Re: Rivedendo la buona vecchia trilogia
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By: mister x
Posted:
09.08.2006 @ 17:40
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Secondo me Episodio 2 e Episodio 3 sono: un episodio straordinario il primo e un capolavoro il secondo!
Ma la gente se ne renderà conto fra minimo vent'anni.
Io continuo a trovare deboli Episodio 1 e Episodio 6 (quest'ultimo Lucas affermò di averlo realizzato perchè "ormai doveva finire la saga").
Poi la nostalgia è un'altra cosa... |
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Rivedendo la buona vecchia trilogia
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By: LucaM
Posted:
08.08.2006 @ 15:22
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Salve,
in questi ultimi giorni ho avuto modo di rivedere questa vecchia splendida trilogia.
In effetti sono pochi i film che riescono a catturarmi in questo modo, avete presente quando la sera guardate un film e quando andate a letto e chiudete gli occhi scorrono ancora davanti a voi quelle immagini, e a distanza di qualche giorno vi viene in mente ancora?
Ecco, guerre stellari è una di quelle pellicole che mi fa questo strano effetto.
Il vero punto di forza di questa trilogia è che sono dei film ingenui ma furbi allo stesso tempo, qui non si vedono i luoghi del potere, non c’è sfarzosità, ci sono i nostri eroi che scorazzano per la galassia a bordo di astronavi sporche e arrugginite, e poi c’è quel sano umorismo divertente e mai volgare.
A differenza dei tre prequel, che si sforzano tanto di piacere con effetti digitali, scenografie imponenti e duelli stratosferici... eppure manca qualcosa, secondo me quel minimo di fascino presente in Ep III si poggia sugli avvenimenti degli ep.IV, V e VI, sui ricordi che abbiamo di essi, ci prende vedere Anakin passare al lato oscuro perché già sappiamo cosa diventerà, immaginate invece cosa sarebbero i 3 prequel se non avessimo visto la vecchia trilogia, quel poco di pathos andrebbe a farsi friggere.
Per non parlare poi del fatto che le due trilogie non si legano tra loro neanche se ci metti lo scoch.
Ep IV, V, VI hanno la "Forza" dentro di sé, non poggiano la loro bellezza sui richiami ad altri film, insomma chi vuole capire ha capito! |
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Re: Re: Rivedendo l'Esalogia: Episodio VI
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By: leo
Posted:
20.06.2006 @ 19:02
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Ciao Eol e Davide,
Per me è stato un piacere chiacchierare di Guerre stellari, anch’io sono felicissimo di esser nato, diciamo, con questa saga, e credo che (almeno per ora) non ci sara' un'altra occasione di vedere qualcosa che mi prenda cosi’. Qui che dire... sono d’accordo con Davide: ai suoi tempi furono criticati gli ewok, ma qualcosa per alleggerire questo episodio oscuro ci doveva pur essere, no? Mi piace molto che Lucas sia riuscito a intricare diverse vicende che ci sono nel film e poi risolvere il tutto. Il finale tra Luke-Vader-Palpatine è stupendo, intenso (come lo avrei voluto anche in episodio 3), la frase che mi affascina è "E cosi’ hai una sorella gemella" come mi piace!
E' stata una bella avventura davvero... grazie Lucas!
Spero di chiaccerare con voi ancora.
P.s.: Secondo voi l’inserimento di Anakin “giovane” spirito è giusto o sbagliato??
Ciao
DARTH LEO |-o-| |
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Re: Rivedendo l'Esalogia: Episodio VI
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By: Eol
Posted:
19.06.2006 @ 17:24
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Davide Z:
"The Saga is complete."
ç__ç
Che dire... hai già detto tutto tu ^__^.
E' stato veramente molto bello rivivere con le tue recensioni e le tue impressioni (che condivido per la maggior parte) quelle emozioni che ho cominciato a provare nel 1977 alla visione di GUERRE STELLARI e che da allora non mi hanno più abbandonato, anzi, si "risvegliano" ogni qualvolta vedo anche solo uno spezzone o ascolto un brano delle indimenticabili colonne sonore (uno su tutti BINARY SUNSET, mamma mia, ma come si fa a scrivere musica così!?).
Diciamo la verità: checchè se ne dica Lucas ci regalato un sogno lungo 30 anni (per chi ha avuto la fortuna, come me ^__^, di viverlo per intero), un sogno dal quale non posso e non voglio destarmi... |
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Rivedendo l'Esalogia: Episodio VI
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By: Davide Z
Posted:
19.06.2006 @ 15:50
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E’ già passato qualche giorno dalla visione di “Episodio VI – Il ritorno dello Jedi” (Episode VI: Return of the Jedi) ma alcuni impegni mi permettono soltanto ora di postare il commento.
