervello.

Questa parte è l'apice della mia delusione. Mi sembra che a scrivere sia un sacerdote khomeinista del cineclub parrocchiale oppure il capo di fantozziana memoria che obbliga i suoi dipendenti ad assistere ripetutamente alla visione della corazzata Potemkin!!! Io sono sempre per il "cinema" e non per il cinema "a tutti costi d'autore/politicizzato/con messaggio incorporato". Fortunatamente il tempo ha dimostrato che anche dietro il cinema americano di genere ci sono i grandi autori (vedi Hitchcock, Lubtisch, Capra, Ford, Hawks, Minnelli, Donen, Siegel, Fuller, Siodmak, Peckinpah, Spielberg, Eastwood, Romero, De Palma, Carpenter, Cameron e tanti altri ancora). E i loro film non sono meno importanti di quelli tuoi amati Antonioni, Rossellini, De Sica, Scola...
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This is the end, my only friend, the end...

By: Homer Simpson

Posted: 04.08.2005 @ 21:36
>Eh no Homer... fino a un post fa ero dalla tua parte. E' vero, Lolly vuole fare il
>provocatore/fuori dal coro conformista senza aver . Ma adesso sei tu che stai
>facendo il Lolly all'incontrario sparando una delle più logore, ripetitive e superficiali
>invettive che bollano il cinema americano come un'industria.

Ma che stai dicendo??? Guarda che non è mica una mia trovata o una cosa che mi sono inventato io. Che l'America investa nell'Industria del Cinema (perchè di una vera e propria Industria si tratta) per ricavarne un profitto come in una qualsiasi altra impresa commerciale, sono proprio gli americani a dirlo!!! Perchè ti scaldi su una cosa che lampante e ammessa da almeno un secolo? Ma da dove arrivi? Pensi forse che sia una cosa negativa? Io trovo molto più negativi i film di Antonioni (che odio per tua informazione) che non un buon film americano.
Mi sa che stavolta sei tu ad aver preso fischi per fiaschi. Anzi, fiasconi e pure belli grossi.



>Questa parte è l'apice della mia delusione. Mi sembra che a scrivere sia un
>sacerdote khomeinista del cineclub parrocchiale oppure il capo di fantozziana
>memoria che obbliga i suoi dipendenti ad assistere ripetutamente alla visione della
>corazzata Potemkin!!! Io sono sempre per il "cinema" e non per il cinema "a tutti
>costi d'autore/politicizzato/con messaggio incorporato". Fortunatamente il tempo
>ha dimostrato che anche dietro il cinema americano di genere ci sono i grandi
>autori (vedi Hitchcock, Lubtisch, Capra, Ford, Hawks, Minnelli, Donen, Siegel, Fuller,
>Siodmak, Peckinpah, Spielberg, Eastwood, Romero, De Palma, Carpenter, Cameron
>e tanti altri ancora). E i loro film non sono meno importanti di quelli tuoi amati
>Antonioni, Rossellini, De Sica, Scola...

A me piace Scola e mi piacciono i suoi film. Nei suoi film si ragiona e si colgono metafore più o meno velate e chiari messaggi politici. Punto. Da qui, a dire tutto quello che hai detto (e che è esattamente l'opposto di come la penso io sul cinema, tra l'altro...) è un bel salto, non c'è che dire. Complimenti vivissimi. Ti ci è voluta una bella rincorsa per avere il coraggio di fare un tale volo pindarico con la fantasia.
:D :D :D
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Re: This is the end, my only friend, the end...

By: The End

Posted: 05.08.2005 @ 11:21
>Ma che stai dicendo??? Guarda che non è mica una mia trovata o una cosa che mi >sono inventato io. Che l'America investa nell'Idustria del Cinema (perchè di una >vera e propria Industria si tratta) per ricavarne un profitto come in una qualsiasi >altra impresa commerciale, sono proprio gli americani a dirlo!!! Perchè ti scaldi su >una cosa che lampante e ammessa da almeno un secolo?

