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The Village (DTS5.1)
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The Village (DTS5.1)
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Re: IL PUNTO DELLA FACCENDA
Argomento: The Village (DTS5.1)

By: jIGSAW

Posted: 15.03.2005 @ 14:01
Il Punto della faccenda è che MEMENTO è un capolavoro perchè al di là dei significati (comunque ben compresi), la storia e il finale hanno un senso (non perché va al contrario), perché nonostante il film cominci dalla fine quando arrivi all'inzio scopri non una ma ben tre importantissime verità!

Michele se vuoi vedere un film serio sul razzismo ti consiglio di(ri)vedere che so io Philadelphia di Demme, non di certo Unbreakable!
Che ripeto, senza offesa, non si capisce da quale deviata (se preferisci disadattata) mente esca fuori!

Per il discorso opinioni personali: scusa se io scrivo quello che penso (e come lo penso, a differenza di tanti altri!).
Per concludere se a te questi particolari ibridi piacciono guardali!
Io trovo che un film non lineare, come quelli di Shyamalan, è come un libro di Stephen King che ormai non sa più cosa inventarsi!

P.S.: Kubrick è un grandissimo anche per me e non l'ho tirato in ballo io!

ci sentiamo alla prossima!
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Indice della discussione su The Village (DTS5.1)
  Storie Orribili by jIGSAW, 09.03.2005 @ 21:21
  Re: Storie Orribili by Corrado, 10.03.2005 @ 19:12
  Re: Re: Storie Orribili by jIGSAW, 10.03.2005 @ 20:37
  Re: Re: Re: Storie Orribili by Corrado, 11.03.2005 @ 15:43
  Re: Re: Re: Re: Storie Orribili by jIGSAW, 11.03.2005 @ 22:58
  Re: Re: Re: Re: Re: Storie Orribili by Corrado, 12.03.2005 @ 19:15
  Re: Re: Re: Re: Re: Storie Orribili by hide, 12.03.2005 @ 22:22
  IL PUNTO DELLA FACCENDA by Michele85 (disadattato), 14.03.2005 @ 16:36
Re: IL PUNTO DELLA FACCENDA by jIGSAW, 15.03.2005 @ 14:01
  CARO JIGSAW by Michele85, 16.03.2005 @ 18:39
  Re: CARO JIGSAW by jIGSAW, 17.03.2005 @ 14:35
  L'illuminazione by deAdsouL tribE, 29.03.2005 @ 23:36
  Re: L'illuminazione by Drizzt, 12.04.2005 @ 11:58
  Re: Re: CARO JIGSAW by Michele85, 17.03.2005 @ 18:38
  Re: Re: CARO JIGSAW by Marco, 17.03.2005 @ 18:56
[Collassa Thread]

Storie Orribili

By: jIGSAW

Posted: 09.03.2005 @ 21:21
Le storie di questo regista sono orribili... si perdono per strada!!!

Si inizia con l'horror per finire con fesserie pazzesche di che genere non si capisce...

E' chiaro che la reazione dello spettatore per film giocati su strano finale(non per trama difficile o ricerca di svago) è giocata 50%-50% di gradimento.

Per me questi film con finale inconcludente e per niente lineare (vedi Il Sesto Senso, Il Predestinato e Signs) sono film per (senza offesa) disadattati... infatti non vi è in questo film né morale né tantomeno insegnamento... ma la gente vuole per forza trovarne uno e glorificarlo!

PER L'ENNESIMA VOLTA VOGLIO SCUSARMI SE LE MIE PAROLE HANNO OFFESO QUALCUNO... L'INTENTO NON ERA QUELLO!

ORA AVETE LA MIA DOCUMENTAZIONE... A VOI LE VOSTRE... VI ASPETTO AL VARCO!
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Re: Storie Orribili

By: Corrado

Posted: 10.03.2005 @ 19:12
Sono "al varco", e prima di argomentare sul tema, vorrei solo porre una domanda a jIGSAW: Quali sono i film, di genere e non, che consideri capolavori o che ti hanno coinvolto, colpito o semplicemente divertito?
A presto.
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Re: Re: Storie Orribili

By: jIGSAW

Posted: 10.03.2005 @ 20:37
Corrado, il problema non è quello che io ritengo capolavoro, perché non si farebbe altro che iniziare una discussione che non risolverebbe la situazione!

