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posted: 25.03.2003 @ 18:55

Oscar 2003: L'uomo che non c'era...

...e quello che avrebbe fatto meglio a non esserci!

SpaM reporting...

Oscar 2003: L'uomo che non c'era...
8 Mile e altri DVD.

 E chi l'ha detto che la presenza nella notte delle stelle sia la cosa più importante? Il rapper bianco Eminem assente alla notte degli Oscar ha vinto un premio per la migliore canzone presente nel suo film 8 Mile senza nemmeno esserci.
 Del resto cosa gli può importare di esserci quando il DVD del film uscito pochi giorni prima della cerimonia al Kodak Theater di Hollywood ha venduto pezzi per 75 milioni di dollari?!!
 Una pellicola interessante ed intensa, un musical perfetto per l'era di George W. Bush, diretto con energia e cura da Hanson che ha trasformato violenza urbana e voglia di riscatto, in una sorta di certame poetico postmoderno sul ritmo (beat) di una vita non certo facile...


Non sparate (scemenze) sul Pianista.

 Il grande trionfatore della notte degli Oscar è Roman Polanski, l'uomo che alla notte degli Oscar non c'era perché condannato per stupro negli Usa molti anni fa; qualora tornasse sul suolo degli Stati Uniti verrebbe arrestato immediatamente.
 Fare di tutto per vincere un Oscar può avere un senso artistico. Trascorrere molto tempo della propria vita in galera, seppure con una statuina dorata non è una prospettiva particolarmente allettante per nessuno.

 Dopo la Palma d'Oro al Festival di Cannes e la delusione degli EFA, ovvero l'equivalente europeo degli Oscar in cui Almodovar aveva fatto incetta di premi, Polanski si può dire il vero vincitore con il suo film Il Pianista che - sempre per restare nel tema dei nostri amati DVD - è disponibile solo in edizione noleggio (per la vendita si dovrà attendere luglio), in quanto il distributore italiano 01 Home Entertainment d'accordo con Universal, ha puntato (come è capitato anche per Respiro di Emanuele Crialese) alla decisione antistorica (e chissà quanto redditizia) di far tornare il film nelle sale per un breve periodo, anziché puntare sul lancio in grande stile del DVD.

 Premio anche a Adrien Brody per il migliore attore protagonista, che ha battuto (anche se non si vince mai l'Oscar contro qualcuno, perché non siamo alle Olimpiadi...) - inaspettatamente - attori del calibro di Jack Nicholson, Michael Caine, Nicolas Cage e - soprattutto - il favorito Daniel Day Lewis. Ronal Harwood, invece, ha conquistato la statuetta per il migliore adattamento di un testo preesistente, con la sceneggiatura de Il Pianista tratta dalle memorie del musicista ebreo Wlasyslaw Sziplman, superando nelle preferenze il delizioso script de Il Ladro di Orchidee di Charlie Kaufmann e del suo gemello inesistente Donald. Una vittoria meritata e inaspettata che pone seri problemi di autostima a Martin Scorsese...


Nove modi per dirti "ma va a quel paese..."

 Gangs of New York non ha vinto nulla.
 Al di là delle considerazioni artistiche sulla presunta ingiustizia, il problema è che a fronte di tante candidature, non ha portato a casa nemmeno una di quelle statuette considerate ingiustamente "minori".
 Entrato agli Oscar come favorito, Martin Scorsese con le sue cinque nominations a fronte di nessuna vittoria è solo ad un passo da Alfred Hitchcock (con sei) nella classifica dei principali artisti ad essere stati snobbati dagli Oscar.
  • 1981 - Toro Scatenato - vincitore Oscar Regia: Robert Redford per Gente Comune
  • 1989 - L'Ultima Tentazione di Cristo - vincitore Oscar Regia: Barry Levinson per Rain Man
  • 1991 - Goodfellas - vincitore Oscar Regia: Kevin Costner per Balla coi Lupi
  • 1994 - L'età dell'innocenza - vincitore Oscar Regia: Steven Spielberg per Schindlers' List
  • 2003 - Gangs of New York: vincitore Oscar Regia: Roman Polanski per Il pianista
 In più va notato che Scorsese non è stato nemmeno candidato alla vittoria per film come...
  • Taxi Driver (1976)
  • New York, New York (1977)
  • L'Ultimo Valzer (1978)
  • Re per una notte (1983)
  • Casino (1995)
 Da notare che il club dei registi "trombati" agli Oscar cui si è tentato - spesso in maniera posticcia - di riparare con un premio alla carriera vede coinvolto il seguente parterre des rois...

