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..."Fabrizio Ferrucci rivela tutto!"

1 - Formato video del Padrino 04.09.2003 10:02
L'aspect ratio del film 'Il Padrino' e 'Il Padrino parte 2' è 1.85 (fonte la bibbia del cinema su internet: www.imdb.com) mentre il formato video della versione su DVD è 1.78 (fonte www.dvdweb.it of course). La differenza tra i due formati non è grande ma c'è, soprattutto per un appassionato di cinema che si pone questa domanda: ma se il formato originale era 1.85 che ci voleva a...
Comunque il formato 1.85 su un televisore 16:9 fa comparire delle quasi invisibili barre nere sopra e sotto l'immagine.
[fabio]
2 - IFK 23.08.2003 11:38
ANCHE IN JFK (DIRECTOR'S CUT ) IL SECONDO DISCO è AVVOLTO IN UNA BUSTINA DI CARTA......!INCREDIBILE!
[...]
3 - Nolan, mi sa che Ferrucci ha ragione... 02.08.2003 20:30
Non sono sicuro, ma credo che il formato del dvd del padrino sia 1.77 : 1, cioè il formato delle tv 16:9 (serie come c.s.i. che sono fatte per la tv sono infatti in questo formato). Credo che la differenza fra un 1.85 :1 e un 1.77:1 su una tv 16:9 sia impossibile da vedere, ci vorrebbe un proiettore. In realtà credo, e chiedo lumi a chi ne sappia di piu', che quando guardiamo un film in 1.85:1 su una tv 16:9 non vediamo completamente l'immagine...
Sono graditi chiarimenti anche dallo staff di dvdweb.
[simolatrottola]
4 - Sig. Ferrucci si riveda Il Padrino... 02.08.2003 01:12
Gradirei che il sig. Ferrucci evitasse di sparare a zero su quella che è una delle migliori edizioni arrivate in Italia.
Il Padrino ha un aspect ratio originale di 1,85:1, correttamente riportato nel DVD in quello che lui definisce 'formato televisivo in sedici noni'.
Ma voleva per caso allungarlo a 2,35:1? Preferisco non pensare al fatto che forse lo gradisse in 4:3...
[roland79]
5 - Unico mezzo 01.08.2003 09:04
L'unico mezzo che abbiamo per difenderci dalle politiche di questi manager che vedono il pubblico unicamente come rape da spremere il piu' possibile, e' proprio quello di 'boicottare' gli acquisti dei prodotti ritenuti scadenti.
Sicuramente in questa fase di crisi economica e riduzione dei consumi la pressione che noi consumatori possiamo esercitare e' molto maggiore e dovremmo approffitarne !!!
[Andy70]
6 - Disaccordo 31.07.2003 16:10
Lasciatemi dire che la carriera di questi manager dipende come dicono loro dalle vendite, e quando alla Warner Bros americana, inondata di lettere di proteste, gli giungeranno dati di vendita inferiori a quanto previsto dalla filiale italiana, questi manager faranno le valige.
Il film 'C'era una volta in America' avrebbe potuto vendere molto di piu' con un altra soluzione, e visto che questa soluzione non è stata proposta qualcuno pagherà. Inoltre questo caso eclatante ha messo in guardia gli acquirenti, da oggi in poi tutti staranno piu' attenti ad acquistare ogni singolo DVD.
[ao]
7 - come direbbe... 31.07.2003 11:45
... Sandra Mondaini che barba che noia, che noia che barba.
Dopo Cannibal Holocaust non si parla d'altro che di doppiaggi oramai si è detto tutto a parte i vari litigi sui commenti altrui (a proposito sicuramente anche questo sarà criticato! Non me ne fregherà nulla). Parliamo invece del cofanetto che uscirà della Pantera Rosa, del cofanetto di Hulk, di quello di Arma Letale, il gigante, daredevil, gangs of new york, la nuova collana di chaplin e così via dicendo. Centinaia di nuove uscite, di tutti i gusti e di tutti i generi.

Marvel_200

PS Il mio messaggio è solo per interrompere la monotonia degli ultimi tempi...
[marvel_200]
8 - Fortunatamente no! 30.07.2003 18:31
Caro Coccobillo, fortunatamente no, 'Armando' non ha ragione. Leggiti l'intervento di Marco Gisotti che per come parla sembra aver fatto un analisi del problema che nasce da un'esperienza più simile alla mia. Occorre innanzi tutto partire da un concetto base e cioè che nessuno fa nulla per nulla, ovvio che si lavora per guadagnare, suppongo lo faccia anche tu almeno che i DVD che ami non ti arrivino per magia (ma in questo caso spiegami il trucco :-)))... Da sempre gli artisti operavano per accontentare i propri mecenati e così via... purtroppo tutti abbiamo il brutto vizio di mangiare ogni tanto.