Io ho proposto la mia semplice e chiara opinione non su The Village in particolare, ma su tutti i film (secondo me uguali) di Shyamalan.

Comunque in assoluto i miei film preferiti sono Se7en, l'attuale trilogia e prossima quadrilogia di Hannibal e ho apprezzato moltissimo il recente SAW!

Film giocati sul finale che preferisco sono MEMENTO, FIGHT CLUB, I SOLITI SOSPETTI, DOVE IL FINALE E' COERENTE CON TUTTA LA NARRAZIONE DELLA STORIA!!!

Inoltre sono un grande appassionato di fumetti e gadget soprattutto sui fumetti e film di fantascienza!

Ultimi ma non meno importanti sono i film di mafia e i western come quelli di quel leone di Sergio!!

Spero di essere stato esauriente!

Dimmi ora cosa non apprezzo (perché i film li ho capiti) di questo regista!

Ciao e alla prossima!!!
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Re: Re: Re: Storie Orribili

By: Corrado

Posted: 11.03.2005 @ 15:43
Ciao jIGSAW, noto con piacere che abbiamo gusti cinematografici più o meno simili (a parte RED DRAGON che considero un film assai mediocre) per non parlare dei fumetti, di cui da qualche tempo rifornisco mezza Bari grazie alle due fumetterie che gestisco. Ho comunque capito il tuo orientamento, ti piacciono i sapori forti, e fai molto leva sulla coerenza o meno dei "finali" dei film del regista indiano. Il fatto è che per quanto questi ultimi siano a effetto e importanti per la fruizione del film (non ti parlerò di significati o messaggi che ci sono, li capisci, ma semplicemente ti lasciano indifferente) la vera forza di Shyamalan è, a parer mio, nella sua abilità di sceneggiatore. Nella sua capacità di far vivere i suoi personaggi come "persone", caratteri verosimili a tutto tondo inseriti in un contesto "fantastico" (THE VILLAGE a parte, in cui il percorso è inverso) destinati a fine film a crescere e a evolversi emotivamente e umanamente. I film di Shyamalan non mi sono piaciuti tutti allo stesso modo, ma nei suoi tentativi di rendere verosimile ciò che è impossibile (un po' l'approccio di Alex Ross col fumetto) ho amato il rispetto che ha per gli uomini e le donne a cui sa dar vita nonostante talune forzature narrative (evidenti soprattutto in THE VILLAGE, in cui è costretto a riportarci nella realtà di paura e diffidenza americana e non solo). Non ritengo Shyamalan un grande autore, ma so che amo rivedere i suoi film più volte, a dispetto del fatto che per ciascuno di essi "la fine è nota", cosa che non mi capiterà senz'altro per un film come SAW, dal dirompente finale (con messaggio incluso ;-)) ma dai dialoghi TERRIFICANTI (nell'accezione negativa del termine), in bocca a personaggi bidimensionali strutturati ESCLUSIVAMENTE a dare senso e corpo a un comunque traballante impianto narrativo (un po' imprudente il poliziotto, no? ;-)). Ovviamente il mio discorso non è teso a convincerti della qualità oggettiva di questa o quella pellicola, o a spingerti a convincermi del contrario, piuttosto a cercare di indurti a spiegarmi perché io e altri spettatori dei film di M. Night saremmo dei "disadattati" e cosa ci differenzierebbe dagli "adattati" :-).
Comunque sempre viva il grande Leone, uomo che espirava, traspirava e sanguinava cinema, del quale porterò sempre con me il ricordo di un incontro avvenuto un anno prima della sua scomparsa, unito al dispiacere di poter solo immaginare come avrebbe condotto il suo assedio a LENINGRADO e alle nostre emozioni.
Saludos.
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Re: Re: Re: Re: Storie Orribili

By: jIGSAW

Posted: 11.03.2005 @ 22:58
Corrado io penso questo:i film di Shyamalan sono particolari...