Come avevo già scritto questo fu per me il film della riappacificazione dopo la brutta sorpresa (o quello che allora fu) di un “Impero colpisce ancora” finito …senza finale! All’epoca non accusai il film di tutto quello di cui è stato accusato per anni, regressione infantile per l’introduzione degli Ewoks, finale già visto con la Morte Nera eccetera. Mi piacque e basta. Con le ripetute visioni compresi che era meno compatto del secondo, un problema di ritmo.
Rivisto oggi mi sembra un film molto interessante perché, esattamente come “Episodio III”, le scene d’azione sono poco importanti, ciò che conta è il dramma umano di Luke opposto al padre. Da questo punto di vista la visione in lingua rivela inaspettatamente che questo è, della Trilogia Classica, il capitolo con la recitazione migliore. Sono tutti molto bravi. Che sia merito di Richard Marquand o di una maggiore consapevolezza ormai raggiunta dagli attori non lo so, comunque è così. Rivisto poi alla luce dell’Esalogia bisogna letteralmente innalzare un monumento a Ian McDarmid poiché recita Sidious nello stesso, identico, modo con il quale lo riproporrà tanti anni dopo nella Nuova Trilogia. Quindi l’impressione di continuità è ancora una volta molto forte. Poi, ovviamente, c’è il fatto che il dramma umano di Anakin Skywalker ora è ingigantito di milioni di volte: la scena assolutamente immensa in cui Fener uccide l’Imperatore (se non si piange qui non si è umani!) oggi risulta arricchita dalla consapevolezza del passato che torna a fare capolino nella vita dell’”uomo in nero”, che non era riuscito a salvare nessuno dei suoi cari e che ora può riscattarsi aiutando il figlio. Un’altra cosa: molti hanno criticato il fatto che in “Episodio III” Anakin si “vende” con troppa facilità all’Imperatore. La cosa mi è tornata in mente quando Luke qui recide la mano al padre (come Anakin a Mace Windu) e allora l’Imperatore considera il suo passaggio al Lato Oscuro come una cosa fatta: gli ordina infatti sbrigativamente di mettere fine al genitore e consegnarglisi. E questo passaggio marca la differenza fra padre e figlio, il primo, di fronte al male commesso capisce di essersi ormai compromesso e decide di andare fino in fondo, vigliaccamente e in tutta fretta. Il secondo invece capisce che è possibile redimersi, come poi fa anche il padre. Quindi Lucas abolisce i manicheismi esistenti tra Jedi e Sith affidando il futuro a un eroe che è l’esatto contrario di quello codificato dalla tradizione: non un asceta educato alla Forza sin dall’infanzia, ma un giovane profondamente legato ai suoi affetti ma che nel momento di crisi è dotato del giusto discernimento per capire la distanza che deve restare tra il Bene e il Male. Una persona immersa nella realtà, che sa affrontare il Male non perché è stato educato a farlo, ma per un senso di giustizia più profondo. E’ una bella morale.
“Il Ritorno dello Jedi” è un film che mi ispira sempre una profonda malinconia. Perché ha un sapore anni Ottanta che fa pensare a un periodo di grandi avventure cinematografiche. Ma anche perché chiude un ciclo. E perché mi mette di fronte al fatto che la saga è una storia triste. Nonostante i suoi personaggi a tutto tondo, infatti, è un racconto di gente che soffre, che cade e che pur redimendosi si lascia alle spalle una vita di errori. E di un figlio costretto a veder morire tutti i suoi mentori, lo zio, Obi-Wan, il padre. Quindi, parlando di battaglie nello spazio, Lucas esplora la crudeltà della vita. Forse sta in questo il senso del successo di Star Wars.
Concludo ringraziando quelli che hanno condiviso con me questa chiacchierata virtuale, chi ha soltanto letto, chi magari pensa che sono tutte sciocchezze. The Saga is Complete. |
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Re: Re: Rivedendo l'Esalogia: Episodio IV
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By: JMS
Posted:
15.06.2006 @ 02:48
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Quando nel 2001 uscì il dvd di Ep1 ricordo che in un passo del commento Lucas dichiarava che una volta che l'opera sarebbe stata completa il senso degli episodi classici sarebbe mutato drasticamente. Devo ammettere che il flanellato aveva ragione.