Mi è sfuggita qualche parola e la chiarezza è andata a quel paese. Ovviamente mi riferivo a coloro che dicono che il cinema americano - essendo un'industria - non può essere arte.
Appunto, cosa c'è di male che il cinema americano sia un'industria? Dobbiamo demonizzarlo soltanto perchè in Italia, dopo il periodo d'oro, inseguiamo finanziamenti statali? Perchè i soggetti che beneficeranno di tali contributi passano al vaglio dell'amante del Ministro Urbani? Perchè l'unica scuola di cinema è controllata dai politicanti e vi si accede solo con calci nel culo? Perchè in Italia si pensa di realizzare film senza pagare poi coloro che vi hanno lavorato (vedi il tanto blasonato "Il resto di niente" della De Lillo)? Perchè pensiamo che la crisi del cinema sia dovuta al fatto che in Italia non esista una legge che limitino l'afflusso di film stranieri? Perchè quei pochi grandi industriali italiani hanno ben altri interessi piuttosto che investire nel cinema?
eeeeedddaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii (Mughini docet)

>A me piace Scola e mi piacciono i suoi film. Nei suoi film si ragiona e si colgono >metafore più o meno velate e chiari messaggi politici. Punto. Da qui, a dire tutto >quello che hai detto (e che è esattamente l'opposto di come la penso io sul >cinema, tra l'altro...) è un bel salto, non c'è che dire. Complimenti vivissimi. Ti ci è >voluta una bella rincorsa per avere il coraggio di fare un tale volo pindarico con la >fantasia.

Appunto la pensiamo diversamente. Anche a me piace Scola (non quello degli anni '90) e lo apprezzavo anche come sceneggiatore. Ma questo non mi impedisce di apprezzare Carpenter il quale (insieme a Romero) è uno dei registi americani più "politici" (da quanto ho capito ti piacciono i film "politicizzati", spero non alla Moretti). Se invece di dargli del "furbone pervertito" avessi provato a vedere anche i suoi film, forse te ne saresti accorto.
Comunque... siamo distanti anni luce. Io sono onnivoro, vedo di tutto e non ho preclusioni per nessuno. Tu non la pensi così!

P.S. Odio i Doors
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W i Doors ;)

By: Homer Simpson

Posted: 05.08.2005 @ 21:22
Guarda che io i film di Carpenter li ho visti tutti (tranne forse uno, francamente non mi ricordo). E' proprio per questo che posso giudicarli. Non mi sarei mai permesso altrimenti di giudicare qualcosa che non ho mai visto, ti pare???
Comunque hai ragione, abbiamo gusti diversi. Ognuno si guarda i suoi film in tranquillità, si diverte, e pace.




PS: "ODI I DOORS"????????? AAAAAAAAAAAAARRRRGGGGHHHHHHH SACRILEGIO.......!!!!!!!!
(Scherzo)
:D
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Povero John!

By: voyager

Posted: 04.08.2005 @ 14:20
Dal buon Homer Simpson non me lo sarei mai aspettato...
Nella tua accalorata difesa de "La Famiglia" di Scola, che a mio parere è del tutto leggittima, in poche righe, quasi in una sorte di vendetta verso Lolly, riesci a distruggere la carriera, la vita e la sanità mentale del vecchio John Carpenter...
Capisco che i gusti sono gusti, come dici tu, e su questo non ci piove, ma che posso dirti: mi sembri un pò prevenuto e poi sarà che sono un suo estimatore, ma io proprio non mi ci vedo come una mummia rinsecchita fatta a pezzi che brancola cianciando a vuoto col cervello "amputato" da Carpenter... (Ma poi un cervello si amputa?) Siamo forse nell'ambito delle offese personali e gratuite?
Non è che si tratta del solito giochino del "quel che piace a me è sempre bello e quello che non mi piace oltre a far schifo in maniera del tutto oggettiva è anche disturbante, insano e buono solo per malati mentali"?
Eh Homer?
D'OH!
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Poveri cervelli semmai...

