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posted: 18.01.2013 @ 16:39

QUADRI DEL CINEMA: Django (Unchained)

Un'icona e le sue mutazioni, da Corbucci a Tarantino

Davide Z reporting...

 L'uscita nelle sale di Django Unchained, di Quentin Tarantino, permette di dedicare un omaggio a una delle poche e autentiche icone cult del cinema italiano, il pistolero Django, che per tutti ha naturalmente le fattezze del mitico Franco Nero, così come compare nel classico di Sergio Corbucci e nel tardo sequel di Nello Rossati!

QUADRI DEL CINEMA: Django (Unchained)

 Come non tutti forse sanno, il nome rappresenta un omaggio al jazzista belga Django Reinhardt, anche se poi - come spesso accade - il successo ha finito per oscurare ogni paternità e rendere l'icona originale. La fortuna è testimoniata dalla distribuzione a tappeto in tutto il mondo, che rievoco con quattro poster, provenienti rispettivamente da Francia, Spagna, Germania e Giappone!

 Nel campo del cinema italiano, dove però il gioco era sempre a riciclare/reinventare/reimpostare tutto, sono naturalmente nati tanti sequel apocrifi, che sfruttavano in un modo o nell'altro il nome di Django. Ecco due esempi:

 E non dimentichiamo nemmeno gli improbabili "parenti" o addirittura i cross-over, neanche fossimo in pieno clima da supereroi!

 La dinamica ben presto fa perdere il senso della misura e accade che, all'estero, altri film con Franco Nero inseriscano il nome "Django" nel titolo. Qui sotto propongo due esempi che riguardano rispettivamente Le colt cantarono la morte e fu... Tempo di massacro e Il cacciatore di squali, entrambi dalla Germania (nazione molto attiva nel campo di simili "furbate"):

 Pensate si sia raggiunto il limite? Ma nemmeno per idea! Infatti altri attori si vedono attribuire arbitrariamente lo scomodo nome. E passi se la persona in questione è uno sconosciuto, ma accade anche a un divo come Tomas Milian in Se sei vivo spara (che diventa Django Kill in America), e persino a Terence Hill in Dio perdona... io no (che ancora in Germania diventa "...Django no" :-)

 Quest'ultima mossa - apparentemente la più sconsiderata - è in realtà molto interessante, vista una certa somiglianza fisica fra il primo Terence Hill e il Franco Nero del Django originale.

 Tutto questo finisce quindi per dirci una cosa molto chiara: Django è un'icona mutante, capace di adattarsi ai contesti più diversi e ai tempi che cambiano. Il fatto che il classico di Corbucci non dica molto di lui ne fa una perfetta matrice di racconti fra loro anche molto distanti.

 Django Unchained diventa così la naturale evoluzione del mito, la sua versione moderna, in cui il personaggio è nero e ha le fattezze di Jamie Foxx:

 Il gioco delle mutazioni (amplificato dalla vena citazionista del cinema di Tarantino) ricade così anche sui manifesti del nuovo arrivato. In questo caso c'è una storia molto particolare alle spalle. Il primo teaser poster (qui sotto a sinistra) viene infatti elaborato sul modello realizzato per gioco da un designer italiano, Federico Mancosu (a destra).

 Praticamente lo Studio ha notato la sua fanart e ne ha comprato i diritti per usarla come base del teaser poster ufficiale. Mancosu racconta la sua esperienza sia su Cineblog che sul suo sito ufficiale, dove illustra vari materiali di scena che hanno effettivamente usato il suo bozzetto (alcuni pass, sedie e gadget)! Su SkyVideo invece potete vedere una videointervista.

 E' solo la prima delle tante "mutazioni" portate dal nuovo Django che, come inevitabilmente accade - ma stavolta con consapevolezza ancora maggiore - ha innescato la corsa alle fan-art. Pescando dalla rete o dalla Pagina Facebook del film se ne possono trovare tante. Le divido in tre categorie!

 Poster vintage (il primo come Django scatenato, che inizialmente sembrava dovessere essere il titolo italiano e che avevamo già visto):

 (artwork di Federico Mancosu, Comic-con 2012, Daniel John Clement, Christopher Marc, Julian Gudowski (alias Giuliano Cossu) e Yoshiki Takahashi)

 Poster artistici:

 (i primi 3 artwork rispettivamente di Daz Tibbles, Erol Osman, e Torren R. Thomas)

 Poster minimali:

 (artwork di Armando Sanchez, Crazejezza, Carlos Ramos, KrustyDog)

 Concludo con qualcosa che non può certamente mancare. Perché dalla musica tutto è partito, ed è quindi giusto che l'ultima mutazione alla musica riporti! :-)

 Leggi i precedenti articoli e scopri tutti i poster artistici:

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