Re: X Erik
Argomento:
Il Cacciatore
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By: Erik
Posted:
27.02.2006 @ 23:45
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Massì Ciminohater (hai anche un nome?) anche la mia se vuoi era una provocazione... ;)
Mica è una parolaccia o un'offesa. A volte serve anche questo forzare la mano e stimolare un dibattito.
A proposito del quale posso solo ribadire che ognuno ha le proprie opinioni e i propri gusti e se il cacciatore ti ha provocato attacchi di sonno posso capirlo.
Quello che trovo più difficile da capire è come si possa confondere delle precise scelte artistiche con limiti tecnici.
Probabilmente oggi Cimino non farebbe il film nella stessa maniera di (quasi) trent'anni fa ma questo perchè lui ora non è lo stesso regista nè lo stesso uomo di allora.
Ma credimi che il Cacciatore è il risultato di scelte artistiche precise e ponderate e non di limiti di qualsiasi natura.
Questo perchè Cimino è un autore dalla precisa e inconfondibile poetica e i suoi film (a parte gli scempi dei produttori in alcuni casi) sono esattamente come li ha voluti.
Che poi a te possano non piacere è un altro paio di maniche.
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X Erik
Argomento:
Il Cacciatore
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By: Ciminohater
Posted:
27.02.2006 @ 17:31
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Eh già, quando uno critica è sempre un provocatore, oppure "non si esprime nel modo giusto" (ma quale sia quello giusto, scusami, non lo definisci certo tu)
invece chi afferma che (copio e incollo) "chi denigra questo fil non capisce un caz..!!!!" è una persona che si sa esprimere bene....
A' Erik, forse dovresti riflettere e leggere tutti i post prima di sentenziare a vanvera.
Rispondendo a Marco, invece (che ringrazio per la replica), posso dire che non sono troppo giovane, che mi piacciono ANCHE i registi che ha citato (ma Hitchcock e Kubrick non è che siano stati infallibili, eh!).... ma sul "Cacciatore" non posso cambiare opinione in quanto si vede lontano un miglio che è un film palesemente tirato al risparmio.... certo, forse tutto il budget se lo sono mangiato "viaggiando km. per trovare le location"... :-)
Ma per cortesia.... ci sono film che resistono al passar del tempo (e quindi giustamente considerati dei capolavori) ma questo è disperatamente invecchiato e sarebbe ora di dirlo. Saluti. |
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IL CACCIATORE
Argomento:
Il Cacciatore
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By: MATTEO
Posted:
27.02.2006 @ 17:21
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| E' vero i gusti sono gusti e tutti sono criticabili.... Uno puo'considerare capolavoro "2001 Odissea nello spazio" e un'altro "vacanze in india"... Su questo siamo tutti d'accordo.... E' il bello dei forum. |
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Re: Re: Ok, non capisco un....
Argomento:
Il Cacciatore
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By: Erik
Posted:
27.02.2006 @ 15:29
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Marco, premesso che come sempre i gusti sono gusti, penso che il post a cui hai risposto sia solo una delle tante provocazioni a cui non vale la pena dare troppo peso.
Inutile dire che le opinioni sono sacrosante ma come sempre è il modo di esprimerle che giustifica una replica. |
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Re: Ok, non capisco un....
Argomento:
Il Cacciatore
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By: Marco
Posted:
27.02.2006 @ 14:54
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| Presumo dalla tua critica che tu sia molto giovane.... Criticare uno dei capolavori della storia del cinema in questo modo mi fa pensare... Ora nei film "L''ora di un'inutile festa" e "Il patetico coretto finale a cena" sono sostituite da effetti speciali e combattimenti adrenalinici senza lasciare però spazio a dialoghi che fanno riflettere su tematiche importanti.... Il registi come Cimino avevano il coraggio di soffermarsi per molti minuti a far vedere stralci di vita comune e poi vedere film datati significa anche immaginare immedesimarsi nel periodo in cui è stato girato e le possibilità tecniche del tempo.... Meglio Cimino Hitchcock Kubrick e che i nuovi registi tecnici del computer.... |
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Ok, non capisco un....
Argomento:
Il Cacciatore
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By: Ciminohater
Posted:
27.02.2006 @ 12:34
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Bene, questo "film" si divide in 2 parti ed ha un pessimo finale:
1) Un'ora di un'inutile festa
2) Un'altra con scene improbabili (sopravvivenze alla roulette russa contro ogni legge statistica, dialoghi ai limiti del criptico quando vanno a caccia) ed altre solamente suggerite (la "famosa" battaglia che nessuno vede)
3) Il patetico coretto finale a cena
Aggiungiamo una pochezza di mezzi economici (la maggior parte del film si svolge tra una balera, un paesetto americano e una risaia), una macchina da presa che per lo più è fissa, la totale assenza di effetti speciali e di dinamicità nel montaggio, non ultimo l'effetto soporifero che "spinge" sull'avanti veloce dopo 10 minuti, e ci accorgiamo come questo film sia uno dei più sopravvalutati della storia.