By: Homer Simpson

Posted: 04.08.2005 @ 21:56
>Dal buon Homer Simpson non me lo sarei mai aspettato...
>Nella tua accalorata difesa de "La Famiglia" di Scola, che a mio parere è del tutto
>leggittima, in poche righe, quasi in una sorte di vendetta verso Lolly, riesci a
>distruggere la carriera, la vita e la sanità mentale del vecchio John Carpenter...
>Capisco che i gusti sono gusti, come dici tu, e su questo non ci piove, ma che
>posso dirti: mi sembri un pò prevenuto e poi sarà che sono un suo estimatore, ma
>io proprio non mi ci vedo come una mummia rinsecchita fatta a pezzi che brancola
>cianciando a vuoto col cervello "amputato" da Carpenter... (Ma poi un cervello si
>amputa?) Siamo forse nell'ambito delle offese personali e gratuite?
>Non è che si tratta del solito giochino del "quel che piace a me è sempre bello e
>quello che non mi piace oltre a far schifo in maniera del tutto oggettiva è anche
>disturbante, insano e buono solo per malati mentali"?
>Eh Homer?
>D'OH!

Neanch'io dal buon voyager mi sarei aspettato tanto stupore. Ho già scritto che l'unico film di Carpenter che mi è piaciuto è "Essi vivono". Perchè? Perchè ha un bel messaggio. E anche se è girato "con due soldi" (ma forse questo lolly non lo sa e pensa che solo i film italiani siano a corto di moneta), è un ottimo film. Gli altri suoi film non li ho trovati così buoni, e anzi li ho trovati gratuitamente e inutilmente violenti. Punto. Il discorso "quello che piace a me, ecc..." vallo a fare piuttosto a lolly & C. visto che sputano su tutto quello che non riescono a capire (l'ultimo oggetto della loro profonda e seria critica riguarda "Il Mercante di Venezia"... EHEHHEHEHE).
Perchè ho usato le parole di lolly "mummia rinsecchita"? Perchè trovo che chi paga per vedere solo della violenza gratuita, sia privo dell'elemento fondamentale, indispensabile per apprezzare e capire un vero capolavoro (o anche solo un buon film). E non me ne frega nulla se sia di Ivory, Scola, Spielberg o perfin anche Eiseinstein. E' un bel film? Si? Bene. Perchè è un bel film? Perchè ci sono mostri, sangue, splatter e violenza? Non penso proprio. Perchè invece ti fa ragionare sulle cose, perchè è poesia, perchè rispetta lo spettatore non trattandolo come uno zombie (Boldi-De Sica e le varie cazzattine dell'orrore docet)? Si.
Allora dov'è il problema? Pretendere di vedere (visto che pago onestamente, e non scarico illegalmente come tanti "furboni") un bel film divertente, intelligente, fatto bene, recitato bene, fatto da persone che sanno il fatto loro significa forse essere prevenuti? Se è così, allora lo sono. Si, io sono prevenuto nei confronti delle cazzatine inutili. E' un problema? Io dico che è un problema semmai il contrario...
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Re: Poveri cervelli semmai...