"Una nuova speranza" rivisto oggi è un film completamente diverso, né migliore, né peggiore, semplicemente diverso. Benchè abbia ormai trent'anni sul groppone dal punto di vista visivo non sfigura affatto rispetto a Ep.III (anche senza considerare i ritocchi digitali, secondo me necessari se lo si vede nell'ambito dell' esalogia) anche perchè, a riprova che Lucas considera tutta la space opera figlia del cinema muto anni 30, i "link" tra ep III e IV sono più visivi che narrativi. Gli ultimi ambienti visti in "La vendetta" sono esattamente i primi che compaiono in "A new hope" (Tatooine e casa Lars, la Star destroyer e soprattutto il corridoio della Tantive IV, navetta privata della famiglia Organa).
Dopo il famosissimo e spettacolare incipit il film ci riporta sul pianeta sabbioso dove Luke è cresciuto. Tutta la parte su Tatooine, non me ne vogliano i puristi, è una sezione cinematograficamente deliziosa ma senza il background degli episodi precedenti sarebbe un po' scialbetta. Ora invece la considero perfetta e totalmente in contesto con il resto della saga. I momenti che raddoppiano di spessore sono:
- Dialogo Beru/Owen:"Luke non è solo un semplice contadino, assomiglia a suo padre, naturalmente". "E' questo che mi preoccupa." (Brividoni...)
- Non voglio ripetere cose dette dagli altri ma tutta la scena in casa di Obi-Wan con tutti i riferimenti alle tragedie dell' episodio precedente, erano ottimi prima... ora sono favolosi.
- "Il tuo deprecabile attaccamento a quell'antica religione non ti ha certo fatto tirar fuori i nastri rubati... né ti ha dato la chiaroveggenza necessaria per scoprire la fortezza dei ribelli". "Trovo insopportabile la tua mancanza di fede!" (detto tutto).
- Nella cantina "ritroviamo" Chewbacca e anche se non sappiamo esattamente come lui e Obi Wan si siano conosciuti sappiamo che sono entrambi in esilio.
Quando l'azione si sposta sulla Morte Nera il film comincia a vivere di vita propria e a salire di ritmo con sequenze memorabili: Avvicinamento alla Morte Nera, scambio di battute Obi Wan/Luke/Han Solo (che personaggio!), celle detenzione, scarico rifiuti, duello Fener/Obi Wan 19 anni dopo con il vecchio Jedi che prima di sacrificarsi guarda Luke... poi guarda Anakin (sì cacchio, lì dentro c'è Anakin), gli sorride come a dire "arrivederci amico mio, ho sbagliato in passato ma questo ragazzo, anche se non lo senti, è tuo figlio, quello che tu avevi previsto come una "benedizione" e che salverà la tua anima".
Tutto bellissimo, tutto perfetto.
La battaglia finale con l'attacco alla Morte Nera anche se ovviamente non raggiunge i livelli di orgia visiva della battaglia di Coruscant rimane secondo me "tatticamente" la migliore di tutta la saga e con un montaggio strepitoso. Non aggiunge un granchè alla trama principale della saga ma serve a confermare il fatto che Anakin/Fener è ancora il "miglior stellapilota della galassia e un astuto guerriero".
Che dire in chiusura, preferisco non affliggervi con ricordi personali etc. anche perchè potrei scrivere un romanzo a puntate. Mi limito a dire che questo come per molte altre persone è uno di quei film che mi hanno fatto innamorare del cinema e che è naturalmente tra i miei preferiti della saga (a breve dopo ep. VI stilerò classifica personale con relative ragioni delle scelte). |
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Re: Re: Rivedendo l'Esalogia: Episodio V
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By: Davide Z
Posted:
13.06.2006 @ 11:14
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| Eol, mi sembra che le mie parole fossero chiare, manca un grande arco narrativo "universale" come l'attacco alla Morte Nera o la Guerra dei Cloni, che veda coinvolti tutti i personaggi insieme. La rivelazione di Fener è un passaggio fondamentale ma rientra nella sfera dei rapporti privati tra i personaggi. Personaggi che per il resto sono lontani per quasi tutta la durata del film, dividendo il corpo del racconto in più sezioni. E questo non è un demerito del film, ma una scelta precisa, che comunque rende "L'Impero" diverso dagli altri capitoli. |
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Re: Rivedendo l'Esalogia: Episodio V
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By: leo
Posted:
12.06.2006 @ 21:35
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Ciao Davide,
Sì, L’Impero colpisce ancora è considerato il migliore della serie.