Ha creato un genere particolare... di che genere non so, più o meno un dramma-thriller-metafisico questo almeno nella prima parte dei suoi film.

Nella seconda parte ci ritroviamo dinnanzi ad un semplice film drammatico-psicologico... non sei d'accordo in linea di massima?

I suoi film all'inizio hanno un non so che di soprannaturale (nella storia ovviamente) per poi finire immersi in una particolare spiegazione della vicenda in termini reali (guarda il predestinato...).

Capisci? Non trovo nei suoi film una coerenza che me li faccia apprezzare... c'è invece chi come mia madre (molto credente, e ancora più credente nelle cose che non avvengano mai per caso) per esempio, che quando ha visto Signs è rimasta molto colpita e anche un po' commossa!

Per questo per me sono film per "disadattati", perché io nella parola Signs ci leggo (nel ambito del film) i cerchi del grano, mia madre i "segni" di una qualche forza superiore "spiritica" sulla quale si basa il finale.

Concludendo... io per Signs voglio un film su cerchi nel grano e alieni, gli altri i "disadattati" (che voglio chiarire, era riferito in modo cattivo senza che ci avessi fatto caso, e detto in un momento particolarmente brutto!) vedono in quel contesto un film sulla fede.
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Re: Re: Re: Re: Re: Storie Orribili

By: Corrado

Posted: 12.03.2005 @ 19:15
jIGSAW, capisco il tuo punto di vista e anche la tua scelta di termini poco felice. In ogni caso SIGNS, per quanto ti lasci freddo e non convinto, era ANCHE un film sulla fede, dalla opinabile conclusione, ma io (fortunato) l'ho trovato capace di offrirmi ben più di un brivido grazie al ben orchestrato assedio alieno. Ti lascio col consiglio di evitare i prossimi film di Shyamalan, credo sia proprio il suo modo di approcciare il cinema (o il genere fantastico) a non convincerti, e dubito che potresti (dis)adattarti alla sua futura produzione. Ciao a presto e buone visioni!
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Re: Re: Re: Re: Re: Storie Orribili

By: hide

Posted: 12.03.2005 @ 22:22
jigsaw ma che ti scusi a fare? I film di Shyamalan sono delle vere e propie cavolate soltanto che te ne accorgi solo all'ultimo minuto dei film! Iniziano con atmosfere da brivido, ti raccontano storie incredibilmente arrapanti, ci sono dentro grandi attori e tu mentre li vedi dici cavoli chissà adesso che succederà, mi sa che questo è un gran film... e poi... e invece a un tratto finiscono propinandoti dei finali così idioti che ti innervosiscono a tal punto che sputeresti in faccia perfino a Bruce Willis e urleresti a Gibson "Perché l'hai fatto!!!"

Io non so come qualcuno riesca a celebrare Shyamalan! E poi basta con questi film sussurati dall'inizio alla fine che ti fanno star lì attento attento, per scoprire cosa? Che con mezzo litro di ferrarelle (Ma va bene anche l'acqua di rubinetto) puoi far fuori gli alieni venuti a mietere il grano!
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IL PUNTO DELLA FACCENDA

By: Michele85 (disadattato)

Posted: 14.03.2005 @ 16:36
Allora, mi sento chiamato in causa, dopo quell'accenno a qualcuno che ha tirato fuori Kubrick.

Pensavo di aver esaurito quel che avevo da dire su questo forum, ma così, a quanto pare, non è...