Ora però entriamo in una mentalità manageriale, figura che ha lo scopo di massimizzare nonchè ottimizzere le entrate di un' azienda. Concordo con Armando che purtroppo ancora in Italia si ragiona in questo modo... ma ribadisco in Italia. Ti faccio un esempio: i Giapponesi sono convinti che in Italia si lavori pochissimo e si guadagni moltissimo, che si sia molto superficiali o meglio frivoli e quando aprono filiali in Italia si adattano spesso spinti da manager reclutati sul posto. Quindi se si va a paragonare un prodotto realizzato per il mercato italiano e lo stesso prodotto realizzato per il mercato inglese dalla stessa azienda nipponica, la differenza è abissale... tanto i vari Armando della situazione gli garantiscono che qui va così. Per dare più spessore all'esempio ti dirò che questo è il motivo per cui, se ti occupi di modellismo, nei negozi nostrani trovi un decimo dei colori che potresti comprare in un negozio francese... ma è anche il motivo per cui in Francia hanno le collector's edition (e senza ridoppiaggi anche per film di ben più di vent'anni fa) e noi no. Citi giustamente Atlantis e Balla coi Lupi, due casi in cui gli appassionati hanno davvero reagito compatti e si è detto a chiare lettere ai vari Armando che noi non ci stavamo...
Lo si è fatto anche per CUVIA? Si a parole, ma poi alla fine in tanti lo hanno comprato (l'ho visto non ho resistito... costava solo 3 euro... me lo tiravano dietro...), forse non tanti quanti si sarebbero aspetteti ma abbastanza.

Nel resto del mondo ci si è accorti da tanto che la miglior via per guadagnare è accontentare il cliente, la migliore via per ottenere sovvenzioni statali è quello di convincere le amministrazioni dell'utilità artistica/filologica del proprio impegno... Purtroppo in Italia si è ancora nella fase della Repubblica delle Banane, ma dipende davvero da noi. Io ho tempestato Corriere e decine di altri giornali con proteste sul tema fin dai tempi di ET, sono stato pubblicato solo da sorrisi e canzoni on line... come me hanno agito tanti altri e qualcosa si è mosso... ma se lo avessimo fatto tutti?
Io francamente al suicidio continuo a preferire l'impegno e non solo a parole e tu?
La vuoi davvero dar vinta ai vari Armando?
[Maurizio]
9 - F. Ferrucci rivela tutto 30.07.2003 18:21
Ottima intervista soprattutto sincera. Proviamo però a focalizzare i costi dei dvd. Non sembrano esagerati? Non parliamo delle novità per le quali potrebbe essere comprensibile il prezzo, ma parliamo di film vecchi, non rimasterizzati, anni 50/60 che sono in vendita a 28-31 Euro? Se ne vendono pochi si dirà ma a questi prezzi se ne venderanno sempre meno. Si è parlato di incidere solamente il film sul disco, cosa intelligente, che ridurrà il costo e potrebbe aumentare la vendita. Io per primo non sceglierei i vecchi capolavori con il contagocce (per il prezzo) ma abbonderei... Confesso di essere un 'maniaco' di bei film.
[Marzio Omati]
10 - Armando ha ragione, purtroppo 30.07.2003 14:04
Purtroppo il 'Manager - Armando - Anonimo' ha ragione. I soldi comandano tutto nella nostra epoca: medicinali, guerre, cibo.
Sono inorridito che mi venga sbattuta davanti la realtà così com'è perchè se il Manager-Anonimo è uno del settore praticamente questo significa che noi consumatori non contiamo una s..ga! Ci fa capire che anche se otteniamo un risultato (vedi Atlantis o Balla coi Lupi) questo non è dovuto tanto al nostro impegno ma al fatto che chi comanda nei vertici 'DVD' decide che la strategia di vendita può variare perchè comunque sia non ci sarà perdita di denaro. Alla fine tutto dipende dal DENARO...
Dio... se è così mi suicido domani...
Se non è così... che bello sarebbe... ma chi è che mi dice che non è così?????
[coccobillo]
11 - FINALMENTE... 30.07.2003 11:23
... qualcuno che capisce qualcosa di marketing!
Consiglio il ''manager Anonimo'' di adeguarsi a questa visione, molto + moderna e soprattutto profittevole (nel LP)!
[Omar]
12 - Un manager poco 'avvertito'... 30.07.2003 09:31
Vorrei rispondere all'anonimo manager che qualche giorno fa sosteneva le logiche cieche del mercato, per cui di un prodotto (dvd, mozzarelle o ricambi auto) non deve essere di qualità per vendere, ma rispondere solo al mercato che, per sua natura, non è 'avvertito'.
Il pubblico 'avvertito', in senso statistico, è quello più sensibile a certe tematiche. Per certi aspetti, sono le persone che hanno già delle nozioni di quel tema, per cui sono più sensibili a quegli argomenti: più 'avvertite', appunto.
Spesso è proprio il segmento 'avvertito' a decretare, nel medio-lungo periodo, le tendenze socio-economiche. A chi importa se un prodotto è ecologico? Chi guarda l'etichetta? (E' solo un esempio, ma reale) Eppure negli ultimi anni, senza che gli ecologisti nel nostro paese siano cresciuti anche elettoralmente, è diventrato strategico per le aziende lanciare intere linee di prodotti ecologici, sostenibili, puliti. Qualcuno ha tentato di truffare, qualcun altro ha solo aggiustato un po' il tiro, ma in sostanza (dalle auto alle mozzarelle...) tutte le aziende (e tutti i manager) sanno che un marchio di qualità eco-compatibile aiuta a vendere. Comunque da' un'immagine migliore del brand (marchio) aziendale.
Un mercato giovane, come quello del dvd, è evidentemente ancora alla ricerca di standard di qualità. Qualità che non è un desiderio astratto degli 'avvertiti', ma un preciso elemento che anche il pubblico generico sempre più chiede.