By: voyager

Posted: 05.08.2005 @ 15:03
E bè, continua pure a insultare, ti riesce bene. Ti sfugge che nel mio discorso non ho mai cercato di farti piacere a tutti i costi i film di Carpenter, anzi. Ripeto: i gusti sono gusti. Semmai mi infastidice il modo in cui consideri chi invece li ama, e ti ripeti con questa tua risposta: siamo solo zombie privi di cervello e quindi dell'elemento fondamentale che ci renderebbe capaci non solo di riconoscere ma anche di apprezzare un vero capolavoro... o anche solo un buon film .
Sono stupito: mi chiedo come io possa vivere, camminare e parlare normalmente! Da quello che dici dovrei andarmene in giro come un morto vivente romeriano che sbava ed emette suoni gutturali...
E mi chiedo anche come faccia, con la mia scarsa dotazione cerebrale, ad amare, rispettare, ammirare registi come David Lean, Alfred Hitchcock, Ridley Scott, Francis Ford Coppola, Sergio Leone, Mario Monicelli, Akira Kurosawa solo per citare i più famosi. Ma è ovvio: sono solo affascinato dal susseguirsi di immagini e suoni delle loro opere senza capirne affatto il senso e la logica e senza neanche immaginare quanta poesia si nasconda dietro di esse...
Lasciamo stare, tanto ho capito il tipo, eppoi con la sua risposta The End ha detto tutto quello che c'era da dire.
Con simpatia da un povero cervello.
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Re: Poveri cervelli semmai... (Per voyager)

By: Homer Simpson

Posted: 05.08.2005 @ 21:38
Anch'io ho capito che tipo sei tu, anche a te ripeto quello che ho già detto a lolly: non tentare di fare il FLAMER con me che tanto non funziona. Abbiamo gusti diversi, ognuno si guarda i suoi film e amen. Se poi fai finta di non capire mi sta bene perchè io tanto la tronco qui anche con te. Evidentemente non c'è spazio per dialogare con chi si ostina a far finta di non capire.
Addio e stammi bene anche tu.
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Ma che bella diatriba!

By: Lolly

Posted: 04.08.2005 @ 15:20
Volevo anzitutto ringraziare Voyager e The End per la difesa di Carpenter, finalmente però si è capito che tipi sono MOLTI dei difensori del "cinema d'autore" italiano come Homer: un po' spocchiosi, si credono dei Morandini o Ghezzi, e sicuramente hanno la tessera di qualche fatiscente cineclub che proietta rassegne di film "per pochi eletti", vanno a teatro tutte le sere e dissertano pure sul sesso degli angeli.... loro possono in quanto i "comuni mortali" non "riescono" a comprendere il cinema....
Vorrei semplicemente dire che se mi piace Carpenter non per questo giudico "all'americana" tutto (infatti adoro Leone, p. es.), inoltre almeno Carpenter, pur spendendo pochi soldi alla pari di Scola, sicuramente non si succhia quelli dello stato per fare i film e quantomeno inserisce un po' di tecnica e di dinamismo, cosa che a Scola, mi dispiace dirlo, manca totalmente: Scola artisticamente sembra uno di quei pischelletti appena uscito dalla DAMS che ripete pedissequamente le 3-4 cose che gli hanno insegnato (guardatevi le inquadrature o i movimenti di macchina e ditemi cosa hanno di innovativo: NULLA). L'unico suo film decente è "ballando ballando" dove, forzatamente in quanto gli attori non parlavano, ha dovuto muovere un po' di più quella cacchio di macchina da presa.
Nessuno nega che l'Europa abbia "radici profonde", caro Homer, ma il cinema italiano è bell'e morto da tempo: personalmente, sono ALMENO 20-30 anni che il cinema francese lo surclassa in tutto e per tutto, alla faccia dei vari pseudo-registi nostrani come Amelio o, peggio, l'importato e sopravvalutato Ozpetek (se rimaneva a fare l'aiuto di Ponzi sarebbe stato meglio - e si incazza pure se l'Europa non gli ha finanziato quella chiavica di Cuore Sacro) - e non parliamo delle fiction che hanno UCCISO le potenzialità di Soavi e altri bravi registi (vabbé, almeno Giulio Base non farà più film, il che è un vantaggio per il cinema).
Ribadisco che "La famiglia", caro Homer, non è che abbia tutti 'sti vari livelli di lettura (diversamente da Carpenter, ma che te lo dico a fa'...): è piuttosto sciatto, piatto e noioso, sarebbe il caso di avere il coraggio di dirlo.... pare un incrocio tra un reality-show e una sit-com che manco fa ridere, il fatto di aver scelto attori più o meno bravi tradisce l'intento "la storia fa pena - i soldi sono pochi - almeno supplisco col cast".
Purtroppo ci sono attori che lavorano con "tizio" perché "fa curriculum" e poi potranno dire "ho lavorato con Scola" tacendo il seguito "ma in un film di m....".
Ed è inutile, caro Homer, che mi spari nomi di registoni come Antonioni: sicuramente "Al di là delle nuvole" batte "La famiglia" 6-0 6-0 senza appello. Greeneway e Wenders hanno fatto pure delle belle ca**te, o sbaglio?
E cosa vuol dire "oggetto cinematografico a sé stante?
Carpenter non ha mai fatto sequel lasciandoli ad altri registi, eppoi il cinema è ANCHE montaggio-musica-effetti speciali-movimenti di camera-camere multiple-angoli di ripresa-dinamicità e quant'altro SENNO E' TEATRO!! Dovresti semplicemente COMPRENDERE questa differenza, secondo me.... magari ti può aiutare qualche film "di genere" americano in più e qualche film noioso italiano in meno....
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Re: Ma che bella analisi!

