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posted: 03.12.2002 @ 00:19

Superbit... Chi era costui?

Philip Noyce si racconta e... scopre una nuova tecnologia

SpaM reporting...

 Il 2002 è stato un anno importante per Philip Noyce autore di film come Ore 10 Calma Piatta e Il Santo.
 Dopo un decennio trascorso a Hollywood, il regista australiano è tornato a casa per girare La Generazione Rubata - The Rabbit Proof Fence campione di incassi in patria e proposto al pubblico con la colonna sonora scritta da Peter Gabriel e intitolata The Long Walk Home.

 Il film narra la storia del genocidio del popolo Maori portata avanti con meticolosa atrocità dai coloni bianchi nell'Australia dei primi del Novecento dove i bambini venivano sottratti ai genitori per essere "educati" secondo gli usi occidentali. Ne La Generazione Rubata Noyce descrive la storia vera di due bambine di una decina d'anni che negli anni Trenta scapparono da una scuola di bianchi per compiere 2500 chilometri a piedi pur di tornare al loro villaggio. A breve giro di posta, poi, vedremo un altro film che Noyce ha realizzato nel lontano Oriente con Michael Caine e Brendan Fraser: L'americano tranquillo tratto dall'omonimo romanzo di Graham Greene, remake della pellicola del 1958 diretta da Joseph L. Mankiewicz.

Lei ha lavorato in tutto il mondo. C'è qualche differenza particolare per un regista?
 Le differenze ci sono, ma le domande sono sempre le stesse: ce la farò a girare qualche metro di pellicola prima del tramonto? Per La generazione rubata c'è stata qualche differenza notevole, soprattutto per quello che riguarda la motivazione. A metà della lavorazione di un film, di qualsiasi film, tutti sono esausti. Per questo, invece, tutti trovavano grande forza nel dovere raccontare una storia così importante non solo per noi, ma anche per il resto del mondo. Per noi era un po' come combattere il male e l'ipocrisia attraverso il nostro lavoro di cineasti.
C'era stata qualche altra volta in cui non si era sentito stravolto dal lavoro?
 Beh, durante le riprese de Il Collezionista di Ossa, il piacere di avere a che fare con una creatura così affascinante come Angelina Jolie era una buona motivazione per sentirsi allegri ogni mattina... forse sono solo un inguaribile romantico...
Che differenza c'è tra il lavorare con grandi star come Harrison Ford, Denzel Washington e Michael Caine rispetto ad attori non professionisti come ne La generazione rubata?
 Gli attori famosi sono straordinari per le loro qualità artistiche, ma spesso avere a che fare con loro richiede la capacità di mediazione di un diplomatico provetto durante gli accordi di pace!
 Oggi sono le star a dominare il cinema hollywoodiano, quindi, lavorare con dei bambini è stato un atto liberatorio. Non avevano paura, perché non sapevano cosa stessero facendo, mentre una stella che è al vertice della catena alimentare cinematografica ha sempre paura di cadere dal piedistallo e di perdere il suo ruolo. L'unico timore con un bambino inesperto è che non sappia recitare. Alla fine, però, notare che hanno assunto tanta confidenza quasi da consentire loro di scalare l'Everest è molto soddisfacente.
Lei è stato uno dei primi australiani ad andare a lavorare a Hollywood. E' stato seguito da molti altri e - nel frattempo - il cinema del suo paese ha raggiunto il grande pubblico con pellicole tutte uscite anche in interessantissime edizioni in DVD come The Bank, E morì con un felafel in mano, Lantana, La dea del '67 e The Tracker. Cosa pensa di questa cinematografia?
 Se tutti fossimo rimasti in Australia, ci sarebbero stati notevoli spargimenti di sangue perché ci saremmo massacrati tra di noi pur di accedere al poco denaro pubblico che costituisce la forma principale di finanziamento.

 Il fatto che siamo partiti in molti e che il nostro cinema sia stato finanziato con soldi hollywoodiani ha aperto le menti ad una nuova modalità di lavoro e a nuove esperienze. Noi parliamo inglese e questo ha offerto immediatamente al nostro cinema i mercati nord americani e britannici. Questo fa di noi, in qualche maniera, parte della cultura cinematografica dominante. Non ho detto che sia la migliore, ma semplicemente quella che innegabilmente domina il mercato. Sfortunatamente gli americani vendono anche a noi i loro film e questo ci rende una colonia come tutti, ma nonostante tutto il cinema australiano è vivo e vegeto, perché anche cinematograficamente siamo stati conquistati da due culture: quella britannica e quella americana.

 Dalla prima abbiamo appreso l'importanza della trama e dei personaggi, dalla seconda il metodo narrativo americano. Questo ha reso più facile il nostro lavoro a Hollywood per chi è partito e a casa per chi è rimasto. Una grande differenza sta anche nel fatto che in America gli Studios pretendono da te una modalità di lavoro molto lineare e - quindi - tu tendi ad autoimporti dei confini e dei limiti. Diventi parte di un meccanismo omogeneizzante.
Il 2002 è stato un anno molto importante per lei: due film al cinema, gran parte delle pellicole del passato come Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo riproposte in Dvd, e Il Collezionista di Ossa uscito tra i primissimi titoli in edizione in Superbit...
Cos'è il Superbit?
... E' il più alto standard qualitativo del DVD pensato per i possessori di Home Theater!
E' una produzione italiana?
Veramente no…
Non ne avevo mai sentito parlare, anche se amo molto il DVD. Del resto sono molto contento che Columbia abbia pubblicato anche in Italia Il Collezionista di Ossa con questo formato. Qui il film è stato un enorme successo per due elementi fondamentali: Angelina Jolie e l'ottimo lavoro di doppiaggio curato dalla Columbia italiana...
In qualche maniera le è stato restituito quello che le fu tolto con Il Santo...
(Ride) Ha ragione! Non potrei mai comprare il DVD di quel film qui in Italia, perché mi sentirei male nell'ascoltare quell'edizione! L'interpretazione del doppiatore su Val Kilmer è stata pessima e la traduzione sbagliata in pieno. E' diventato un film comico. Sono ancora molto dispiaciuto per quello che è accaduto. Avevo visto il trailer del doppiaggio italiano e mi ero messo in contatto con l'attore che prestava la voce a Val Kilmer per dirgli di smorzare i toni. Evidentemente, purtroppo, non mi ha dato ascolto. Questo ha massacrato il mio film.
Però il Dvd consente agli spettatori italiani di capire veramente cosa fosse quel film grazie alla lingua originali e ai sottotitoli...
Ringraziamo il cielo...





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