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posted: 07.11.2016 @ 18:37

QUADRI DEL CINEMA: Averardo Ciriello

Addio a un Maestro dei manifesti dipinti

Davide Z reporting...

 Gli artisti non muoiono davvero mai, la loro arte li rende eterni, ma arriva inevitabilmente il momento in cui dobbiamo a malincuore salutarli e ricordarne i meriti: oggi accade con il Maestro Averardo Ciriello, fra i massimi esponenti nostrani (e non solo) della cartellonistica "dipinta", scomparso ieri alla veneranda età di 98 anni.

QUADRI DEL CINEMA: Averardo Ciriello


 Pittore dallo stile inconfondibile, con le sue ampie pennellate in grado di descrivere mondi e dare consistenza a corpi dalle forme piene, Averardo Ciriello nasce a Milano nel 1918 e, dopo un'infanzia trascorsa a Trieste, trova lavoro prima nell'agenzia pubblicitaria Non plus ultra, e poi nella prestigiosa IMA (Idea Metodo Arte). Il suo lavoro consiste inizialmente nel realizzare manifesti per prodotti commerciali e, successivamente, anche le illustrazioni per la Regia Marina (siamo ancora nell'Italia pre-repubblicana).

 Negli anni Quaranta, finalmente, l'incontro con il cinema e il contratto con la Lux Film, a partire dal film Spie fra le eliche, di Ignazio Ferronetti.



 Amante dello stile di Norman Rockwell, prestigioso esponente del "realismo romantico", Ciriello ne riprende la capacità di sintesi, realizzando dei quadri che riescono a racchiudere gli elementi della narrazione in immagini iconiche. Ma, di suo, vi infonde una qualità più fisica e un amore per i contrasti che esprimono un maggiore potere evocativo.



 La sua firma compare così sui manifesti di capolavori che ogni cinefilo conosce, e che permettono un'autentica cavalcata tra i generi. Si va infatti da Divorzio all'italiana di Pietro Germi



 a La terra trema di Luchino Visconti, quadro esaltante che restituisce tutto lo sforzo dei corpi tesi a contrastare la furia degli elementi:



 Commedia e giallo sono presenti con i due classici Irma la dolce di Billy Wilder e La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock, con i loro splendidi contrasti fra serietà e levità (il volto serio di Jack Lemmon di fronte all'immagine gioiosa di Shirley MacLane e la grazia di Grace Kelly contrapposta alla tensione della scena "spoilerosa" in cui è coinvolto James Stewart).



 E poi ancora i primi film di 007, qui vediamo i bozzetti di Dalla Russia con amore e Missione Goldfinger:



 Amante dei cavalli come soggetto espressivo per i suoi disegni, Ciriello non poteva mancare il western, che qui rappresentiamo con Un dollaro d'onore di Howard Hawks e Per qualche dollaro in più di Sergio Leone:



 La carrellata dei classici si conclude con Il giustiziere della notte di Michael Winner e il suo impianto grafico stilizzato:



 Dersu Uzala di Akira Kurosawa, conferma una volta di più la predilezione per scene dinamiche e tese, in contesti di grande drammaticità avventurosa per i personaggi coinvolti:



 Ma, senza nulla togliere agli altri, per quanto mi riguarda sono i suoi manifesti fantastici a stagliarlo nell'Olimpo degli eterni. Prime fra tutte le Opere per i film di Mario Bava!

 Basti come esempio il magnifico Operazione paura e il mix irresistibile di suspense e meraviglia che suscita il suo Quadro, con quel contrasto forte eppure bellissimo fra la violenza del rosso usato per lo sfondo e il bianco della veste di Erika Blanc: un risultato eccelso!



 E poi ancora Roger Corman e il suo La maschera della morte rossa, un caleidoscopio di corpi aggrovigliati con il rosso a fare da motivo dominante che sintetizza l'eleganza fascinosa dell'orrore:



 Come dimenticare, poi, una meraviglia come Il pianeta proibito? Arrivati a questo punto si resta letteralmente senza parole!



 Accanto a una incredibile carriera nella cartellonistica cinematografica, dove si contano circa tremila opere (potete vederne una selezione più ampia sul sito del museo Fermo Immagine), Ciriello è stato molto attivo anche sul versante delle cover per riviste e fumetti.

 Esemplari in questo senso le copertine del settimanale 7sette, con le due donnine procaci, malviste dai benpensanti:



 Il collage qui sopra è ripreso dalla copertina del bel volume Ciriello - Una vita per l'illustrazione, a cura di Gianni Brunoro e Franco Giacomini, editori Del Grifo.

 Quella nei fumetti, invece, è più che un'incursione, si contano infatti varie avventure disegnate su 7sette e le vignette per il satirico Marc'Aurelio. Ma, nel caso specifico, ci soffermiamo un attimo sulle copertine per i tascabili erotici Lucifera e Maghella, editi da Ediperiodici. Qui il Maestro ha modo di dimostrare la sua predilezione per i ritratti femminili, dove la pienezza dei corpi esalta la carica avventurosa ed erotica della narrazione (anzi le copertine sono pure meglio delle storie stesse :-)



 Altre cover e bozzetti originali sono visibili su comicartfans.

 All'ultima mostra di Lucca Comics & Games, le opere del Maestro Ciriello sono state protagoniste della bellissima mostra Il cinema a pennello, con tanto di bozzetti originali: merito dell'omonimo museo Cinema a Pennello, di Paolo Marinozzi, presso Montecosaro, in provincia di Macerata, dove sono custoditi molti preziosi originali e che naturalmente vi invito ad andare a visitare.

 Insignito quest'anno del Romics d'Oro alla carriera, Averardo Ciriello resta un esempio altissimo dell'arte italiana applicata al cinema e non solo, cui non si può guardare che con rispetto e commozione. Le ultime parole lasciamo però che siano le sue, attraverso una bella videointervista realizzata dalla Cineteca di Bologna:






A presto con nuove, curiose anticipazioni!
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Cafè 2.5 - I vostri commenti...

QUADRI DEL CINEMA: Averardo Ciriello

Inizia una nuova discussione!Tutti i 1 messaggiEntra nel Cafè


Meravigliosi!
[QUADRI DEL CINEMA: Averardo Ciriello]

By: coach

Posted: 08.11.2016 @ 13:02
Quando i Quadri erano dipinti, e non plasticose immagini in photoshop!

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