..."Lontano dal paradiso (DVD)"
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1 - Alla fine l'ho comprato... purtroppo! |
01.07.2003 23:46 |
Ebbene sì, alla fine ho comprato il DVD, anche se mi ero ripromesso di aspettare che scendesse un po' di prezzo (23 euro e passa è decisamente troppo, e in alcuni negozi l'ho visto addirittura a 26!) Devo dire subito che mi sono pentito... ora vi spiego perchè. La qualità video è buona (anche se a volte scende un po' di luminosità), e quella audio molto buona. Il problema è negli extra ma soprattutto nelle opzioni audio! Con ordine. Gli extra sono alcune interviste, brevissime e senza molto pepe. Poi il backstage (praticamente senza audio) è interessante ma breve anch'esso, e di difficile fruizione (almeno per chi non è un addetto ai lavori). Fine degli extra. E questi sarebbero i contenuti speciali di un film anno 2002 che ha vinto premi prestigiosi? (oltretutto non c'è nemmeno l'intervista allo scenografo, al costumista, e al direttore della fotografia, tutti premiati con vari riconoscimenti!). Ho il sospetto che l'edizione americana sia molto più fornita, beh, se fosse così ci sarebbe veramente da incazzarsi. E poi c'è anche un'abile trucco nella confezione per ingannare l'acquirente. Infatti il DVD è venduto in un cofanetto rigido e spesso, di quelli solitamente usati per special edition o per DVD doppi. Insomma, una vera e propria TRUFFA SUBLIMINALE!!!
Ma veniamo al tasto più doloroso, cioè le opzioni audio. Ci sono solo tre possibilità, vincolate. Film doppiato in italiano, film doppiato in italiano con sottotitoli in italiano per non udenti e... UDITE UDITE... versione originale inglese con sottotitoli in italiano per NON UDENTI!!! Ma dico... si sono tutti rincretiniti per caso? Voglio dire... già non dare la possibilità allo spettatore di vedersi il film in originale senza sottotitoli è piuttosto incivile (specie in un film come questo dove l'immagine è parte fondamentale del film, e quelle due enormi strisce di sottotitoli bianchi che coprono parte dello schermo sono davvero irritanti), ma soprattutto è ASSURDO che i sottotitoli in italiano nella versione originale siano per non udenti! Ma mi spiegate che cavolo significa? Se uno è non udente che gli frega di 'ascoltare' la versione inglese? Non basta quella doppiata in italiano? Dunque si capisce che ai curatori del DVD non gli frega un accidente dello spettatore che voglia godersi il film in inglese, ma neanche gli frega di chi voglia vedere il film in inglese con sottotitoli per meglio capire la lingua! Già, perchè la visione è continuamente rovinata da scritte in MAIUSCOLO che dicono: MUSICA DAI TONI CUPI, MUSICA MALINCONICA, MUSICA ALLEGRA oppure GRIDA DI BAMBINI SULLA STRADA, UNA PORTA CHE SBATTE, etc etc, fino a toccare la pura comicità in didascalie tipo: - Cathy: (sospettosa) Frank! - Quando invece è palese che il personaggio mentre chiama il marito non è sospettoso affatto perché non ha ancora scoperto niente... E questi sono solo alcuni esempi dei vertici grotteschi raggiunti. Insomma, la visione in lingua inglese è deturpata da sottotitoli che non si possono eliminare e che pregiudicano gravemente la visione del film. Perché ormai ogni DVD si porta con sè una clamorosa bufala? Possibile che anche su prodotti recentissimi come questi non si abbia il minimo rispetto per chi spende quasi cinquantamila delle vecchie lire? Vorrei tanto protestare con chi di dovere (se potessi scoprirlo !) anche se temo non servirebbe a niente...
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[Jack] |
2 - Non concordo... |
24.06.2003 16:25 |
Se proprio c'era qualcosa che non ci stava era proprio la storia d'amore interrazziale. Quello che all'epoca, ma in parte anche ora, si poteva accettare è che il marito poteva pure essere finocchio (stando tuttavia a non farlo sapere in giro, non sia mai), ma MAI che una donna 'bianca' potesse avere una relazione che un uomo 'nero'. Da questo punto di vista è pura fantascienza.