Robert Altman Brian De Palma Peter Greenaway
Alfred Hitchcock Ernst Lubitsch Sam Peckinpah
Ridley Scott Eric Von Stroheim Orson Welles

 Siamo seri... chi non vorrebbe vedere il suo nome incluso in questa lista - peraltro ristretta - di nomi? Quale giovane cineasta non vorrebbe vedere il suo nome - un giorno - annoverato insieme a quello di questi autori? L'Oscar o meglio la sua mancata vittoria, poi, cambia qualcosa alla forza dei loro film?

 Delusione anche per il nostro Dante Ferretti che ha visto soffiarsi il premio per la migliore scenografia da Chicago. Adesso Ferretti, con sei candidature a fronte di nessuna vittoria, precede perfino Ennio Morricone (cinque) nella classifica degli italiani che non hanno mai vinto un Oscar. Un quarto di secolo di sconfitte, per metà condivise insieme all'amico Martin Scorsese.

  • 2003 - Gangs of New York (2002) di Martin Scorsese
  • 1998 - Kundun (1997) di Martin Scorsese
  • 1995 - Intervista con il vampiro (1994) di Neil Jordan
  • 1994 - L'età dell'innocenza (1993) di Martin Scorsese
  • 1991 - Amleto (1990) di Franco Zeffirelli
  • 1990 - Le Avventure del Barone di Munchausen (1988) di Terry Gilliam

Donne, Donne, Donne...

 Nell'anno del cinema al femminile con grandi ruoli per grandi interpreti, la vittoria annunciata è quella di Nicole Kidman per The Hours. Sorprendente, ma pienamente giustificata la vittoria di Catherine Zeta Jones nel ruolo di migliore attrice non protagonista per Chicago. E le altre? Possiamo parlare di sconfitta?

 Julianne Moore ha fatto in tempo a trionfare agli Oscar indipendenti Spirit Award per vedersi poi ignorata sia per Lontano dal paradiso che per The Hours. Dopo quattro nominations non dare alcun premio a questa artista onnipresente e straordinaria è davvero un errore imbarazzante.

 Reneé Zellweger vincitrice del Golden Globe per Chicago si consolerà con i dolci di Bridget Jones 2. Del resto è un'interprete lanciata verso una carriera fulgida.

 Diane Lane per Unfaithful. Una candidatura che sinceramente non ho ben compreso pur avendo visto il film. L'attrice ex moglie di Christopher Lambert ha appena terminato un film con Raoul Bova. Della serie: quando le disgrazie non arrivano mai sole... una battutaccia ingenerosa con Bova che comunque non cambia la sostanza del fatto che la candidatura della Laine sembra - agli occhi di molti - insensata. Figuriamoci una sua vittoria...

 Salma Hayek è riuscita a portare il progetto su Frida Kahlo sul grande schermo.
 Questo è il premio più bello. Eppoi quando una è fidanzata da anni con Edward Norton che problemi può avere a vincere un altro Oscar?

 Queen Latifah è vero, non ha seguito Halle Berry nel momento d'oro delle attrici afroamericane, ma il suo film con Steve Martin, la commedia Burning down the house in uscita in Italia a Settembre è campione di incassi negli USA alla vetta del box office. Quindi...

 Meryl Streep: con la sua tredicesima nomination è entrata nella leggenda degli Oscar (visto che in quella del cinema c'era già) superando Katherine Hepburn nella classifica delle attrici con il maggior numero di candidature. Sarà che ne Il Ladro di Orchidee suo marito è il regista di 8 Mile Curtis Hanson, sarà che sempre nello stesso film è sexy come da molto tempo non la vedevamo, sarà che in The Hours è veramente straordinaria, ma possiamo dire che Meryl Streep se ne può allegramente infischiare dei premi. Vederla sullo schermo è il premio più bello che ci si possa aspettare.

 Kathy Bates un'interprete straordinaria che - quando recita - non ti permette di staccarle gli occhi da dosso. A parte in A proposito di Schmidt quando la vediamo nuda nella scena dell'idromassaggio con Jack Nicholson. Consentitemi una caduta di tono non propriamente da gentleman come queste pagine digitali vi hanno abituato: Perché? Perché? Perché?!


La lega dei gentiluomini straordinari

 Chris Cooper un attore eccezionale di cui è impossibile non apprezzare le performances in film come American Beauty e The Bourne Identity ha avuto un riconoscimento più che meritato per Il Ladro di Orchidee.

