dvdweb.it utilizza i cookie per offrirti un migliore esperienza di navigazione. Continuando a navigare, accetti di utilizzare i cookie. Per maggiori informazioni su come usiamo i cookie, clicca qui.

posted: 03.02.2003 @ 21:10

Un Produttore DOC

Massimo Cristaldi parla di DVD e del padre Franco

SpaM reporting...

 Suo padre è ricordato da tutti come un uomo in grado di tirare fuori il meglio dalle persone con cui lavorava...

 Questa è la prerogativa del produttore. Oggi i film vengono, invece, fatti un po' nell'assenza dei produttori. Dopo che questi ultimi hanno raccolto i soldi sufficienti alla produzione della pellicola, si distaccano quasi totalmente dal lavoro, come se non li riguardasse più con il film che "se lo fa il regista." L'idea di mio padre e anche mia è quella che, invece, un film è "nostro", anche dal punto di vista creativo. Tutte le scelte del film vanno condivise e ogni produzione nasce dalla sinergia del talento registico con quello produttivo.

 Anche perché limitare l'apporto del produttore al mero termine economico sarebbe riduttivo...

 Assolutamente sì.

 Invece la Cristaldi Film rappresenta un marchio DOC da questo punto di vista. Il fatto stesso che esista un catalogo Cristaldi è segno di una cura e un'attenzione particolari...

 È vero, non si tratta di un caso. Anche se mio padre ha prodotto film completamente diversi tra loro, ha sempre scelto di lavorare a pellicole che - come comun denominatore - avessero senso. Non ha mai fatto un film tanto per farlo, ma sempre per qualche ragione specifica: sia puramente economica come le pellicole cosiddette "di cassetta", sia artistica. Papà avvertiva fortemente la responsabilità legata al suo ruolo di produttore, nonché la nostra enorme fortuna di potere lavorare per far riflettere e commuovere le persone che vedono i nostri film. Magari anche divertendo il pubblico. Il rapporto tra un regista e un produttore si snoda proprio in questo: nell'essere tramite tra la sensibilità di un autore e i desideri e i gusti del pubblico.

 Spesso - ai convegni sul cinema - si parla di suo padre nei termini dell'uomo di cui "si è perso lo stampo". Cosa ci vorrebbe per avere di nuovo produttori come Franco Cristaldi?

 Sebbene io non possa che essere felice e lusingato per tali definizioni nei confronti di mio padre non posso non notare che il tempo è passato e le condizioni di mercato sono completamente diverse. La situazione dell'Italia di oggi è completamente diversa da quella di un paese che quantitativamente e qualitativamente ha prodotto il suo meglio dal punto di vista cinematografico negli anni Cinquanta e Sessanta quando non c'era la televisione o - almeno - questa non era così diffusa. Oggi ci sono produttori molto in gamba che fanno questo mestiere con grande passione come - ad esempio - Domenico Procacci che meritano di essere paragonati a mio padre. Procacci e anche io - nel mio piccolo - seguiamo i progetti anche dal punto di vista creativo.

 Il DVD consente di vedere film che - se non fosse per la televisione - starebbero del tutto scomparendo dalla memoria storica del nostro paese, visto che le sale raramente programmano titoli non di prima visione. Che occasione rappresenta per lei come figlio di Franco Cristaldi, ma anche come produttore italiano la riproposta di questi titoli in DVD?

 E' molto importante che questo avvenga e non lo dico solo perché noi siamo coinvolti sia dal punto di vista emotivo che produttivo in questo progetto. Un patrimonio di cultura cinematografica viene così consegnato alla storia e questo è un regalo di grande interesse che possiamo fare alla società italiana.

 Il catalogo Cristaldi - in alcuni paesi come l'America - è stato spesso bersaglio della pirateria, motivata anche dalla difficile ricostruzione della catena del diritto con i titoli che non sempre erano più nelle mani del licenziatario originale. Come si può combattere oggi la pirateria che - si sa - quanto abbia danneggiato registi come Dario Argento?