Due linee distinguono la rivoluzione del dvd: la qualità tecnica e il valore filologico delle opere presentate. Se il primo fattore spinge verso continue rimasrterizzazioni, nuovi doppiaggi e simili, il secondo chiede inserti speciali, interviste, audio originale, sottotitoli, ecc.
Il manager del dvd (ammesso che questa espressione abbia senso) - proveniente anche da segmenti di mercato diversi - deve certo badare alla rendita finanziaria, ma anche al prestigio e al valore strategico del brand aziendale, e quindi alla qualità che è il ponte da costruire dai redditi attuali a quelli futuri.
Le brevi notizie apparse sulla stampa nazionale contro il ridoppiaggio di C'era una volta in America hanno fatto sì, per esempio, che un tema di nicchia sia divenuto argomento di massa.
Per cui il soldo si fa anche con la qualità.

Infine, vorrei far notare che nell'industria cinematografica l'opera viene generata dallo scontro-incontro di numerose personalità, alcune delle quali inseguono unicamente il profitto e altre la sola artisticità. In alcuni casi la spinta acceleratrice in un solo senso ha creato blockbuster o capolavori assoluti del cinema, più spesso enromi disastri finanziari. Lo scontro di due tendenze (arte e denaro) ha più sopesso generato mediazioni affascinanti, moderando gli eccessi e offrendo capolavori di cinema come Il Padrino, C'era una volta in America o Spartacus.
Poi ci sono stati artisti che volevano far soldi e finanzieri che volevano fare gli artisti.
Qualunque manuale di cinema racconta di queste storie.
L'ipotesi riduzionista dell'amico manager anonimo appartiene ad una classe produttrice attenta all'oggi, ma che depaupera in fretta il proprio patrimonio, senza alcuna attenzione alla capacità produttiva (e di mercato) del domani.

I 'poeti' scontenati oggi sono le mine culturali dei 'prosaici' di domani. Che andranno a comprare le arance dolci a chi sa garantirle e lasceranno le arance aspre sui banconi dei vecchi mercanti...
[marco gisotti]
13 - caro manager anonimo... 29.07.2003 21:11
Vero verissimo. Il problema che nel nostro mondo consumistico non importa nulla a nessuno che le cose siano fatte bene ma importa fare soldi. E cio' che e' piu' triste e' che non solo i DVD vengono ridoppiati se questo puo' portare maggiori guadagni ma tutto ormai soggiace a questa regola. Dal governo (qualsiasi esso sia, non voglio fare delle critiche politiche) alle industrie farmaceutiche, agli enti alle istituzioni. Nessuno purtroppo fa piu' nulla se non ha un tornaconto in termini di soldi o di immagine. Non frega niente a nessuno che i DVD siano doppiati o che una certa medicina non guarisca una malattia o la guarisca ma ne provochi altre. Non frega a nessuno che un'automobile si guasti e qualcuno si ammazzi. O meglio frega solo se cio' puo' portare una cattiva immagine e quindi perdite all'azienda. Altrimenti in questo mondo marcio cio' che conta e' fare soldi, e' fare profitto, e' aumentare il fatturato. Sono solo sporchi interessi di partito, di soldi, di potere, di prestigio...
CHE SCHIFO !!!
[Deluso]
14 - Pare che... 29.07.2003 20:42
...il DVD stia vendendo molto bene. Probabilmente hanno
ragione i manager. La prossima volta facciamo a meno di
inalberarci e di avere la presunzione di insegnare il
mestiere a chi sa certamente quello che è meglio per la
sua azienda e per il suo posto di lavoro. Magari è anche
inutile parlare di opera d'arte rovinata. Leone non ha potuto
nulla contro il massacro americano della pellicola,
figuriamoci quale sarebbe stata la sua voce in capitolo in
questo caso. A lui forse è bastato dare vita al suo sogno in
celluloide. Agli addetti il compito di averne la miglior cura
POSSIBILE. A noi basterà convincere i manager della
Warner della convenienza economica di una versione
COLLECTOR'S EDITION a TRE DISCHI, col doppiaggio
originale e TUTTE LE SEQUENZE ELIMINATE, ce n'è per
oltre mezz'ora (qualcuno sa dirmi quanto costerebbe loro in
diritti?). Dopotutto non depone a loro favore nemmeno quel
C'ERA UNA VOLTA IN AMERI che si legge negli
espositori dei negozi e sugli scaffali di chi ha acquistato il
dvd! Saludos.
[Corrado]
15 - Non li avrete mai! 29.07.2003 18:29
Ragazzi, fosse solo il ridopiaggio!.
Dicono che cercano di darci i migliori prodotti in dvd e poi....

