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Plasmafagia? o Emotossia?
Argomento: The Addiction - Vampiri a New York
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By:
Ludwig
Posted:
12.01.2009 @ 17:15
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| Tranquilli, non è il titolo di un episodio inedito del "mio" amato Dr. House (anche se anch'egli è a suo modo un "dipendente"), qui non siamo al P.T.H. di Princeton, ma piuttosto nei pressi di San Patrignano per essere eufemistici. Parlare di questo assoluto capolavoro Ferrariano è come per un tossico andare in un centro per la somministrazione controllata di metadone; ti calma la "sete" ma ti lascia sempre un senso di "vuoto" ineffabile, una sorta di insostenibile "pesantezza" dell'essere. Epilogo fulminante della cosiddetta "Trilogia del Peccato", "The Addiction" è innanzitutto un film "teosofico" il cui tema di fondo è l'abbandono dal sè, la "perdizione", quasi la "violazione" del corpo (inteso come Corpus Christi) come unica via di "redenzione" dell'anima. Come già sperimentato col precedente e magnifico "Cattivo Tenente", il tema religioso è la metafora per antonomasia, il "buco" nel braccio come quello inflitto dai chiodi dei centurioni romani nelle membra del Cristo Crocifisso. L'espiazione è un viaggio più "terreno" che "ascetico", il senso di colpa è una sorta di "peccato originale", una specie di "memoria prenatale" connaturata al genere umano, lo si sconta vivendo, con la "mortificazione" della carne. Il male come "consustanziale" ed "ubiquitario" all'essere umano, un flagello ineluttabile. |
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