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Scheda tecnica errata
Argomento: Milano calibro 9 - Collector's Edition (2 DVD)
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By:
Graziano
Posted:
15.02.2005 @ 15:58
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Contrariamente a quanto indicato, l'audio italiano è presentato in un ben più modesto dual mono, peraltro di bassa qualità. Il video è stato sottoposto a restauro digitale e non presenta graffi o spuntinature. Benché non esente da difetti, (non si può certo parlare di video di riferimento), sotto questo profilo il DVD scorre senza grossi problemi e vale l'acquisto, anche per la presenza dei molti extra.
Il film merita indubbiamente una rivalutazione: noir teso e pessimista, ben ripropone, per quanto possibile fuori dalla carta stampata, le atmosfere cupe dei bellissimi racconti gialli di Giorgio Scerbanenco. Il regista Di Leo, recentemente scomparso, aveva carattere e buone doti di regia. Unica nota stonata il piglio socio-politico dato alla vicenda, ben evidenziato dai duri scontri tra i funzionari di polizia. Benché coraggiosi per l'epoca, oggi non possono che apparirci come un'indubbia caduta di stile. |
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| Scheda tecnica errata |
By: Graziano
Posted:
15.02.2005 @ 15:58
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Contrariamente a quanto indicato, l'audio italiano è presentato in un ben più modesto dual mono, peraltro di bassa qualità. Il video è stato sottoposto a restauro digitale e non presenta graffi o spuntinature. Benché non esente da difetti, (non si può certo parlare di video di riferimento), sotto questo profilo il DVD scorre senza grossi problemi e vale l'acquisto, anche per la presenza dei molti extra.
Il film merita indubbiamente una rivalutazione: noir teso e pessimista, ben ripropone, per quanto possibile fuori dalla carta stampata, le atmosfere cupe dei bellissimi racconti gialli di Giorgio Scerbanenco. Il regista Di Leo, recentemente scomparso, aveva carattere e buone doti di regia. Unica nota stonata il piglio socio-politico dato alla vicenda, ben evidenziato dai duri scontri tra i funzionari di polizia. Benché coraggiosi per l'epoca, oggi non possono che apparirci come un'indubbia caduta di stile. |
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| Re: Scheda tecnica errata |
By: Darius Labronicum
Posted:
25.03.2007 @ 13:20
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Caro Graziano, ho recentemente acquistato questo film e devo dire che concordo appieno con il tuo punto di vista.
Fernando DiLeo è sicuramente un regista che meriterebbe di essere riscoperto. Milano calibro 9 è un bellissimo e plumbeo film noir (non dico poliziesco perchè gli stilemi del genere poliziesco e la stessa polizia in senso fisico c'entrano veramente poco) dove sullo sfondo della metropoli lombarda dei primi anni '70 interagiscono e si muovono (e crepano) personaggi della bassa criminalità meneghina, ispirati dalla penna dello scrittore di origine russa Scerbanenco.
Di DiLeo consiglio vivamente anche "I ragazzi del massacro", film che molto si discosta da questo calibro 9, ma che dimostra l'attenzione del regista per temi che all'epoca del film (1969) erano o tabù o totalmente sconosciuti, vale a dire l'universo della criminalità giovanile, la realtà brutale delle carceri italiane, il degrado delle periferie delle grandi metropoli.
Per quanto riguarda invece lo scambio di battute tra l'ispettore conservatore Wolff e l'ispettore progressista Pistilli, non scordiamoci che siamo nel 1972: infilare sermoni politici, quantunque ipocriti, era quasi un obbligo morale per tutta una serie di registi e intellettuali, che dividevano il mondo in buoni e cattivi senza pensare che invece, nella vita reale, la verità sta sempre in mezzo. (che dire poi di quella battuta deliziosamente retrò fatta pronunciare al vice di Wolff: "Commissario, io a quelli di Lotta continua leggo i loro diritti, ma quelli la Costituzione la sanno fin troppo bene e me la risputano in faccia!").
Comunque, a parte alcuni aspetti eccessivamente datati, Milano Calibro 9 è un film cupo e cinico, ben girato, e il regista ha saputo ricreare un clima di tensione e sospetti per tutta la durata del film. Moschin è un grande, qui al suo primo ruolo drammatico, seguito da Mario Adorf, gigionesco e brutale come non mai.
Salut |
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| Re: Re: Scheda tecnica errata |
By: Maut
Posted:
25.03.2007 @ 16:44
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Tra gli imperdibili di Fernando Di Leo, insieme a "Milano calibro 9" metterei "La mala ordina" e "Il boss".
Datato... mah, il discorso sarebbe lungo. Mettiamola così: nei dettagli di sicuro, visto che sono opere di trent'anni fa, ma nei temi generali (inclusa l'idea che dietro al "teatrino della politica", come lo chiama il nostro Dark Knight, si agitino interessi altri) non direi proprio.
Comunque, dicono di più sull'Italia di quegli anni cinque minuti di Di Leo (e altri) che cinque film di Bertolucci (e altri). |
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