posted: 19.08.2003 @ 21:28 |
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The HULK...
... sta arrivando!
''Avevo appena completato La Tigre e il Dragone quando la produzione mi ha contattato per HULK. Mi è subito sembrato uno sviluppo interessante del mio lavoro… L'ho chiamato il mio nuovo Destino Verde'' [un riferimento alla favolosa spada di La Tigre e il Dragone]. ''Ho trovato grande ispirazione nei primi numeri di HULK, caratterizzati dalla forza e dal dinamismo dei disegni di Jack Kirby e dalla incredibile libertà delle storie inventate da Stan Lee, che trattano temi di grande spessore come le nostre paure più profonde, suggerendoci la possibilità di utilizzare la fantasia e la volontà per superarle. A mio parere ognuno di noi nasconde un HULK dentro di sé, una creatura inquietante ma potenzialmente gradevole. Anzi è proprio questo l'aspetto più avvincente di questi fumetti...''
''Ci eravamo già posti il problema con La Tigre e il Dragone: è possibile affrontare con intelligenza un genere popolare come i film di arti marziali senza scadere nella banalità e soddisfacendo anche il lecito bisogno di divertimento del pubblico? HULK ci poneva davanti allo stesso tipo di sfida, ma questo era anche ciò che più ci attraeva. Credo sia possibile combinare i vari elementi in un linguaggio appassionante ed emozionante. HULK, come La Tigre e il Dragone, è una strana combinazione di cultura pop e dramma realistico. In realtà i due aspetti non sono destinati a convivere ma io ho tentato di farlo lo stesso''.
''Ho sempre amato i vecchi telefilm di HULK ed è stato emozionante poter contare su Lou Ferrigno per un cameo. All'epoca in cui la serie è stata realizzata, la scelta di un culturista rappresentava la soluzione ideale. Nel mio caso, tuttavia, HULK doveva essere qualcosa di più dell'incarnazione della forza umana. Per questa ragione il film non sarebbe mai stato realizzato senza il contributo dei geni della ILM''.
''Il nostro HULK è stato progettato sia all'interno - grazie alla fantastica possibilità di ricreare al computer la struttura ossea e muscolare di un individuo e poi farla muovere - che all'esterno, traendo ispirazione da qualsiasi cosa potesse risultare utile, dalle maschere tibetane alle espressioni stampate sui volti dei protagonisti.
HULK doveva essere affiancato da attori di grande talento, perché soltanto loro potevano darci le indicazioni giuste per arrivare a un risultato ottimale. Grazie all'animazione digitale, ci auguriamo di aver creato qualcosa di sconvolgente ed emozionante al tempo stesso e non l'ennesimo esempio di freddo virtuosismo tecnologico''.
Ang Lee - Regista
L'incredibile storia di... HULK!
Lo scienziato Bruce Banner ha qualche problema di controllo dell'ira. Dietro la sua vita tranquilla da brillante ricercatore nel campo dell'ingegneria genetica, si nasconde un passato doloroso e mai del tutto dimenticato. La sua ex-fidanzata nonché collega, Betty Ross si è stancata del muro che Bruce innalza tra sé e il proprio mondo emotivo e si è rassegnata a fare da spettatrice passiva della sua vita.
Ed è esattamente questo il suo ruolo quando assiste a uno dei primi esperimenti scientifici di Banner. Una semplice svista conduce a una situazione esplosiva e Bruce è costretto a prendere una decisione in una frazione di secondo; quel gesto eroico salva una vita umana e lascia il suo autore apparentemente incolume, anche se il suo corpo ha assorbito una dose mortale di radiazioni gamma...
…Eppure, qualcosa è accaduto. Leggeri attacchi di nausea. Momenti di perdita di coscienza. Conseguenze inattese dell'esperimento fallito. Banner inizia ad avvertire una strana presenza dentro di sé, un estraneo che pure gli è familiare, pericoloso ma tremendamente affascinante.