Preciso di nuovo che per me Kubrick è più che un mito, più che un genio, è qualcosa di indescrivibile, davvero, non so quali parole, se esistono, potrei usare per dire cosa provo per lui ed i suoi film, che mi hanno fatto crescere molto.
Il mio accostamento era riferito a un tipo di stile: Kubrick amava i cosiddetti LONG TAKES, inquadrature lunghe e leggere, all'interno delle quali si sviluppavano intere unità narrative o almeno importanti parti della storia raccontata: trovo che questa tecnica, nell'era dei registi schizzati di clip che lavorano di montaggio a manetta, e maledico chi li fa approdare al cinema (non tutti, sia chiaro... anche Scott e Fincher venivano da quel campo...), sia più che lodevole, specie se portata avanti con intelligenza, senso dei tempi cinematografici e con l'apporto di musiche e fotografia magnifici.

Detto questo, vorrei, senza essere offeso per nulla dalla sua, perdonami, ignobile affermazione sui "disaddattati" che vedono cose che invece non esistono, rispondere all'amico jigsaw, e in maniera più breve possibile:

quello che penso della filmografia di Shyamalan lo puoi trovare un bel po' di post più giù, ti rimando a questo.
L'unica cosa, trovo assolutamente ipocrita la tua posizione, ben evidenziata dal passaggio in cui affermi che Signs deve essere solo un film di alieni e nessun film sulla fede che vedono solo i suddetti disadattati.
Perchè non lo dovrebbe essere?
Perchè un film (o più, in questo caso) diretto da un regista certo furbo, ma anche coerente, se non nel linguaggio, nei temi che tratta, che affronta temi importanti quali il razzismo, la fede (quella dei disaddattati, per capirsi) e la tolleranza non può farlo in maniera originale?
Devo sorbirmi altri 20 drammetti con l'insopportabile Denzel Washington sul razzismo per capire il vero problema dietro a questa orripilanza dell'essere umano?
O posso anche arrivare a comprenderlo con film più originali nell'approccio come Unbreakable?

Vedi, non capisco perché se una cosa non la cogli non debba esistere.
Io non sopporto Antonioni. Trovo i suoi film lenti e privi di interesse (anche qui... non sto facendo paragoni... esprimo un giudizio personale), ma per questo non vado dal mio prof. di storia del cinema che lo adora a dirgli che è un disadattato che vede cose che non esistono... Capisco quello che vuole dire questo autore con molti dei suoi film solo che... non mi interessa, e lo lascio a chi invece ne viene rapito.

Forse dovresti fare così tu con Shyamalan...

Laciandolo a noi, i tuoi amici "disadattati"...

PS: Secondo il tuo ragionamento, allora, il magnifico "Memento" è solo un thriller originale perchè parte dalla fine e finisce con l'inizio della vicenda... spero invece tu ne abbia colto gli aspetti più... "umani", diciamo.

Con simpatia.
ciao
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Re: IL PUNTO DELLA FACCENDA

By: jIGSAW

Posted: 15.03.2005 @ 14:01
Il Punto della faccenda è che MEMENTO è un capolavoro perchè al di là dei significati (comunque ben compresi), la storia e il finale hanno un senso (non perché va al contrario), perché nonostante il film cominci dalla fine quando arrivi all'inzio scopri non una ma ben tre importantissime verità!

Michele se vuoi vedere un film serio sul razzismo ti consiglio di(ri)vedere che so io Philadelphia di Demme, non di certo Unbreakable!
Che ripeto, senza offesa, non si capisce da quale deviata (se preferisci disadattata) mente esca fuori!

Per il discorso opinioni personali: scusa se io scrivo quello che penso (e come lo penso, a differenza di tanti altri!).
Per concludere se a te questi particolari ibridi piacciono guardali!
Io trovo che un film non lineare, come quelli di Shyamalan, è come un libro di Stephen King che ormai non sa più cosa inventarsi!

P.S.: Kubrick è un grandissimo anche per me e non l'ho tirato in ballo io!

ci sentiamo alla prossima!
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CARO JIGSAW

By: Michele85

Posted: 16.03.2005 @ 18:39
Io non voglio far cambiare idea a nessuno, né tantomeno toglierti il diritto di esprimere la tua opinione. Ma quando dici che migliaia di persone vedono significati (sin troppo evidenti, a dirla tutta...) dove invece non ci sono e "non ci dovrebbero essere"... questa è più che un'opinione... dici chiaro e tondo che migliaia di noi sono dei coglioni...

