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Re: Zombi
Argomento: Zombi (disco singolo)
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By:
Davide Z
Posted:
15.03.2005 @ 12:17
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Come previsto ho acquistato l’edizione disco singolo di “Zombi” e ne sono rimasto MOLTO soddisfatto: la qualità video è davvero eccellente, dopo averne tanto sentito parlare devo ammettere che “all’opera” il lavoro della AY dimostra la sua validità: colori vivi e pieni, nemmeno un graffio, sembra un film odierno, non fosse per la chiara fattura “anni settanta”. La pienezza dei colori peraltro crea un felice contrasto con la scelta fotografica sbiadita, che qualcuno ha intelligentemente definito “da obitorio”. In fondo Romero gioca con l’opposizione che si crea fra un mondo spento e le esplosioni di colore garantite dal sangue e dalle merci dell’ipermercato. E in un film che riflette sull’estetica della nostra società massificata questo è un fattore molto importante.
Anche l’audio non tradisce l’età del film, la differenza fra il mono e la traccia restaurata è davvero abissale. I sottotitoli sono sia in italiano che in inglese.
Poi ci sono i trailers, le foto (fra le quali la bellissima cover della video Playtime) che per un collezionista sono una manna e il commento audio di Simonetti & co. A proposito di questo devo dissentire rispetto a chi lo riteneva svogliato o poco interessante: al momento ne ho sentito una parte, ma mi pare degno di nota. Certo io non sono un esperto di musica (tutt’altro) quindi posso non cogliere eventuali imprecisioni, ma da “non addetto” ho seguito le argomentazioni dei tre commentatori con curiosità.
L’unica nota stonata come al solito è la cover, davvero non riesco a capire come si possa ritenerla bella: è una delle immagini più anonime che esistano e non testimonia della complessità del film. Inoltre lo sanno anche le pietre che l’immagine simbolo di “Zombi” è quella del morto vivente calvo, presente sul cofanetto dell’Anchor Bay.
Alla fine però quello che conta è come è stato trattato il film, cioè bene e che è garantita la possibilità a tutti di riscoprire una pietra miliare del cinema. Potrei continuare a lungo, ma tanto ormai l’immensità del capolavoro di Romero è indiscutibile e acclarata.
Ora manca un’edizione ottimale de “La notte dei morti viventi”, aspettando “Land of the Dead”.
“Quando i morti camminano, signori, bisogna smettere di uccidere o si perde la guerra.” |
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