L’inizio come al solito è stupendo: la Star destroyer questa volta viene verso noi. Finalmente in DVD la qualita’ del film (e anche degli altri) è un miracolo, non lo avevo mai visto cosi’ bene fino ad ora, nemmeno in Laserdisc...incredibile il restauro, in alcune immagini il taun taun di Luke è stato migliorato in digitale, e altri miglioramenti sono stati fatti.
Episodio 5 si divide tra guerra e mistica, con un pizzico di tenero tra Han e Leia. Il personaggio di DARTH VADER è al cubo, dove prima era un mistero di chi potesse esserci dietro la maschera... è fantastico sapere invece ora chi è, che storia ha avuto e la rabbia che è in lui. La battaglia su Hoth è sempre stata per me stupenda, un miracolo di riprese a passo uno che reggono bene ancora.
Vedere qua Yoda, che sembra all’inizio un animaletto spaurito, fa strano avendolo visto prima come un grande combattente Jedi... hai ragione Davide, lo Yoda pupazzo qui è proprio ben fatto (il lavoro artigianale io lo rispetto di piu’, il digitale sara’ anche migliore ok, ma il lavoro fatto con le mani assume un carattere particolare). L’incontro tra padre e figlio è molto intenso... la figura, o meglio la sagoma nera di Darth vader dice tutto. Nel bellissimo combattimento con le spade laser mi è sempre piaciuto che Darth vader combatte con una mano, con classe. Le battaglie stellari sono proprio una manna, le riprese sono coinvolgenti... è un capolavoro.
Insomma a rivedere ancora, Ep5 lo trovo troppo bello.
Lo so che c’e’ l’italia... ma su Jimmy c’e’ StarWreck, parodia a Star Trek.
Ciao
darth leo |
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Rivedendo l'Esalogia: Episodio V
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By: Davide Z
Posted:
12.06.2006 @ 16:16
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Come promesso riprendo il discorso laddove si era interrotto, con il commento su “Episodio V – L’Impero colpisce ancora” (Episode V: The Empire Strikes Back), visto la sera di giovedì 8 giugno.
Come avevo già scritto per Episodio IV la mia “prima visione” della Trilogia Classica fu in tv su Canale 5, “L’Impero” passò una settimana esatta dopo “Guerre stellari” e il ricordo molto nitido che ho è che mi fece veramente infuriare! “Ma come!?” – pensai – “lasciano il pubblico così ad aspettare tre anni per sapere come finisce?” Meno male che io avrei dovuto aspettare soltanto una settimana. Ripensandoci oggi quella mia reazione mi fa ridere, allora invece la presi veramente sul serio, durò comunque una settimana, poi ci fu la riappacificazione. La cosa in sé è curiosa perché ogni volta che vedo il finale con il Millennium Falcon che parte ripenso a quel momento di grande arrabbiatura :-)
Vengo al dunque: questo film è considerato il migliore della saga. Non so se lo sia davvero, ma di certo è un gran film e il passare degli anni non gli toglie niente, anche in un confronto a distanza con la Nuova Trilogia si difende bene, lo Yoda pupazzo è straordinariamente espressivo (altro che quello di “Episodio I”!), i colori sono splendidi, mentre la regia di Kershner è un filo più sobria di quelle di Lucas e permette alle psicologie dei personaggi di emergere. Poi i dialoghi di Kasdan fanno il resto. In realtà a ben vedere nel film non succede molto, manca cioè un “grande evento” catalizzatore come c’è negli altri film, ma si procede per piccoli episodi che comunque servono ad arricchire la storia e a dare grande varietà all’insieme.