1) non sono in grado di mettere 90 mega dell'audio originale.
2) ci regalano un 5.1 davvero MEDIOCRE... ma poi... questo film aveva davvero bisogno di un 5.1??
3) ci regalano un documentario realizzato in 5 minuti che nn dice praticamnte una fava
4) c'è un FANTASTICO commento audio per tutto il film di un super critico MA... non è sottotitolato in italiano. Cosa non drammatica, direte voi... peccato che questo dvd sia realizzato per il pubblico italiano!!.
5) Leone aveva scelto personalmente i doppiatori... quindi.... si è violentato il film!!
6) non avrete mai i miei soldi per questo dvd!

ps : Non so come mai, ma diversi miei messaggi non sono stati inseriti. Eppure nn mi sembrava di aver alzato troppo i toni....
[Mr. F]
16 - commercio si, qualità anche 29.07.2003 17:56
Sono un addetto ai lavori e di cinema ed industria ne scrivo tutti i giorni. Sono daccordo quando si sensibilizza il popolo degli autori sulla necessità di adeguarsi al senso commerciale ed ai gusti del pubblico. Il cinema è si un arte, ma piuttosto costosa e che certamente non puo' e non deve essere sostenuta dai soldi pubblici. ma c'è caso e caso. difendere le opinioni dell'anonimo armando che giustifica commercialmente il deturpamento di capolavori riconosciuti dell'arte cinematografica mi fa sinceramente rabbrividire, e non sono affatto un poeta. e' come se entrando agli uffizi si volessero far trovare i capolavori della nostra arte come appena dipinti e magari con delle cornici in perspex, perchè il mercato li vuole cosi'...
sarebbe come giustificare il cibo geneticamente modificato, la clonazione e l'invasione in iraq...
E poi caro armando, non risulta anche a te che una delle strade commerciali piu' valide per il commercio italiano sia proprio la diversificazione del prodotto, la difesa della tradizione culturale e per la difesa del nostro patrimonio culturale?

Integro...

P.S. Mi chiamo Daniele Cametti Aspri dirigo da 15 anni una rivista di cinema che si chiama acting news (www.actingnews.it) e sinceramente, caro armando, un'intervista non te la meriti proprio.
[clint]
17 - Che tristezza 29.07.2003 16:35
I manager possono essere fieri dei risultati ottenuti nel mondo, sono sotto gli occhi di tutti. State consegnando un gran bel mondo alle future generazioni.
Complimenti.
[Andy70]
18 - Sacrificato sull'altare del business... 29.07.2003 16:18
Il concetto di Armando è chiaro: sfruttare il filone d'oro prima che che si esaurisca (ma ce ne siamo già accorti da un pezzo)!Visto però, che stiamo parlando di una vera Opera d'Arte, solitamente intervengono i Beni Artistici, Culturali ecc... (con più o meno ritardo) a tutelarne e preservarne l'integrità.Non sottovaluterei (se fossi in 'loro') il grido di ribellione che esce da questo forum.

