Re: Un film revisionista
Argomento:
Il Mandolino del Capitano Corelli
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By: maut
Posted:
22.11.2006 @ 12:32
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| Commento del tutto extra-cinematografico: ma in quale senso la vicenda di Cefalonia potrebbe essere letta in chiave fascista e/o "revisionista" (non voglio entrare nel merito della questione del cosiddetto revisionismo: mi limito a scrivere la parola tra virgolette)? La battaglia di Cefalonia è stata uno dei primi atti della resistenza post-8 settembre. Che sia stata per decenni negletta è dovuto a) all'essere avvenuta lontano dall'attuale territorio nazionale e quindi senza coinvolgimento di civili italiani e soprattutto (molto soprattutto) b) all'esserne stato protagonista l'allora Regio Esercito, senza alcun coinvolgimento delle Brigate Garibaldi e affini. Quindi materia non spendibile politicamente nell'Italia postbellica, repubblicana e cattocomunista (per tacer dei cascami neofascisti). La stessa cosa che è successa, in ambito di fiction anziché di storiografia, al "Partigiano Johnny" di Beppe Fenoglio. Che c'è di fascista? Che c'è di "revisionista"? |
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Un film revisionista
Argomento:
Il Mandolino del Capitano Corelli
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By: Raffaello Danti
Posted:
21.11.2006 @ 13:53
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Il film di John Madden mi è decisamente piaciuto. A ben guardare gli italiani sono rappresentati tutt'altro che nel solito modo "stereotipato". Allegri e certamente non degli abilissimi militari anche per i mezzi in dotazione, decisamente inferiori a quelli dei tedeschi, mostrano però tutta la loro generosità e spirito di sacrificio. Bellissima la scena dello scontro con le truppe tedesche, realizzata in stile Soldato Ryan di Spielberg, dove che io sappia per la prima volta lo spettatore è preso in modo coinvolgente e tifa per le nostra divisione. Non parliamo poi del gesto del soldato Carlo che protegge e salva con il proprio corpo il capitano Corelli dai colpi di mitragliatrice tedesca. Bene, quanto basta perche io sia definito un fascista e anche revisionista! Ma questo film, per mia modesta opinione è revisionista, intanto per quanto già detto, si rendono cioè tutti gli onori al nostro sacrificio e piange decisamente il cuore che questo non sia fatto da un film italiano, e poi per la visione dei partigiani greci, bravi si, ma con tutte le limitazioni e aberrazioni che hanno caratterizzato molti partigiani compresi quelli nostrani. La ragazza greca che aveva mostrato sentimenti per l'ufficiale tedesco amico di Corelli viene impiccata e a nulla vale lo sguardo della madre del partigiano Mandras (una bravissima Irene Papas) che chiede aiuto per lei. Per non dire del nostro eroe partigiano (Mandras appunto) che promesso alla bella Pelagia si vede "rubare" la fidanzata dal capitano italiano (fascista!).
In questi giorni in cui manichini di soldati italiani vengono bruciati nelle nostre piazze il film è invece un atto di riconoscimento alle migliaia di soldati italiani trucidati dai tedeschi a Cefalonia. |
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