Nel frattempo, continuano le apparizioni sporadiche di un'enorme creatura - un essere violento e fortissimo soprannominato HULK - che si allontana strascicando i piedi dal laboratorio di Banner e dalla sua casa dopo averli distrutti. La situazione d'emergenza richiede l'intervento dell'esercito sotto il comando del padre di Betty, il generale Thunderbolt Ross, e dello scienziato rivale Glenn Talbot.
Vendette personali e legami familiari vanno quindi a complicare la scena, in un crescendo di tensione e pericolo.
Betty Ross ha una sua teoria al riguardo e sa che la figura misteriosa che rimane nascosta nell'ombra, David il padre di Bruce, è in qualche modo coinvolta nell'affare. La donna è forse l'unica a intuire il legame tra lo scienziato e HULK, ma i suoi sforzi per bloccare l'intervento dei militari, pronti a utilizzare ogni genere di arma per catturare il mostro, rischiano di fallire.
È già troppo tardi per salvare l'uomo e la creatura?
Visto il film in anteprima e...
Tra barboncini giganti e attacchi di carri armati, tra mostri alti tre metri e mezzo e jet da caccia che volano verso la stratosfera, HULK, nuovo capolavoro di Ang Lee, comunica uno strano senso di inquietudine. Un prodotto cinematografico nuovo in cui ci si trova dinanzi a qualcosa di profondamente teatrale e al tempo stesso perfettamente in linea con i criteri classici del cinema d'azione. Tra Shakespeare e il teatro contemporaneo, HULK è un film d'autore in cui - per caso - ci sono delle animazioni digitali e in cui un mostro verde (a dire il vero non troppo riuscito...) distrugge dei carri armati.
Una tragedia psicologica sul destino di essere diventato qualcosa che non si capisce fino in fondo e - al tempo stesso - un incontro con un passato che non ci piace ricordare.
HULK è un film non facile che Ang Lee ha realizzato in maniera estremamente ricca di talento e che dimostra come autori quali Ang Lee, Bryan Singer, Tim Burton e Sam Raimi comprendano meglio di altri le implicazioni psicologiche dei personaggi dei film dotati di superpoteri. Qui, infatti, non si tratta di un pop corn movie pensato per vendere zainetti e adesivi, bensì di qualcosa di più complesso dove - grazie anche alla notevole colonna sonora di Danny Elfman - arriviamo ad incontrare un fenomeno cinematografico nuovo ' il blockbuster d'autore' in cui - con intimismo e qualche punta di ironia - vediamo nascere dinanzi ai nostri occhi una leggenda.
Girato con uno stile avanzatissimo, con una regia che, utilizzando lo split screen, ricrea le pagine dei fumetti nei cambiamenti di scena, frammentando lo schermo, HULK è un film complesso in cui l'incontro tra filosofia e spiritualità, passione e disperazione, sacrificio e sentimenti grondanti rabbia e vendetta, costituiscono il nocciolo di una narrazione articolata e mai banale che potrebbe fruttare a Nick Nolte una nomination al premio Oscar.
Meritano un plauso anche gli altri attori, da un introverso Eric Bana ad una luminosa Jennifer Connelly la cui bellezza è assai difficile da descrivere, che trasformano The HULK in un film unico che si può amare oppure odiare, ma che - di fatto - non può lasciare indifferente nessuno per la sua costruzione originale e per la sua intensità narrativa.
I toni del fumetto vengono rispettati, ma tutto è più intimo e - al tempo stesso - contenuto, facendo di HULK non più un enorme bestione verde, bensì una forza della natura destinata ad erompere dall'anima di un uomo. Una scelta, oppure una predestinazione di qualcosa scritto nel suo DNA?
Allo spettatore più sensibile il film è in grado di comunicare sentimenti forti e inquieti, l'appassionato, invece, non potrà non notare senza una punta di soddisfazione il divertente cameo di Stan Lee con Lou Ferrigno!
Più vicino a La Bella e la Bestia e a Frankestein che a Batman & Robin, HULK è il primo film di una nuova generazione di pellicole destinate a sorprenderci, in cui la modernità della narrazione si fonde con l'intensità dei temi trattati in maniera spettacolare e - al tempo stesso - molto personale...
A presto con nuove, curiose anticipazioni!
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The HULK...
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