Saluti,
Fab

P.S. Il paragone con l'aranciata, mi sembra parecchio forzato!
[Fab]
19 - Il mio parere da manager 29.07.2003 14:46
Vi posso dire la mia?
Sono Manager commerciale di una ditta della mia città (non produttrice di DVD) e posso affermare che il nostro ruolo, quello di manager, è totalmente svincolato dai temi che enunciate voi, ovvero “rispetto” e “cose fatte per bene”. A noi, che dobbiamo mandare avanti la “baracca” e ottenere un certo fatturato, importano solo i soldi.
Se “C’era una volta in America” (da studi di marketing) è stato decretato più produttivo nell’uscita 5.1 piuttosto che nella mono con audio originale, al manager importa la prima delle ipotesi. Poco importa se si ritiene appassionato o super-esperto. La passione per una cosa si confà alla vita privata, tra le mura domestiche e gli amici, non alle poltrone degli uffici di una qualunque ditta il cui unico scopo è il guadagno.
Ve lo dico per informazione, perché sappiate come ragiona la nostra categoria in generale. Poi ci sarà pure l’eccezione che conferma la regola.
I film in DVD, di cui sono un cultore (privatamente), sono solo dei modi per far soldi come il concetto di cinema stesso. Si fa un film per guadagnare non per istruire le masse. E’ sempre stato così (tranne che nei periodi dittatoriali qua e là per il mondo). Se poi il film diventa un’icona, si ha doppia fortuna perché “l’effetto fama” trascina ancora di più le vendite (in tempi futuri difficilmente quantificabili: la soddisfazione umana è un parametro difficilmente standardizzabile dal punto di vista statistico).
Per chi pensa che il cinema sia un’arte, io dico che a livello industriale un film è considerato come un vestito, un paio di mutande o una confezione di biscotti: qualcosa prodotto in serie e venduto alla massa, di cui le ditte seguono i gusti.
Chi soffre per un film ridoppiato, per un formato sbagliato dell’immagine è da considerarsi un “poeta” che urla la sua disperazione ma niente di più: esattamente come chi si lamenta che “l’aranciata comprata ha un gusto amaro rispetto al gusto dolce che si aspettava”: solo un dato che va a finire nei computer e farà parte delle elaborazioni statistiche e niente di più.
Le giornalate e le petizioni che spesso il vostro forum espone (e che mi trovano d’accordo in quanto sono moralmente più che giuste) sono dei dati che inseriti nei soliti computer detti sopra, spostano le “deviziazioni standard” e le “analisi della varianza” (per citare strumenti statisitici) verso l’obiettivo che magari si prefissano coloro che indicano discussioni e petizioni: a volte va bene perché la convenienza per la vendita del prodotto è quella, altre volte i dati non ce la fanno a “spostare” la tendenza adottata in origine e i “poeti” non vengono soddisfatti.
Spero di non essere stato troppo aspro e duro tuttavia volevo mettervi davanti, senza mezzi termini, la pura e semplice verità del mondo manageriale che vige oggi in questo paese e nel mondo intero.
Saluti, Armando

P.S. A scanso di equivoci, voglio far presente che non sarò assolutamente reperibile per interviste o pareri “vocali” su ciò che ho scritto. Anche se mi sono firmato con un nome fittizio, posso tranquillamente dire che sono Anonimo.
[Armando]
20 - Perfettamente 29.07.2003 10:38
Condivido le idee qui riportate e complimenti per l'esauriente intervista. Io guardo i film solo in lingua originale e potendo scegliere per le opzioni audio su un dvd sarei propenso sempre ad includere la traccia audio originale anche se mono, se il ridoppiaggio è fatto bene può anche starci ma la traccia originale anche mono andrebbe comunque inserita, i 'nostalgici' lo apprezzerebbero e le vendite sicuramente sarebbero migliori.
[Xanadu]
21 - Opinione personale 29.07.2003 09:04
Ok ragazzi, mi perdonerete se sarò un pò volgare ma io sono stufo di:

audio 5.1
director's cut
special cut
super cut
dts 5.1 rimasterizzato da audio mono ecc... ecc... ecc...

Possibile che non si possano avere i film che si è amato così come uno se li ricorda?

Io in primo luogo voglio il mio film in versione originale con audio dolby surround o mono a seconda di come era la versione originale

e poi, eventualmente e OPZIONALMENTE

la director's edition con tutte le scene nuove recuperate dal pavimento della cabina di montaggio e che la signora delle pulizie non aveva buttato ma conservato gelosamente a casa sua sapendo che un giorno sarebbe esplosa la moda del dvd :)

e l'audio super pasticciato in 22 casse per i maniaci dell'hi-fi (e si che per certa gente Tomb Raider è un capolavoro solo perchè RULLA di brutto con il suo 5.1)

IN PARTICOLARE gradirei riavere una versione originale di ALIENS scontro finale con audio stereo (quello ricostruito in 5.1 fa cagare)
[Dario]
22 - Una osservazioncina... 29.07.2003 02:00
E.T. - U-boat 96 - Grease - Incontri ravvicinati del terzo tipo non erano in mono !!!
Il primo era in Dolby stereo, mentre gli altri 3 sono usciti anche in Italia in versione stereofonica a 4 piste magnetiche.
[johnnyb]
23 - Totalmente d'accordo! 28.07.2003 17:57
Salve a tutti!
Io sono completamente d' accordo con Nolan72.
Anche se il ridoppiaggio è fatto benissimo e permette di usufruire al meglio delle capacità del dvd e del proprio impianto, il risultato è comunque un altro film.
Secondo me sarebbe più ragionevole aggiungere entrambe le colonne (ridoppiato e non).