 L'unica maniera è quella di arrivare prima degli altri. I pirati devono essere bloccati sul tempo. Con gli USA abbiamo avuto molti problemi anche per quello che riguarda una serie notevole di sub-cessioni, magari determinate dal fallimento delle società detentrici dei diritti che hanno complicato la vita di tutti.

 Quanti remakes de I Soliti Ignoti come Criminali da Strapazzo di Woody Allen e il prossimo Welcome to Collinwood abbiamo visto senza che venisse apertamente citato il film di Monicelli prodotto da suo padre?

 L'originale è imbattibile. Nella cultura e nell'arte prendere spunto dalle idee degli altri è una norma. È un fenomeno che è sempre esistito, anche se un autore onesto dovrebbe citare qual è la fonte della sua ispirazione...

 La Cristaldi Film è sempre stata attenta alla conservazione della memoria del suo cinema. Il DVD che tappa rappresenta di questo lavoro?

 Il restauro è sempre un'operazione molto costosa commisurata alla disponibilità di risorse. Noi abbiamo prodotto - nel corso del tempo - molti restauri sia in beta digitale che in beta per la trasmissione televisiva. Il DVD rappresenta la qualità più alta di questo lavoro, perché necessita il massimo della resa audio e video. Perfino il restauro per una sala può essere meno curato.

 Qual è il film di suo padre cui è rimasto più legato dal punto di vista emotivo?

 La Tenda Rossa del 1967 diretto da Mikheil Kalatozishvili con Sean Connery. Mio padre - all'epoca - era sposato con Claudia Cardinale che era una delle interpreti del film e io, che avevo undici anni, lo seguii in Russia dove erano ambientate le riprese. Ricordo con grande emozione quel film che per lui era un'impresa rischiosa dalla quale temeva di non uscire indenne. Il film costò più del previsto e lui si trovò a sobbarcarsi dei costi aggiuntivi spaventosi. Una volta mi ha detto: "Preparati, perché potremmo diventare poveri."

 In realtà la pellicola è stata un grande successo, ma conquistato con grande fatica. Durante le riprese papà aveva fatto preparare un trailer con le scene migliori da fare vedere alle Majors americane per vendere il film in America. Indetta una riunione e preparato un trailer con grandi movimenti di massa e moltissime bandiere rosse in bell'evidenza mio padre partì per gli USA andando direttamente all'appuntamento. Durante la proiezione uno ad uno i dirigenti delle majors di alzarono e se ne andarono. Papà era disperato. Quando esce dalla sala compra il giornale e scopre che i russi avevano invaso Praga, lui non ne aveva saputo nulla e temeva che l'atteggiamento degli americani fosse dettato da un mancato gradimento del materiale.

 Rifatto il trailer con qualche bandiera rossa in meno, il film è stato venduto alla Paramount. E dire che in seguito ha venduto loro anche La Cina è vicina che era un film di Marco Bellocchio veramente comunista!


Un Produttore DOC

 Leggi tutti gli articoli che completano questo Special Report




A presto con nuove, curiose anticipazioni!
Ricevi GRATIS nella tua casella di posta le news dal mondo dell'intrattenimento digitale solo con DVDLog, la newsletter by DVDWeb.IT. Non perdere tempo, iscriviti subito!
  

Cafè 2.5 - I vostri commenti...

Un Produttore DOC

Libera il tuo istinto di reporter!
Scrivi tu il primo messaggio!
Entra nel Cafè


Newsletter

Unisciti alla nostra newsletter

GRATIS PER TE le news sempre aggiornate, le nostre offerte speciali e gli omaggi esclusivi!





Ho letto l'informativa sulla privacy e autorizzo il trattamento dei dati personali




DVDb

Db New Db Update
Già Usciti In Uscita


Top 10





© 1999-2024 Shock! Solutions SRL - P.IVA 01740890460 - Tutti i diritti riservati - Cookie Policy - Privacy Policy