The Village è stato scritto, detto dal regista stesso, nel periodo seguente all'11/9 carico di razzismo e rabbia da parte del popolo americano...

Davvero non si nota nel film?
Davvero le "creature" non stanno a simboleggaire i falsi miti e le false paure inculcate nella mente dei milioni di stupidi americani che se le sono bevute tutte?

Mi è difficile credere che siano coincidenze (e così non sono... il regista lo ha sempre detto, questo...).

Mi vuoi davvero dire che Unbreakable è solo un film su un uomo di mezza età in crisi e di un cretino che lo convince di essere un supereroe?
Oppure qui (altro che gli Incredibili!) la mitologia del supereroe e della sua nemesi è usata per affrontare un grave problema del Mondo quale l'alienazione di individui "diversi" da quelle società che ti catalogano e giudicano di conseguenza?

Io sono propenso, sin dalla prima volta che lo vidi a credere la seconda cosa... (no ragazzi?)

E per quanto riguarda la fede in Signs... si svolge in una casa con l'alone di una croce tolta dal muro ma sempre presente con questo suo "spirito" ad incombere sulla vita del prete Gibson...

Un uomo che perde la fede e la ritrova in seguito a fatti straordinari.

Questo tipo di storie solitamente si chiamano allegorie, e Shyamalan le sa gestire al meglio: il finale "A sorpresa" (che poi in The Village manca, a dire il vero... chi non l'aveva capito, più o meno?) è solo un "Marchio d'autore"... per me i suoi film parlano al profondo.

Certo se si cerca UFO, supereroi, fantasmi e mostri nel bosco... sai quante cazzate si producono...

Questa è la mia, quella è la tua.

Tutto il rispetto per te, ma quei messaggi che rifiuti di vedere o non vuoi vedere... li vedrebbe anche un bambino...

ciao

PS: amo Philadelphia... ma sono davvero uno sempre alla ricerca di ORIGINALITA' nel cinema... e Shyamalan, con le sue storie così simboliche, nel bene o nel male, è davvero bravo in questo...
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Re: CARO JIGSAW

By: jIGSAW

Posted: 17.03.2005 @ 14:35
Michele RIPETO: A ME DEI FILM DI SHYAMALAN FANNO SCHIFO PERCHè NON SONO LINEARI!

Perché attirare la gente al cinema con quelle premesse e vedermi film su razzismo e fede?

Capisco i significati, ma a me delle metafore mi interessa relativamente poco, e comunque non devono influenzarne la fine né tantomeno ribaltare la TRAMA o il GENERE (seguimi bene Michele...), altrimenti c'è chi apprezza la serietà e il significato e chi come me è convinto di essere preso per il culo.

Se voglio vedere un film di alieni non mi devono tirare storie sulla fede, chiaro adesso il concetto!!!

P.S.: l'originalità va a farsi fottere se la tiritera alla fine e la stessa, in altre parole DANNO OLTRE LA BEFFA!!!

CIAO!
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L'illuminazione

By: deAdsouL tribE

Posted: 29.03.2005 @ 23:36
Sono d'accordo con tutto quello detto da jigsaw, ma vorrei aggiungere che ho capito a fondo il film e la mente che lo ha prodotto:

1: il film evidentemente è una specie di commedia demenziale;
2: la storia è praticamente inesistente;
3: il significato, ammesso che ci sia, è falso, astratto e impercettibile;
4: non so se chi l'ha visto si è accorto che quel poco di storia che ha questo film fa acqua da tutte le parti (costumi dei mostri e storie "limitrofe", Brody e anche le interpretazioni a mio modo di vedere sono molto forzate).