Approfitto per chiedere notizie su due film.
Usciranno in DVD 'Il regno del fuoco' e
' The ratcatcher' (bellissimo!)? Help me :-)

Saluti!
Thomas
[Thomas]
24 - mah!! 28.07.2003 13:39
Complimenti per l'intervista esuriente e bilanciata!
Prima una precisazione, io amo i super jewel box, spero la columbia continui così.
Per l'eterna questione doppiaggi, mi chiedo come mai tanto rumore per nulla, credete che la versione sia quella definitiva? fra 5, 10 o tot anni uscirà finalmente la versione con l'audio mono, poi dopo decideranno di unire le due tracce in una sola edizione!! poi ne faranno una a tre dischi...
Un dvd è per sempre ma voi credete che si accontentano di vendervelo una sola volta (3 edizioni per 'la mummia', 2 per 'romeo + giulietta', E.T., Speed, Qualcuno volò sul nido del cuculo, Armageddon, Mary Poppins... l'elenco sarebbe lunghissimo.
Tante parole senza nessun risultato.
[baz]
25 - Davvero. 28.07.2003 01:06
L'affermazione di Ferrucci riguardo ai ridoppiaggi è terribile.
Io mi chiedo come una persona come lui, che lavora alla Columbia (che cmq. ha sfornato ottimi dvd) e che se non sbaglio guidava il dvd group, possa dire certe cose.
Va bene guardare il futuro ma quando sento un vecchio disco di Santana mica è la stessa cosa se lo rifanno in studio suonato da un altro (che magari è anche bravissimo) per renderlo più pulito e multicanale.
Se vado in un museo mica vado per vedere delle copie perfette con super colori brillanti e senza imperfezioni date dal tempo.
Insomma, credo che i nostri figli vadano educati in modo da apprezzare le cose di qualità per quello che trasmettono e per quello che loro possano interpretare, non a guardare se un film suona bene in multicanale e anche se l'audio è diverso dall'originale chi se ne frega.
I film di oggi sono tutti con l'audio stellare, i grandi classici ma, più in generale, i film vecchi vanno al limite restaurati e visti in questo modo, non snaturati!! Questo è amore per il cinema e amore per i nostri figli a cui passiamo la nostra eredità.
Davvero non capisco come una persona che si definisce appassionata possa fare simili affermazioni.
[nolan72]
26 - Al Ferrucci... 27.07.2003 21:41
Non sono d'accordo con questo massimo esponente dei DVD in Italia:

1) Quando dice vecchio doppiaggio=cric-crac dei giradischi

2) Quando dice che non si possono upgradare 'vecchi audio' a 5.1 senza ridoppiare (velatamente insinuando che chi lo fa ottiene discutibili risultati, sempre sue opinioni vedi l'ottimo Platoon di CG o altri film ITALIANI che non mi va di citare)
E' un palese tirare acqua al SUO mulino, che io leggerei: visto che Columbia Italia NON SA o NON VUOLE spendere per upgradare le 'vecchie' colonne sonore, ridoppia...

3) Perché nessuna 'scomoda' domanda su quella GRAN FREGATURA delle edizioni Superbit Columbia con un audio DTS half-rate schifido (Dracula) e colonne sonore originali in semplice Surround?
4) (Collegata alla precedente)
Perché non chiedere al signor Ferrucci se pensa che tutti gli utenti DVD hanno stipendi da 'super-manager' oppure se i DVD non dovrebbero essere più accessibili alle masse?
Perché Columbia propone i DVD a prezzi stellari e non li cala QUASI mai di prezzo? (A parte Charlie's Angels...?)

[Dr.DVD - Ai punti 3) e 4) rispondo io: l'intervista verte sulla questione ''doppiaggi e ridoppiaggi'', NON sulle politiche marketing di Columbia, sui prezzi, sulle edizioni SUPERBIT o quant'altro.]

5) I DVD Columbia non sono affatto i migliori, secondo me... ci sono buoni titoli e meno buoni, come tutte le altre case... se poi facciamo il rapporto Q/P... beh, ne escono spesso perdenti.

