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posted: 11.05.2007 @ 12:33

Ufo Robot Goldrake: la nuova edizione italiana - parte 1

Uno sguardo ai nuovi DVD

Davide Z reporting...

 Superato il tempo delle discussioni e delle polemiche è giunto il momento di dare una approfondita occhiata alla fantomatica edizione DVD e al nuovo doppiaggio di Ufo Robot Goldrake, la celebre serie animata di Go Nagai e Toei Animation, creata nel 1975 e ora distribuita da /visual. L’occasione è stata fornita dal recente Napoli Comicon, fiera del Fumetto e dell’Animazione, svoltasi nel capoluogo campano il 27, 28 e 29 aprile scorso, dove è stato ospite Go Nagai e dove è stato proiettato il primo episodio della serie.

 Partendo dal DVD, l’edizione si presenta esternamente fedele a quanto promesso dall’editore: la confezione amaray è infatti accompagnata da una cover (orizzontale) disegnata dal bravissimo Kazuhiro Ochi, autore del fumetto Dynamic Heroes, il cui tratto riproduce fedelmente quello degli storici disegnatori della serie, Kazuo Komatsubara e Shingo Araki: oltre alla cover, Ochi è anche autore dei disegni che compaiono nei menù, come si può constatare in foto. La fascetta presenta inoltre un effetto “lenticolare” che, a seconda del gusto personale, possono risultare eleganti o molto pacchiani.

 I menù non sono dissimili da quelli visti nei DVD di Mazinkaiser: immagini fisse, stavolta accompagnate da una musica di sottofondo, con le opzioni finalmente in lingua italiana (e non in inglese).

 Come è già noto l’audio italiano si presenta in doppia codifica Dolby Digital 2.0 (diversamente da quanto annunciato manca il 5.1) e con due doppiaggi nuovi, il secondo dei quali (con i nomi originali giapponesi) sarà presente soltanto in questa edizione; il Doppiaggio Storico non è incluso nell'edizione, d/visual ha ribadito al pubblico napoletano di possederne i diritti ma di stare ancora “pensando a come utilizzarlo”.

 Assenti anche i sottotitoli, fatto che non ha mancato di innescare comprensibili polemiche: problemi legislativi con l’Asia (l’edizione è infatti una coproduzione tra d/visual, Dynamic giapponese e Toei) hanno spinto a eliminare la sottotitolatura, allo scopo di non far levitare il già corposo prezzo finale di 24 euro a volume (in tutto la collana comprenderà 12 uscite).

 I prossimamente sono nella sezione extra, mentre l’opzione multiangolo permette di vedere le sigle con i credits originali giapponesi o con quelli italiani: a tal proposito va rilevato come il font utilizzato per le scritte nostrane risulti freddo e non si armonizzi bene con le immagini, creando un effetto straniante (amplificato dal fatto che in tv le sigle sono sempre state “pulite” da qualsiasi scritta).

 Per ciò che riguarda la qualità video il formato è ovviamente quello televisivo 4:3 e il restauro si presenta soddisfacente. E’ vero, come è stato fatto notare, che i colori sono un po’ scuri, ma bisogna anche considerare che i contorni sono definiti, gli sbalzi di luminosità sono tenuti sotto controllo e il quadro non presenta pixellature (ma è invece evidente una certa granulosità). Non è dato sapere in che condizioni fossero i materiali originali (stando a quanto rivelato da d/visual nelle sue newsletter si è operato a partire da master in Beta digitale), comunque il riscontro si è avuto sulla videoproiezione al Comicon, dove i difetti sarebbero dovuti emergere con maggiore prepotenza. Non un risultato eccelso (si sono visti restauri anche migliori), ma comunque un buon lavoro.




A presto con nuove, curiose anticipazioni!
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Cafè 2.5 - I vostri commenti...