"Ha vinto 5 Oscar", e chi se ne frega.... anche quei bidoni di "Passaggio in India" e "Monster's Ball" ne avevano vinti.....
Meno male che Cimino ha smesso di fare film, visto che l'unico decente che gli era uscito l'hanno pure tagliato malamente ("I cancelli del cielo").
PS: il DVD ha una qualità video INDECENTE, non vale manco l'affitto (l'avessi saputo prima mi pigliavo un paio di Tavor tanto l'effetto era il medesimo) |
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Re: DVD scadente
Argomento:
Il Cacciatore
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By: SdV
Posted:
23.02.2006 @ 19:23
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Io direi che più che gli extra, manca la qualità VIDEO e AUDIO, specialmente AUDIO.
Questo CAPOLAVORO meritava una uscita più onorevole |
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peccato originale
Argomento:
Il Cacciatore
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By: mustaine
Posted:
23.02.2006 @ 18:49
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IN DVD IL CAPOLAVORO DI MICHAEL CIMINO Raccontò in un’intervista Michael Cimino che “ne Il cacciatore il problema è di condensare una guerra così varia, in un limitato numero di minuti. Bisogna escludere qualsiasi logica e rifiutare la spiegazione, altrimenti il film durerebbe dieci ore. Così, ad esempio, non si può spiegare logicamente il ritorno, sano e salvo, di Michael da Saigon. Ciò mi ricorda la famosa domanda posta a John Ford: - Perché non abbattono i cavalli degli indiani?- e lui: - Perché se lo facessero non ci sarebbe più l’inseguimento –“. Queste dichiarazioni del regista ci introducono meglio di qualsiasi altra riflessione alla visione de Il cacciatore, che non è certo un “film di guerra”, né una storia che può essere affrontata razionalmente, come fosse un grande affresco sulla Storia degli Stati Uniti. In realtà il film di Cimino è un viaggio nell’incubo di una sconfitta, che provocò un senso di disorientamento così diffuso nell’America negli anni settanta. Insomma, a parte la presenza di De Niro, Il cacciatore è più vicino a Taxi Driver che a Platoon, per fare un esempio. Cimino costruisce il suo racconto attraverso dei momenti forti, quasi simbolici, tutti racchiusi nell’ottica di raccontare una comunità, un gruppo di amici, operai nelle acciaierie che passano le serate tra una birra ed una partita al biliardo e che, nella caccia, trovano il loro momento topico di realizzazione e di libertà “maschile”. Ma maledettamente “maschile” è anche la guerra ed il Vietnam arriva all’improvviso, mentre la malinconia sale sui volti dei cinque amici che cantano al pub. E lì trovano l’inferno. Non tanto la battaglia, con le sue morti ed i suoi orrori, ma un vero e proprio incubo ad occhi aperti, dove la scena celebre e drammaticissima della roulette russa costituisce una sorta di momento di formazione, di allucinazione perversa di un mondo che ha perso ogni senso, logica, amore e dignità. Ma il “dopo” non è la fine dell’incubo, perché Michael non riesce a reintegrarsi nella comunità, Steven scoprirà che la moglie lo ha tradito e sarà costretto in carrozzella, mentre Nick rimarrà direttamente a Saigon ormai completamente ossessionato e prigioniero del gioco della morte della roulette russa. Il cacciatore costituì, nel 1978, il momento più alto della sfortunata carriera cinematografica di Michael Cimino, cineasta tanto geniale quanto “maledetto” dall’industria Hollywoodiana. Il film prese ben cinque premi Oscar (miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista - Christopher Walken -, miglior suono e montaggio) e fu un successo ed anche uno scandalo in tutto il mondo. Suscitò scalpore la morte di alcuni ragazzi che, suggestionati dal film (e certamente non in ‘buona salute mentale”) avevano provato ad imitare i due protagonisti in una loro personale roulette russa. Resta nella memoria il momento cruciale della caccia al cervo, prima abbattuto dal “cacciatore” Michael poi, dopo l’esperienza della guerra, lasciato vivere con un colpo sparato in cielo. “Abbiamo percorso 400.000 chilometri in treno, aereo ed automobile per trovare gli esterni de Il cacciatore”, disse Cimino. E il risultato è un‘opera complessa, appassionata, viscerale, che regge, come un grande classico, il passaggio del tempo. Purtroppo il DVD, che ne rispetta il formato 16:9 fondamentale per “contenere” il cinema panoramico di Cimino, non brilla per la ricchezza degli extra, che si limita al vecchio trailer cinematografico. Per un film pluri-Oscar come questo, era lecito e doveroso aspettarsi qualcosa di più.
chi denigra questo fil non capisce un caz..!!!! |
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