P.S. - Prendo atto della svista. In ginocchio sui ceci in sala mensa! C. |
[Claudio Perrone] |
3 - Guarda Claudio Perrone... |
20.06.2003 12:03 |
Che HAPPINESS non è di todd haynes (regista di Velvet goldmine), ma di Todd SOLONDZ. Regista anche di fuga dalla scuola media.
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[Michele85] |
4 - Todd Haynes, Solondz |
20.06.2003 08:41 |
Hai avuto un'interessante svista nel tuo messaggio. Happiness non è diretto dal Todd Haynes di Far from Heaven, forse volevi inserire lo strepitoso Velvet Goldmine, ma da Todd Solondz ben più acido e beffardo. Effettivamente FFH è confondibile con i film di Solondz, ma la confezione è decisamente più raffinata e colta rispetto all'americano, e la cattiveria e allucinazione del film sono seconde solo al suddeto Happiness. Far From Heaven è comunque un film strepitoso che avrebbe meritato di entrare negli annali della storia del cinema (invece è stato scomodissimo) almeno per la Moore (avrei voluto ucciderla, e per il personaggio è una nota positivissima), per la fotografia di Ed Lachmann (vero, vero, è un film di Douglas Sirk) e per le musiche misuratissime di Elmer Bernstein (non c'è una nota fuoriposto). Capolavoro, buon appetito. |
[valmyn] |
5 - solondz non haynes |
19.06.2003 22:31 |
Scusa Claudio ma hai preso una bufala. happiness è stato diertto da Todd Solondz e non da Todd Haynes che forse ti avrà sconvolto con Velvet Goldmine... |
[giampiero] |
6 - Peccato... |
19.06.2003 14:17 |
Poteva essere un film bellissimo, visti tutti i presupposti. Invece, purtroppo, è un'occasione mancata. Il problema non è certo scenografico (anche se le piante finte sul balcone non le ho proprio capite...), nè recitativo (Juliane Moore è, come sempre, divina e Dennis Quaid niente male - una volta tanto) nè tantomeno registico (il film ricalca fedelmente le regie anni '50). E' la storia a fare acqua da tutte le parti. Possibile non hanno trovato qualcuno che sapesse scrivere meglio? Voglio dire, il problema razziale proprio non ci stava, è troppa carne al fuoco. Ed è evidente che non ci si fidava a fare un film 'solo' sulla diversità dell'omosessualità, ci hanno voluto 'azzeccare' per forza pure la storia d'amore interazziale. A mio modesto parere, questo squilibra completamente il film. E poi c'è qualche lungaggine sui dialoghi. Comunque, è sempre un buon film. Non so se lo comprerò in DVD (ma che delusione che gli extra siano così miseri! Questo film ha vinto come art direction tutto il vincibile!). Certo sentire la voce di Julian Moore in originale... chissà, magari aspetto che costi un po' meno. |
[Jack] |
7 - E' tornato Douglas Sirk! |
18.06.2003 13:19 |
Il re dei melodrammi hollywoodani si rencarna nella pelle del regista TODD HAYNES che non contento di averci tediato, in senso buono, con SAFE e sconvolto con HAPPINESS-FELICITA' ci propone questo melodramma a tinte forti che nel periodo in cui lavorava il mitico regista austriaco non si osava neanche pensare di poterlo fare. C'è tutto: Razzismo (verso neri, omosessuali ma anche donne), solitudine e, sostanzialmente, odio verso tutto ciò che è diverso dalla 'massa'. Ma paradossalmente HAYNES tira fuori un film castissimo ed elegantissimo (la fotografia è da dir poco mozzafiato), recitato perfettamente (la MOORE è semplicemente grande, ma tutto il cast da un concreto supporto)e supportato da una sceneggiatura di ferro, scritta dallo stesso regista, che non lascia respirare per tutti i 100 e passa minuti del film. Un film di cui si sentiva il bisogno, una riconciliazione col grande cinema americano di un tempo che in tempi di troppi botti è una boccata d'aria fresca. |
[Claudio Perrone] |
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