Ufo Robot Goldrake: la nuova edizione italiana - parte 1

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Re: Re: Progressivo e interlacciato quindi...
[Ufo Robot Goldrake: la nuova edizione italiana - parte 1]

By: Moni

Posted: 19.05.2007 @ 17:29
E noi non vorremmo mai metterli in dubbio visto il comportamento adamantino e al di sopra di ogni sospetto tenuto fin qui da questo rispettabilissimo editore... :-)

Ovviamente è una battuta ironica se non lo si fosse capito :-)))

Re: Progressivo e interlacciato quindi...
[Ufo Robot Goldrake: la nuova edizione italiana - parte 1]

By: TBH

Posted: 19.05.2007 @ 17:08
Goldrake era da fare progressivo. Le possibilità c'erano... tanto più che pure i dvd giapponesi sono progressivi (sono a 23.976 con pulldown software. Il pulldown software significa che ci sono dei flag nell'mpeg che dicono di ripetere certi fotogrammi per portare il 23.976 al 29.976 ma quei fotogrammi in realtà non esistono! Non sono codificati e non occupano spazio su disco e nemmeno bitrate aggiuntivo! E' una flag mpeg per i lettori dvd. I più recenti lettori, e tutti i player dvd da pc, ignorano il flag e fanno la riproduzione progressiva a 23.976).

Le ipotesi per cui ci troviamo un video interlacciato in pal possono essere svariate. L'unica cosa che si sa è che d/visual ha dichiarato che è stato rifatto il telecinema dalle pellicole originali (e qui bisogna vedere se è vero....) e in una sua stessa newsletter hanno detto di aver fatto un ulteriore ciclo di pulizia qui in Italia (a Milano) e i master che erano arrivati erano Digital Betacam (che è un master digitale).
Ora se entrambe le dichiarazioni sono vere l'ipotesi più probabile è che loro abbiano fatto il telecinema NON in PAL bensì in NTSC. Mentre il telecinema in PAL accelera la pellicola (la durata si accorcia di un 4% ma rimane tutto progressivo), il telecinema in NTSC per stare nello standard dei 29.976 decelera leggermente da 24 a 23.976 e poi applica un pulldown 3:2 Hardware (ovvero i frame generati vengono realmente "salvati" su master, visto che la Digital Betacam supporta solo il 29.976 e non il 23.976). A questo punto i master NTSC in digital betacam sono a 29.976 reali. Ipotizzo quindi che a questo punto abbiano mandato il master NTSC al restauro in Italia e poi abbiano trascodificato in PAL (che a questo punto risulta interlacciato per forza) o viceversa (il risultato cambierebbe di poco). Se tutto questo fosse vero... bè hanno fatto una grossa cavolata... Dovevano fare il telecinema diretto in PAL (che oltretutto aveva 96 linee di risoluzione in più) e avrebbero avuto il video progressivo. Ci si guadagnava in risoluzione/qualità anche perche trascodificando da NTSC a PAL le 96 linee di differenza (da 480 a 576) vengono "interpolate" mediante un resize. Può essere però che d/visual o Toei volessero proprio il telecinema in NTSC ma non si spiega molto il perchè... dato che i DVD Jap sono già usciti e ciò significa che esiste già un altro master NTSC derivato dal telecinema.

Poi, volendo fare i dubbiosi, può magari essere che non hanno fatto il nuovo telecinema da pellicola (come hanno detto) ma semplicemente hanno preso i master NTSC dell'edizione dvd giapponese e hanno trascodificato in PAL e applicato qualche filtro giusto per dare maggiore contrasto alle immagini però a questo punto si mette tutto in discussione. ^_^

Progressivo e interlacciato quindi...
[Ufo Robot Goldrake: la nuova edizione italiana - parte 1]

By: Moni

Posted: 19.05.2007 @ 16:43
Quindi per tornare al topic TBH ci stai dicendo che D/visual ha realizzato in interlacciato proprio uno degli anime che avrebbe potuto (dovuto) realizzare in progressivo, oltretutto partendo dal presupposto più volte sostenuto dalla casa editrice che si è realizzato un nuovo master da pellicola.
A questo punto chiederei a te o Alcor che sembrate i più competenti nel settore perchè si sarebbe scelto volontariamente di applicare una tecnica che da risultati inferiori da quanto mi sembra di capire dato che anche tu TBH come gli altri che si sono espressi qui caldeggiate l'uso del progressivo dove possibile come questo caso particolare.
Si tratta di costi enormemente più elevati o semplice negligenza/ poca dimestichezza con le tecniche per voi?
Tra l'altro ricordo che già ai tempi delle uscite dei manga D/visual dimostrò scarsissima conoscenza tecnica parlando della qualità del riversamento tecnico, cosa che fu poi risolta dopo molti numeri.

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