By: Homer Simpson

Posted: 04.08.2005 @ 22:18
>Volevo anzitutto ringraziare Voyager e The End x la difesa di Carpenter, finalmente
>però si è capito che tipi sono MOLTI dei difensori del "cinema d'autore" italiano
>come Homer: un po' spocchiosi, si credono dei Morandini o Ghezzi, e sicuramente
>hanno la tessera di qualche fatiscente cineclub che proietta rassegne di film "per
>pochi eletti", vanno a teatro tutte le sere e dissertano pure sul sesso degli
>angeli.... loro possono in quanto i "comuni mortali" non "riescono" a comprendere il
>cinema....


Ne avessi imbroccata almeno una... :D
Ma vabbè, da tanto uno che dice, testuali parole:

"Ribadisco che "La famiglia", caro Homer, non è che abbia tutti 'sti vari livelli di lettura (diversamente da Carpenter)"

non penso che si possa chiedere di ragionare un pò più a fondo...






>Carpenter non ha mai fatto sequel lasciandoli ad altri registi,

Manco Scola. E allora?







>eppoi il cinema è ANCHE montaggio-musica-effetti speciali-movimenti di camera-
>camere multiple-angoli di ripresa-dinamicità e quant'altro SENNO E' TEATRO!!


Interessante... James Ivory e Frank Capra non mi risulta che abbiano usato effetti speciali particolari nei loro film. Non vedo traccia di multi angolo nè di sofisticati piani sequenza. Quindi secondo il tuo metro di misura i loro film non sarebbero cinema.

Inoltre, per passare agli italiani Camillo Mastrocinque, Carmine Gallone, Giorgio Bianchi, Giorgio Capitani, Steno, Mauro Bolognini, Mario Mattoli, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Dino Risi, ecc.. usavano tutti la camera fissa su Totò, Peppino, Aldo Fabrizi, Nino Taranto, Alberto Sordi, Sophia Loren, Mastroianni e tutti gli altri. Non usavano i multi angolo, nè grandiosi effetti speciali, nè un montaggio serrato. Quindi secondo te questo non sarebbe cinema.

Davvero molto interessante! Non ho altro da aggiungere, Vostro Onore.
:D :D :D :D
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Sui piani sequenza

