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Requiem for a Dream

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Re: Una dose eccessiva di inutile estetismo
Argomento: Requiem for a Dream

By: Maut

Posted: 04.09.2008 @ 22:10
Ciao Giov. Scusa il ritardo: tra vacanze (brevi), ripresa (ardua) e crash dell'hard disk (ancora da sistemare) è passato un po' di tempo.

Ammetto di essere stato un po' perfido, ma questo film mi ha veramente infastidito. Come te, non amo il cinema povero e non ho nulla contro le regie curate, anzi. E' che l'estetica di questo film mi è sembrata venire non da genuino talento, ma solo dal tentativo di strappare un "wow" all'intellettuale (newyorkese?) medio. L'ho sentita come un'operazione compilata a tavolino da un secchione, non come il manifestarsi di un qualsivoglia talento creativo. Tu citi De Palma e Stone e Bigelow, ma lì il virtuosismo, finanche l'istrionismo talvolta, emergono da un talento travolgente, talvolta ai limiti, o oltre i limiti, della genialità vera e propria. I film di questi registi trasudano brillantezza anche quando sono scritti male -- e Dio sa quanti film scritti pessimamente abbia girato, ad esempio, De Palma: ma non importa, li si vede lo stesso, magari arrabbiandosi con il bastardo ma sempre restando ammirati dal suo talento, dall'unghiata creativa che sempre ci mette, anche quando si limita a ricalcare i grandi del passato. Qua, a mio avviso, i disastri della sceneggiatura erano invece acuiti, e non mitigati, dal narcisistico "virtuosismo" del povero Aronofsky.

PS. A me però alcune cose di Moretti piacciono assai.
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Re: Una dose eccessiva di inutile estetismo
Argomento: Requiem for a Dream

By: Giov

Posted: 13.08.2008 @ 14:22
Il film è quello che è, lo ammetto.
Ma non credo che il fatto di essere estetizzante sia un'aggravante. Né segno di cattivo gusto.
Il cinema è spettacolo, e quindi non condivido assolutamente la concezione morettiama o 'dogma-tica' della ripresa.
Amo i film estetizzanti al massimo, come Strange days, Il Casanova di Fellini, Il patto dei lupi, Suspiria, un certo cinema di Oliver Stone o De Palma...
Difendo le regie di solito stupidamente bollate (solo dalla critica italiana) come "da videoclip", o "da spot pubblicitario". I migliori registi vengono infatti dalla pubblicità.

Non penso poi che quella in questione sia una regia da "studente di primo anno". Va bene che quella pupilla che si dilata ce la fa vedere un po' troppe volte, ma non esageriamo!...

In definitiva, la regia estetizzante è, secondo me, l'unico lato positivo di questo film.
Per il resto -concordo- è da buttare.
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Una dose eccessiva di inutile estetismo
Argomento: Requiem for a Dream

By: Maut

Posted: 12.08.2008 @ 23:04
Una sceneggiatura incredibilmente scadente al servizio di una regia inutilmente estetizzante. Com'è possibile che il voto medio di questo film sia 10?


!!! ATTENZIONE: SPOILER !!!


Dico che la sceneggiatura è incredibilmente scadente per queste ragioni (tra le tante):

1. Chi ha scritto la sceneggiatura di questo film non ha mai visto un tossicodipendente in vita sua né ha la minima idea di cosa una dipendenza da eroina sia e di quali devastazioni porti nella vita di chi ne è affetto. Magari si è fatto una canna da ragazzo o ha sniffato un po' di coca a un party di cinematografari newyorkesi. Non è dicendo che si tratta di "una fiaba" che il problema svanisce. Le fiabe sono un'altra cosa, con la quale questo film non c'entra affatto.

2. Chi ha scritto la sceneggiatura di questo film non ha neppure una vaga idea di cosa sia un normale essere umano: non esiste che qualcuno, tossico o no, sia così idiota da continuare a iniettarsi l'eroina in una zona del braccio già palesemente in cancrena: va bene la devastazione (della quale peraltro questo sarebbe l'unico segno in tutto il film), ma qua siamo a un livello di intelligenza elementare. Né esiste che il suo amico e compagno di avventure glielo lasci fare.

4. Chi ha scritto la sceneggiatura di questo film non ha neppure una vaga idea di cosa sia la psichiatria attuale: la terapia elettroconvulsivante ("elettroshock") non si fa a persone perfettamente sveglie ma dopo addormentamento.

