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seguito dei deludenti risultati al botteghino di Titan A.E.,
e dopo aver piu' che dimezzato il personale lo scorso Febbraio, la 20th
Century Fox ha deciso la chiusura definitiva degli stabilimenti di
produzione di Phoenix e la sua uscita dal mercato dell'animazione 'tradizionale'.
'Si tratta senza dubbio di un mercato
molto duro,' ha commentato Chris Meledandri, presidente della Fox
Animation, quasi a significare che, pur essendo popolato da dolci creature,
il mondo dei cartoni animati e' anche molto pericoloso per chi provi ad
insidiare il trono della Disney.
Un esempio di come la concorrenza
sia agguerrita in questo campo risale al 1997 quando la Disney ripropose
nei cinema La Sirenetta con una settimana di anticipo rispetto
al debutto del primo film d'animazione della Fox, Anastasia.
Il risultato fu che Anastasia ricevette una calda accoglienza
da parte della critica, ma non altrettanto da parte degli spettatori.
Il secondo e solo altro film,
Titan
A.E., uscito nell'estate di quest'anno e costato quasi 80 milioni
di dollari non e' riuscito ancora ad incassarne 20.
L'ironia di questa situazione e'
che Titan A.E. era stato inizialmente pensato non come cartone
animato, ma come film con attori in carne e ossa. Fu proprio Gary
Goldman, regista insieme a Don Bluth sia di Anastasia che
di Titan A.E., nonche' direttore degli studi di Phoenix,
a enfatizzare i rischi di un tale progetto e a convincere i dirigenti della
Fox a produrre un film d'animazione.
La Fox, comunque, non abbandonera'
completamente il campo dell'animazione; la Blue Sky Studios continuera'
a lavorare su progetti di computer animation come Ice Age
e film con mix tra attori e cartoni, come Monkeybone. [buck]