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A 30 Milioni di Chilometri dalla Terra

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A seimila km da Tokyo, e due da Skull Island
Argomento: A 30 Milioni di Chilometri dalla Terra

By: maut

Posted: 19.11.2006 @ 16:09
Torno su questo film perché il mio commento precedente potrebbe essere sviante.

Se citavo "Godzilla" era, oltre che per una vaga rassomiglianza tra le fattezze delle due creature, perché anche qua ci sarebbe potuta essere una simbologia legata alla geografia degli spostamenti del mostro, che, come là, ricalca quella dei combattimenti della II guerra mondiale. Le analogie tra i due film finiscono però prima ancora di cominciare, visto che questo tema, esplicito e potente nel film di Honda, rimane invece implicito in questo di Juran.

In realtà, la maggiore fonte di ispirazione per questo film è "King Kong". Il mostro di "A 30 milioni di km dalla Terra" è (letteralmente) un cucciolone espiantato che desidera soltanto che lo si lasci mangiare in pace il suo zolfo -- peraltro abbondantemente disponibile, com'è noto, in Sicilia. La violenza nel suo caso è reattiva, non attiva: lungi dall'esibire l'indole da teppista del cugino giapponese, si indigna con gli esseri umani non perché esistono, ma soltanto quando e perché essi lo molestano senza ragione. L'intera trama, inclusi soprattutto i capitoli finali (che non discuto per evitare spoileraggi), deve essere letta in relazione alla storia dello scimmione molto più che a quella del lucertolone. Il tema che qua, rispetto a "King Kong", vistosamente manca è quello sessuale: la bella c'è, ovviamente, ma il suo ruolo nell'economia del film è soltanto di civettare con il militare di turno (il comandante dell'astronave), senza alcuna interazione significativa con la bestia. D'altra parte, il cinema statunitense degli anni 1950 era ben più cieco al tema sessuale di quanto lo fosse stato quello del periodo tra le due guerre.

Vorrei infine condividere con gli appassionati che eventualmente mi leggessero una lacrimuccia di nostalgia per il film che è la vera pietra miliare del filone di monster movies statunitensi con le bestiacce che devastano le grandi città (l'altro essendo quello degli insettoni e affini che devastano le cittadine, tipo "Them!" o "Tarantula"): "The beast from 20,000 fathoms". Ancora "di" Ray Harryhausen, e ispirato a uno splendido racconto di Ray Bradbury, è il prototipo di film "popolato di dinosauri risorti che incombono su Manhattan con i minuscoli cervelli pieni di meraviglia" (Walter Tevis, da "L'uomo che cadde sulla Terra"). Il dinosauro risorto (uno solo, in effetti) non ha la stupefacente espressività della creatura venusiana di questo "20 million miles from the Earth" (evidentemente Harryhausen, nei tre anni intercorsi tra l'uno e l'altro, non solo era migliorato enormemente sul piano tecnico, ma aveva anche sentito il bisogno di spostare più in là la provenienza della Bestia) -- in effetti, recita in modo non diverso dall'attore medio di questi film. E tuttavia il film rimane meraviglioso. Ooooh, il redosauro alle prese con l'ottovolante di Coney Island... roba che solo i "Guerrieri della notte", un quarto di secolo dopo.
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A tremila chilometri da Washington (suppergiù)
Argomento: A 30 Milioni di Chilometri dalla Terra

By: maut

Posted: 18.11.2006 @ 22:08
E' difficile valutare lucidamente questi vecchi film: l'effetto nostalgia per un'era pre-postmoderna, la mozione degli affetti e via cianciando. Comunque, dando per scontati questi aspetti, che si può dire?

Non è certo il migliore dei film "di" Ray Harryhausen. Come dice il commento di gullit qua sotto, l'unica cosa interessante è l'ambientazione fuori dagli USA. Il che significa, nella fattispecie, il mezzogiorno d'Italia: l'astronave precipita vicino alla costa siciliana, e il mostro che ne esce risale la penisola fino a Roma.

Il pensiero corre a un'altra creatura che, emersa dalle acque soltanto pochi anni prima, aveva a propria volta seguito il percorso delle truppe Alleate durante la guerra da poco conclusa. Certo, "Godzilla" è un capolavoro (sul piano puramente cinematografico come su quello delle letture politico-sociali che se ne possono dare) e questo no... Questo non è neanche all'altezza della "versione internazionale" del capolavoro di Honda, e ho detto tutto.

Grazie al cielo (o all'essere stato il film girato in Italia), i pescatori siciliani, i carabinieri, le autorità locali etc. sono trattati un poco meno folkloristicamente di quanto si potesse temere. Resta il fatto, quanto meno peculiare, che le truppe che intervengono per combattere il mostro sono... statunitensi. A Roma. Capitale di una nazione libera e sovrana. Vabbè.

Non c'è molto da aggiungere. Harryhausen era un mago, un genio, un artista-artigiano di capacità stupefacenti, e non perde occasione di dimostrarlo. Tutto il resto è, a voler essere generosi, molto standard per l'epoca.
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