By: rocketpunch
Posted:
10.06.2010 @ 19:33
|
Concordo sul danno, quello che provochiamo a noi stessi usufruendo dell'arte quando è in condizione penosa. Invece sinceramente NON me la sento di unirmi nella considerazione che fai circa il danno all'artista. A ritroso, dal consumatore all'artista, ci sono tutti enti dall'illecito potere, illecito poichè non controllato, arbitrario. L'artista è il primo ad essere colpito da questo arbitrario potere, tale che se un cd musicale costa quello che costa forse all'artista arrivano 12 centesimi, sicchè o sei una prostituta dello spettacolo o nisba... E infatti a B. Spears "fanno vendere" più di Max Gazzè, no? Non mi risulta inoltre che la Mostra di Venezia vada a premiare Johnnie TO o Kim Ki Duk, per le loro filmografie, sulla base delle vendite, ergo sul giudizio di massa espresso dal pubblico. Se pensate poi che Moon è stato distributio in Italia in nemmeno 10 copie, mi pare che non sia in primis l'utenza a non saper trattare sul piano commerciale l'arte del Cinema. In ultima analisi, pensate proprio che non ci è concesso esprimere davvero un giudizio sull'arte in sè, nemmeno a livello di massa: se Moon vale almeno 7 e mezzo, Solaris 9 e Stalker 11, quanto vale un film di Emmerich? Siamo in grado di esprimere questo giudizio in termini di soldi spesi da noi? |
|