 Che dire, però, di John C. Reilly che - almeno - poteva vincere l'Oscar della frequenza visto che è tra i protagonisti di tre dei film più importanti dell'anno come Chicago, Gangs of New York e The Hours? Indimenticabili anche Christopher Walken di Prova a prendermi e Ed Harris di The Hours. Per non parlare anche di Paul Newman che a fronte di una decina di nominations ha un palmares composto da due premi alla carriera e una sola statuetta per Il Colore dei Soldi risalente ormai al 1987. Da notare che per questo film Martin Scorsese non ebbe la nomination per la miglior regia... la solita storia...!


Aridatece Kiki's Delivery Service!

 Un fantasma si aggira per il mondo del cinema: Hayao Miyazaki un genio dell'animazione, i cui film non arrivano quasi mai sul grande schermo. Princess Mononoke ebbe una vita travagliata qualche anno fa e i DVD delle sue pellicole soffrono di dubbi da parte della distribuzione...

 Eppure questa volta il suo La Città Incantata - Spirited Away (in uscita a Pasqua ai cinema e chissà quando in un DVD verosimilmente pubblicato da Cecchi Gori...), che descrive l'affascinante viaggio della giovane Chihiro in un mondo abitato da antiche divinità e magiche creature, dopo aver conquistato l'Orso d'Oro al Festival di Berlino 2002 ha sbaragliato l'agguerrita concorrenza di L¹Era Glaciale, Spirit, Il Pianeta del Tesoro e Lilo & Stitch.

 Oltre al piacere di vedere questo film speriamo che convinca chi di dovere a farci vedere in DVD di qualità tutta la sua filmografia!


Bowling for Columbine: strike!

 Sarebbe lecito attendersi una buona edizione in DVD di Bowling for Columbine, lo straordinario documentario che il regista Michael Moore ha realizzato sul famoso eccidio avvenuto in un liceo americano che punta il dito contro la cultura delle armi e della violenza propagandata da certe lobby americane.

 Straordinario il suo urlo di rabbia contro Bush! Che trascrivo in originale e che - comunque - fa parte del concetto espresso nel suo libro "Stupid White Men" in cui viene analizzata la dissennata politica razzista di Bush che copre scandali come quello Enron e Worldcom in cui migliaia di persone hanno perso il posto di lavoro.
"Noi (rivolgendosi agli amici e colleghi documentaristi nominati) amiamo la non fiction anche se viviamo in tempi inventati. Viviamo in un'epoca in cui abbiamo risultati elettorali finti che eleggono un finto presidente. Viviamo in un'epoca in cui un uomo va a combattere la guerra per motivi inventati... siamo contro la guerra Mr. Bush. Vergognati! Hai contro anche il Papa e i grandi elettori del Sud. Il tuo tempo è finito! "

 We like nonfiction and we live in fictitious times. We live in the time where we have fictitious election results that elects a fictitious president. We live in a time where we have a man sending us to war for fictitious reasons ... we are against this war, Mr. Bush. Shame on you, Mr. Bush, shame on you. And any time you got the Pope and the Dixie Chicks against you, your time is up!

Musica per gli occhi...

 A parte quelle per Prova a Prendermi di John Williams e di Lontano dal Paradiso di Elmer Bernstein, molto classiche e vagamente retrò, è difficile operare una scelta sulla migliore colonna sonora. Thomas Newman con Road to Perdition - Era Mio Padre e Philip Glass per The Hours hanno fatto un lavoro che meritava il riconoscimento finale andato a Frida di Elliott Goldenthal. Una musica etnica che già a Venezia alla prima proiezione del film aveva profondamente colpito il pubblico. Del resto il compositore è anche il marito della regista Julie Taymor... quindi un'intesa artistica doveva pur esserci per rendere al meglio lo spirito della musica messicana.


Tra gli altri vincitori e sconfitti...

 ...notiamo il nome di Alfonso Cuaròn autore della sceneggiatura di Y tu mama Tambien già al lavoro come regista di Harry Potter e il prigioniero di Azkhaban.

 Il nome di Peter O'Toole che si è arreso a ritirare l'Oscar alla carriera.

 Zhang Yimou con Hero e il film Il crimine di padre Amaro snobbati in favore del film tedesco Nowhere in Africa.

 Una manciata di (inutili) statuette per Il Signore degli Anelli - Le due torri...

 Gli Oscar tecnici per Chicago.

 L'Oscar a Conrad L. Hall per la migliore fotografia di Road to perdition - Era mio padre, assente più che giustificato essendo morto lo scorso 4 gennaio...

 Della serie: L'uomo che non c'era e che - purtroppo per tutti noi - non ci sarà più. Se non nel grande cinematografo dei cieli, dove l'Oscar più bello è quello vinto per avere ispirato la vita di tante persone e - grazie all'arte e al cinema - avere reso il mondo un posto migliore dove vivere.




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