Sicuramente attizzerò polemiche inutili, ma ci tengo a dire la mia.
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Re: L'illuminazione

By: Drizzt

Posted: 12.04.2005 @ 11:58
Evidentemente il tuo messaggio si rivelerà utile solo allo scopo solo di sollevare inutili e sciocche polemiche.
Ti suggerisco di vedere il capolavoro di L.Salce: "Vieni avanti cretino".
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Re: Re: CARO JIGSAW

By: Michele85

Posted: 17.03.2005 @ 18:38
Un finale a sorpresa a mio parere non cambia la linearità di un film: al massimo rende possibile un'ulteriore e nuova lettura della storia, rendendo un film più interessante di quanto sarebbe per significati nascosti o impossibili da capire a visione parziale...

Signs, a mio parere E' un film CON gli alieni, e non mi venire a dire che non ci sono scene degne del miglior cinema SCI-Fi catastrofico anni '50... così tese e ben fatte.
Perchè una storia non può avere un significato?
Ce ne sono così tanti di filmetti con storielle carine ma veramente vuote... bastano e avanzano...

Questo è quello che dico:i film di genere (vedi: ZOMBI di Romero) possono, e quasi dovrebbero, per arricchirsi ancora di più, essere carichi di significati, critiche, simbolismi... senza perdere il loro valore di intrattenimento.

Se non sei d'accordo su questo... ok, davvero, ma io la chiamo chiusura mentale...

Un film dopo una mezz'oretta ha preso, solitamente, una strada ben precisa, e se non era come ci si aspettava... ci può essere delusione temporanea, ma trovo superficiale abbassare, a quel punto, la saracinesca dell'interesse e del cervello... questo è quello che penso...

ciao
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Re: Re: CARO JIGSAW

By: Marco

Posted: 17.03.2005 @ 18:56
Mi permetto di intervenire solo ora nella discussione, dopo aver finalmente visto The Village.
Premetto che non sono mai stato un grande ammiratore di Shyamalan. Nemmeno ai tempi del Sesto senso, quando tutti lo hanno osannato.
A me sembra che sia un regista con un indubbio talento nel creare atmosfere rarefatte, di attesa, di suspence.
La scelta del piano sequenza in favore di un montaggio più rapido e la volontà di lasciare il più possibile "fuori campo" l'oggetto della minaccia, lo accostano più ai registi degli anni 40-50 che non ai moderni maestri del brivido.
Il problema è che ormai dai suoi film ti aspetti sempre un colpo di scena finale.
Non credi più in quello che racconta. Sei sempre scettico, continui a chiederti "che cosa vorrà dire questo?" "dove vuole andare a parare?"
Purtroppo mi sembra che l'unico suo film veramente riuscito, in cui il capovolgimento di prospettive finali è funzionale al film e lo arricchisce di senso e significati è quello di Unbreakable.
Solo in questo film la rivelazione finale aggiunge qualcosa e non è pretestuosa e campata per aria.
Già Signs l'avevo trovato ributtante. Soprattutto perché veicolava un messaggio di fede cristiana che trovo un po' assurdo, soprattutto se è un indiano a propinarcelo.
Quest'ultimo The village, mi sembra ripiegato su se stesso come il precedente.
E' evidente che si tratta di una metafora degli Usa sotto attacco, ma mi sembra che la risposta di Shyamalan sia un po' antistorica: l'isolamento e la fuga dal mondo sono risposte solo utopistiche.
Tanto più che nemmeno in questa isola felice (che si regge però sul terrore perpetuo di una minaccia inesistente) si è al riparo dal dolore e dalla morte.



SPOILER





E poi l'espediente di far uscire dal villaggio solo la protagonista cieca, che non ha possibilità di comprendere appieno la situazione, che ritorna indietro e non svela l'inganno su cui è costruita la comunità, lo trovo veramente ipocrita.
Shayamalan mi sembra sempre più in sintonia con quella america profonda, preda dell'oscurantismo e della destra religiosa più intransigente.
Molto distante dal mio modo di intendere la vita e il cinema.

Ciao a tutti.
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