E 'La Cosa' è in letterbox... e NON ha il commento sottotitolato... e c'ha pure un fuori sync... questo per smentire chi dice che sottotitolano sempre gli extra o non fanno errori.

[Dr.DVD - La Cosa è un DVD Universal distribuito (non più) da Columbia. Il produttore del DVD è quindi UNIVERSAL che ha effettuato le sue scelte tecniche. In ogni caso la questione esula dall'intervista...]

Saluti Mr. Ferrucci.
[MG (finally back from down under)]
27 - Questione di spazio 27.07.2003 17:07
Non so quanto spazio occupi una traccia mono da quattro ore, ma posso dire che sul dvd di U-boot 96, che dura 216 minuti, ci sono due tracce 5.1, due tracce stereo, un commento audio e un trailer. Quindi, se avessero voluto, lo spazio per il vecchio doppiaggio c'era.

Per quanto riguarda l'affermazione di Ferrucci, a dir poco discutibile, sui ridoppiaggi, mi associo a quanto già detto da gli altri. Se un domani un vecchio film si vede male, che facciamo, lo rigiriamo tutto al computer, perché così i nostri figli lo vedono meglio? Via, un po' di serietà!
[Spke®]
28 - Costi e Cifre 25.07.2003 22:20
Due annotazioni su questi commenti che rispetto e in parte condivido:

1) La traccia è mono di C'era una volta in America. Ma - comunque - dura quattro ore e quindi non è esattamente una cosina.

2) Il restauro di un film costa 100.000 €, il restauro di una traccia audio intorno ai 5.000 / 10.000

3) Un elemento che mi stupisce un po' è il fatto che la Warner affermi di non sapere nulla di dove e come questo film sia stato doppiato...

Il film è stato doppiato a Roma. Non in America.
Nessuna casa madre - che io sappia - cura in un altro territorio direttamente i doppiaggi.

E se fosse stata una questione di diritti?

E' una questione che cercheremo di approfondire.
[SpaM]
29 - Condivido quasi tutto 25.07.2003 21:41
Ho letto l'intervista e condivido o capisco i punti di vista contenuti nella stessa. Unico dissenso: '...trovo comunque retrò pensare di non ridoppiare un film perché ‘sacro’. ... sembra come volere difendere il ‘cric crac’ della puntina del giradischi o le righe sulla pellicola rovinata. Dobbiamo guardare al futuro.'
Non credo sia esattamente così. Come non credo che nel riproporre un reperto archeologico i restauratori ricostruiscano lo stesso buttandone via una parte e sostituendola con la plastica perchè migliore e più resistente.
Un saluto a tutti e non fatevi condizionare dal vostro costoso impianto Home Video: non pretendete ad ogni costo il Dolby Digital DTS EX 6.1, ecc., perchè un film è ciò che un direttore artistico ha voluto e potuto fare, creando un'opera unica e insostituibile.
Pensate anche ai film ricolorati: sono forse migliori oggi con il colore, più di quando furono girati solo perchè non esisteva all'epoca la pellicola a colori?
[Andrea]
30 - Distinguiamo(ci). 25.07.2003 19:52