5. Chi ha scritto la sceneggiatura di questo film non ha neppure una vaga idea di quali siano le procedure di routine in un ospedale o pronto soccorso. Peggio, non ha neppure mai visto una puntata di E.R. Non esiste che un medico non curi la summenzionata cancrena a prima vista, e chiami invece la polizia, e per di più dopo averla chiamata non torni comunque a curare quel braccio. E perché poi dovrebbe chiamare la polizia? per arrestare un tossicodipendente che non ha commesso alcun reato?

6. Chi ha scritto la sceneggiatura di questo film non ha neppure una vaga idea di quali siano le procedure di routine di un qualunque corpo di polizia o in generale di un qualunque sistema giudiziario: non esiste che la polizia (neppure quella amerikana, notoriamente ottusa & kattivissima) metta in galera senza cure mediche una persona con un braccio patentemente in cancrena, portandolo così a un'inevitabile amputazione. Peraltro, come dicevo, perché mai metterlo in galera? e ai lavori forzati, addirittura?

7. Chi ha scritto la sceneggiatura di questo film non ha neppure una pur minima capacità di raziocinio economico: perché mai un trafficante di eroina (oltre a tutto uno così importante da disporre di merce in un momento nel quale il mercato si è bloccato nell'intera città) dovrebbe avrebbe come principio di non venderla, ma di darla via esclusivamente in cambio di sesso orale da belle (indubbiamente: Jennifer Connelly!) fanciulle? Quando con il ricavato dello smercio potrebbe procurarsi tale intrattenimento in quantità ben superiori e nel frattempo anche arricchirsi notevolmente? Ma che diamine di trafficante è? perché traffica? solo per procurarsi fellatio? ma un così bell'uomo, e pure palesemente benestante, non ha altro modo di procurarsi una donna se non quello? e di quanti pompini/giorno ha bisogno, se tutta la merce che acquista la dà via in questo modo?

8. Etc.


!!! FINE SPOILER !!!


Queste assurdità sono lì solo per una ragione: per soddisfare le smanie estetizzanti del regista Aronofski. Non si tratta cioè di errori (che sarebbero indizio di "semplice" sciatteria nella stesura), ma di scelte deliberate, fatte per l'unica ragione che "così la scena viene meglio". E questa presunta "bellezza delle scene" è l'unica ragione per la quale il film esiste, perché di suo non ha né una storia né un significato né un qualsivoglia contenuto, se si eccettua la banalità che "ognuno ha la sua droga e con essa causa la propria rovina".

Che poi, intendiamoci: la "rovina" di Jennifer Connelly è che le si chiede di praticare la summenzionata fellatio su un signore, tutto sommato piacente e gentile, dei quartieri alti di New York. Episodio magari sgradevole, ma insomma, nella vita di un tossico vero capita anche di peggio.

Quando dico "estetizzante" non intendo che il film sia particolarmente bello. Non lo è. E' semplicemente il film che il secchione seduto in seconda fila ai corsi del primo anno della Scuola di Cinematografia della Upper Class New York girerebbe come saggio di fine anno. Forse nella sua prima versione durava dieci minuti e poi la SCUCNY ha stanziato i fondi per farne l'upgrade a durata standard. Nel qual caso avrebbero almeno potuto mettere il saggio di dieci minuti tra gli extra, perché magari quello sarebbe valsa la pena guardarlo, se non altro per capire come si stiano muovendo le scuole di cinematografia statunitensi di questi anni.

Ellen Burstyn è come sempre una brava attrice, ma qua "essere una brava attrice" significa essere al servizio di un film inutilmente estetizzante. Pertanto, Ellen Burstyn dà del suo personaggio un'interpretazione didascalica e molte spanne sopra le righe.

Jennifer Connelly è come sempre una brava attrice e una bellissima donna, che rimane bellissima anche nel "degrado della tossicodipendenza". Comunque è sottoutilizzata.

Jared Leto non è nessuno. Chi è bravo davvero è Marlon Wayans (un attore che conoscevo solo di nome) che riesce miracolosamente a restare sui toni giusti per il personaggio, nonostante tutto gli remi contro.

In cambio, il montaggio è una meraviglia: se siete interessati a questo aspetto della cinematografia, dateci un'occhiata. Altrimenti, lasciate stare.
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