By: Lolly

Posted: 05.08.2005 @ 11:56
Homer non fare il FURBETTO... per sostenere le tue labili tesi.
I registi che hai citato (da Mastrocinque a Risi) sono di un periodo precedente a Scola. Questo dimostra vieppiù che il suddetto regista in quanto a progressi 0 spaccato... mentre lui continuava a fare film col criterio degli anni '60, il cinema faceva passi da gigante sia nella tecnica che nella sostanza, ma che gli fregava a Scola, tanto i suoi film li pagava Pantalone, cioè noi!! (in questo sono in accordo con the End).
Se poi non vedi i piani sequenza nei film di Ivory, beh, mi sorge il dubbio tu non li abbia visti con attenzione... anche se trovo parte (NON tutta!) della produzione Merchant-Ivory piuttosto noiosa, sono film tecnicamente e formalmente ineccepibili, lontani anni-luce da quello yoghi di Scola. E la mia frase diceva ANCHE, il che vuol dire che il cinema DEVE offrire qualcosa di più del teatro... i mezzi c'erano già ai tempi di Eisenstein.... Scola invece ne "La Famiglia" ci offre ben poco: i passaggi temporali con 4 costumi e 2 righe di trucco, camera più o meno fissa e nulla più.... e in quanto ai presunti "messaggi politici" sono molto ben nascosti nel mare di ciance inutili che pervadono una sceneggiatura a dir poco confusa.
Non capisco poi perché non si possa criticare "Il Mercante di Venezia".... secondo me tu, caro Homer, ragioni con la massa... se il cast è buono, se il film è un mezzo polpettone, allora per te è un capolavoro A PRESCINDERE. Non ho detto che il "Mercante" mi fa schifo, ma ho esposto dei punti deboli, opinabili o no.
Riguardo i sequel, sei TU che hai detto che il cinema americano è tutto serializzato e commerciale, non io, quindi la tua replica non c'entra nulla.... a parte che se dovessimo parlare del cinema nostrano, di tutti i raccomandati che ci lavorano e dei soldi nostri che si succhiano questi "registi"... beh, in confronto non dico agli USA ma solo all'Europa ci faremmo una magra figura....
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A ognuno il suo genere

By: Giov

Posted: 05.08.2005 @ 17:57
Lolly, se il tuo genere è Carpenter, perchè non parli di Carpenter e ti ostini a giudicare Scola? Nessuno è onnisciente, e se io non parlo di Carpenter ci sarà un motivo....
Chi vuole capire capisca.
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Re: Sui piani sequenza

By: Homer Simpson

Posted: 05.08.2005 @ 21:30
Caro lolly non fare il solito FLAMER. Tronchiamola qui, che è meglio. Tu hai ragione su tuttqa la linea mentre tutti gli altri sbagliano completamente. D'accordo? Spero che questo metta la parola fine ai tuoi esilaranti deliri cinematografici.
Addio e stammi bene.
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Re: Ma che bella diatriba!

By: The End

Posted: 05.08.2005 @ 11:33
Caro Lolly, hai capito che non la penso come te. Che non odio il cinema italiano perchè è lento o girato con quattro soldi. Che non odio Scola e tanti altri grandi registi come lui. Odio il corporativismo, l'autopiagnisteo, il vortice politicizzato che affligge il nostro cinema. Ma è una storia troppo lunga e squallida...
Adoro Carpenter perchè ha fatto dei film stupendi (senza mai eccedere in effettacci gratuiti), perchè nessuno come lui (in ambito fanta-horror) ha saputo far emergere le inquietudini del mondo e dell'animo umano attraverso storie apparentemente per "cerebrolesi" (homer docet).
Peccato che da 4 anni non faccia film. Mi manca tanto!!!
Ciao
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The End of Carpenter

By: voyager

Posted: 05.08.2005 @ 15:11
Caro The End, innanzitutto grazie per il modo in cui, nella tua risposta a Lolly, hai descritto il cinema di Carpenter: mi trovi perfettamente daccordo.
Anche a me manca tanto e di sicuro sai che sta lavorando a due nuovi film, The 13th Apostle e Psycopath, ed al progetto televisivo Master of Horror insieme a tanti altri grandi registi.
Chissà se nell'ospedale psichiatrico dove presto noi suoi estimatori saremo rinchiusi ce li faranno vedere? ;)
Ciao!
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