Come ho già detto in altra sede, i casi Superman, E.T., Apocalypse Now Redux, Amadeus Director's Cut possono infastidire, far inorridire o infuriare più di un filologo o un purista, o semplicemente un appassionato nostalgico, categoria, quest'ultima, alla quale ritengo di appartenere accanto al sig. Ferrucci.
Capisco molte delle sue argomentazioni, capisco la necessità di un
ridoppiaggio in caso di presenza di scene inedite (la voce di Ellen Burstyn che cambia nelle sequenze aggiunte de L'Esorcista Versione Integrale è alquanto sgradevole, la doppiatrice sarà anche stata quella originale, ma le sue corde vocali avevano venticinque anni di più!), in questi casi un vero filologo / purista / appassionato / nostalgico doc dovrebbe pretendere anche il MONTAGGIO dell'epoca, che, eccezion fatta per Superman e U-Boot 96, le case ci hanno
sempre reso disponibile. Capisco la necessità commerciale del nuovo doppiaggio 5.1 usato come lievito per vendite e che per ragioni 'economiche' non può essere accompagnato da uno straccio di traccia mono con l'audio 'obsoleto'. Capisco l'atteggiamento di sufficienza da parte dei responsabili delle case produttrici nei confronti di noi, minoranza 'consapevole' dei potenziali acquirenti di un DVD, che si contrappone ad una maggioranza 'inconsapevole' che magari guarderà la fascetta del disco, e se sarà presente il quadratino coi sei puntini che gli confermerà che il suo film preferito, appena trovato sullo scaffale dell'ipermercato, potrà valorizzare al meglio l'impianto audio di casa, senza porsi altre domande lo porrà nel carrello accanto al caffè, all'aranciata e al servizio di bicchieri. Giunto a casa quest'individuo della
maggioranza guarderà il suo film preferito, lo ascolterà e, a mio modesto parere, il suo primo pensiero non sarà per una ipotetica e simbolica fiaccola del cinema da tramandare ai suoi figli, ma di aver 'inconsapevolmente' acquistato qualcosa di diverso. Non migliore, non peggiore, ma diverso. Molti di questi inconsapevoli avranno in questi giorni sfogliato i giornali, il loro occhio sarà caduto su un trafiletto che parlava di un'edizione in dvd del loro film preferito: 'C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA', ma qualcosa mi dice che il contenuto del trafiletto avrà abbassato la probabilità che qualcuno di loro sollevi il disco dallo scaffale dell'ipermercato per cercare il simbolo della DOLBY, quanto piuttosto per verificare la presenza delle voci nuove, e avrà abbassato ancora di più la probabilità che quel disco aveva di finire nel carrello della spesa. Ho trovato inquietanti alcune affermazioni del sig. Ferrucci in merito alla possibilità che i nostri figli debbano avere di vedere un film nella 'miglior maniera possibile', con gli effetti multicanale e tutto il resto, perchè possano amarlo come lo abbiamo amato noi. Ancora più inquietanti se fatte da una persona competente e sensibile. Ma se questa è la realtà in cui Lucas afferma di voler ritoccare ulteriormente con effetti e sequenze inedite la prima trilogia di GUERRE STELLARI, pardon, STAR WARS, Spielberg dice che le armi in mano agli agenti in E.T. non gli sono mai piaciute e non avevano senso (dopotutto l'alieno era carino e innocuo, vero?...), Coppola cambia il formato al PADRINO per il dvd, magari adesso Leone starà dicendo: 'A Ferrù, senti quanto è bello 'sto doppiaggio! Si nun
stavamo qua te ne facevo fa' n'artro uguale!' ... e chissà che i film non divengano tutti degli eterni WORK IN PROGRESS: HULK vi sembra un cartone animato appiccicato sul fondale? Tra dieci (due?) anni ce lo
potranno rifare PIÙ VERO, PIÙ VERDE E PIÙ INCAZZATO, senza dover per forza ricorrere a un brutto re-make, basterà un bel make-up! Mi spiace per il signor Ferrucci, ma non vedo quale sia la differenza con le famigerate colorazioni digitali di Turner, e se proprio mi si
vuol dire che il doppiaggio è in sè un intervento teso a modificare l'opera, mi pare che proprio nel caso del film di Leone questo non possa rispondere a verità; in questo caso è PARTE INTEGRANTE DELLA STESSA, e d'ora in poi quando si parlerà dello STUPRO di C'ERA UNA
VOLTA IN AMERICA, bisognerà distinguere tra quello del 'crudele' Noodles ai danni della 'povera' Deborah, quello di Milchan ai danni del film, e quello di Warner ai danni della nostra Memoria.

[Corrado]
31 - Ho sempre considerato i DVD Columbia 'Er mejo'! 25.07.2003 18:53
I DVD Columbia a mio parere sono sempre i migliori. Per citare una delle tante qualità che trovo, il commento del regista-cast-tecnici-ecc... è sempre sottotitolato. Anche in film 'minori'. Ciò mi soddisfa molto. Altre case di distribuzione, invece, a volte fan persino fatica a sottotitolare i backstage!
[DanCa]
32 - Mah, mah, mah... 25.07.2003 18:17
Neppure io condivido questo punto e mi sembra che anche con la storia degli 'altissimi costi' di restauro ci stiano un po' marciando sopra. Per non parlare del fatto che non si riesca a trovare spazio (anche su doppio o triplo supporto) per una misera traccia mono...
[Fab]
33 - Una frase senza senso... 25.07.2003 18:05
Se la pellicola è rovinata, la restauro. NON GIRO UN REMAKE! Se un disco è rovinato non lo faccio ricantare da un altro (a meno di non volere un album di cover!). Insomma, non ci siamo proprio...
Tra l'altro, un film 'vecchio' anche in originale suona vecchio, perché non ridoppiarlo ? (in fondo non hanno nemmeno il problema del labbiale.)
[Roberto]
34 - Mah... 25.07.2003 15:57
'Ma trovo comunque retrò pensare di non ridoppiare un film perché ‘sacro’. E’ una cosa senza senso, che limita il pubblico potenziale di qualsiasi titolo. Mi sembra come volere difendere il ‘cric crac’ della puntina del giradischi o le righe sulla pellicola rovinata. Dobbiamo guardare al futuro.'

Come dice il grande Peppino, 'Ho detto tutto'.
[Arm]

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