Una cosa che in realtà “stacca” davvero tanto le due trilogie è il fatto che in quella Classica non vediamo mai i “luoghi del potere”, ovvero Coruscant: questo, secondo me, è il vero segnale degli anni trascorsi tra la realizzazione dei primi tre film e dei nuovi. A parte questo c’è continuità visiva e tematica. Il bello di questa nuova visione sta infatti nella possibilità che viene offerta di contestualizzare il film dentro l’esalogia. Ecco dunque che emergono cose interessanti. Qualche esempio: l’apparizione dell’Imperatore. Oggi, come sappiamo, c’è il faccione di Ian McDarmid nella sequenza e sentire la sua voce (che mancava da “Episodio III”) fa un bell’effetto di continuità (ovviamente se il film è visto in inglese, sennò si incappa nel solito macello combinato in Italia). Ma la personalità più affascinante è quella di Dart Fener. Dopo la scena della “rivelazione”, quando Luke si getta nel vuoto, Fener lascia cadere sconsolato il braccio. Quel momento mi aveva sempre scatenato una specie di tristezza per il personaggio, che oggi riesco a razionalizzare perché penso “è proprio destino che non riesca a tenere con sé le persone care”. Non a caso l’offerta fatta a Luke “vieni con me e insieme governeremo la galassia” è simile al delirante appello mosso a Padmé prima dello scontro con Obi-Wan in Episodio III e riecheggia anche le promesse che Sidious aveva fatto allo stesso Anakin nella scena del teatro dello stesso film. Interessante pure il finale, quando vediamo Luke con la mano artificiale e pensiamo, giustamente, che dopo vent’anni gli arti robotici sono simili a quelli umani, mentre Anakin aveva avuto una brutta mano di ferro. Piccolo brivido anche quando Yoda, parlando con lo spirito di Obi-Wan afferma che in Luke c’è troppa rabbia, come in suo padre e la memoria corre agli episodi I,II,III.
Una nota a parte va fatta al doppiaggio. Innanzitutto Mark Hamil è veramente un attore mediocre! La versione italiana lo aiuta parecchio. E’ comunque vero che anche in originale il film è doppiato, non è cioè in presa diretta e quindi forse il fatto di dover ridoppiare le proprie battute non ha giovato all’attore americano. Però se ascoltate il celebre “non è possibile!” dopo la rivelazione di Fener in originale e in italiano l’effetto è molto diverso. La sorpresa è Fener. Se in Episodio IV il mitico James Earl Jones viene schiacchiato dal nostro Massimo Foschi qui il confronto si fa più interessante: Jones infatti stavolta cambia completamente registro recitativo, la voce è più bassa e calma, mefistofelica quasi. Quella di Foschi è un filino più passionale, quindi l’effetto nella scena della rivelazione è un po’ diverso, in italiano si esalta la lucida follia del personaggio, in originale la sua natura tentatrice (che fa il doppio con quella di Sidious in “Episodio III”). Francamente non saprei scegliere, sono entrambe delle grandi prove d’attore! In ogni caso va aggiunto che le due voci sono comunque molto simili in quanto a timbrica, onore a come si facevano i doppiaggi tanti anni fa.
Al momento non mi viene in mente altro, se dovessero sorgere altri spunti di discussione li affronterò a tempo debito, lascio la palla agli altri in attesa di chiudere con Episodio VI. |
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Re: Re: Rivedendo l'Esalogia: Episodio IV
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By: leo
Posted:
11.06.2006 @ 12:50
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Ciao Giovanni, sì erano proprio dei ribelli... bontemponi quelli, eh eh. Le serie della Lego, vedo che anche lì ce ne sono a iosa e sono belli, ma io non le prendo.
Io di videogiochi ho solo la trilogia della Nintendo e alcuni della playstation 1. Mi piaceva molto Rebel Assault II, ora ne fanno parecchi, ma non li ho, forse quando uscira’ la PS3... ma si vedra'. Mi piacerebbero dei videogiochi di simulazione proprio reali, che sembri un film.
Sì sì, l’ho visto il Millennium... e grande quando si vede il progetto della Morte Nera!
Ciao
darth leo |
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Re: Re: Rivedendo l'Esalogia: Episodio IV
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By: giovanni_stt06
Posted:
10.06.2006 @ 19:01
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[-O-] TIE DI DARTH FENER
>o< XWING
Oh, scusa se copio l'idea! In effetti hai ragione, ma hai visto che ganzi i tizi della ILM negli anni 70 con barbona e capelloni, con quegli immensi modellini?
Non ho tutti quei libri, ma ne ho diversi. Inoltre con un mio amico prendiamo anche la serie Lego delle astronavi. L'incrociatore no però!
E tu come sei messo a videogiochi? Io avevo a suo tempo comprato il C64 quasi esclusivamente per Rogue Squadron. Bel gioco, il seguito sul Cubo è davvero un must per un fan. Inoltre Lego Star Wars è davvero una grande idea e a settembre esce quello relativo alla trilogia originale.
Il discorso sull'oppressione e sul progressivo ingrigimento di tutto ha molto senso, solo che nella trilogia appena conclusa le astronavi sono a volte poco funzionali, sono perfettine... ma comunque grandi! Hai visto le 2 citazioni del Millennium in ep II e ep III? |
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