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Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

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Ho capito, ma...
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: Darius Labronicum

Posted: 24.08.2007 @ 15:50
Non metto in dubbio le intenzioni del regista, ma il "modus operandi" usato per rappresentare la storia. Questo film è incoerente sotto tantissimi aspetti (me ne vengono in mente altri: gli americani che si passano le bombe a mano da lanciare come se fossero palle da tennis... ma scherziamo?? Io dei miei ricordi del militare serbo il terrore delle bombe a mano da esercitazione, che comunque potevano ferire ugualmente in modo serio se usate impropriamente, figuriamoci quelle vere!!). Oppure i tedeschi che nel deserto hanno gli stivaloni di cuoio al ginocchio (follia totale: usavano scarponcini di pelle leggeri alla caviglia e addirittura scarpe da ginnastica di tela tipo Superga pensa un pò, nei primi anni '40 già le avevano). I dubbi del personaggio di Lee Marvin forse derivano dal fatto che tre anni prima aveva girato "La croce di ferro" di Peckinpah... quello sì un ottimo film di guerra, e ora si trovava a girare questo qui :) Scherzi a parte, secondo me per tutta la pletora di lacune, errori tecnici, incoerenze storiche e tratteggiatura dei personaggi stereotipata, questo film poteva scriverlo tranquillamente Paolo Ruffini (si, quello del gruppo "Nido del cuculo" nonchè pupillo di Vanzina e Parenti nei panettone-movies).
Salut
D
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Re: Non ultima la coerenza
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: axis

Posted: 24.08.2007 @ 11:15
Ciao ancora. Volevo dire che io questo patriottismo non lo vedo. Chiaramente, si tratta di un evento vissuto in prima persona, raccontato da un americano. Il film non concede mai del sentimentalismo gratuito, mi pare che i personaggi siano assolutamente verosimili. Quanto all'avance omosessuale, mi pare che quella scena sia più per indicare la follia della guerra, piuttosto che una gratuita critica ai nazisti. Io non ci ho visto nessuna propaganda, mi è sembrato un racconto, americano si, su un plotone che supera diversi ostacoli per raggiungere un obiettivo. In quanto racconto visto da un plotone americano, è normalissimo che i tedeschi vengano visti come un nemico. Non voglio dire che sia un film "di sinistra" ma non ci ho visto nessuna glorificazione. Lee Marvin è sempre pieno di dubbi, e credo che le scene siano congegnate in modo tale da far percepire allo spettatore il rischio e i dilemmi che un'operazione militare puo' trasmettere su un soldato semplice, piuttosto che mostrare la loro bontà o il loro altruismo.
Ora non ricordo tutti i particolari per poterne discutere, però credo che ne esca fuori un racconto tutto sommato onesto, e molto avvincente. Almeno per me.
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Non ultima la coerenza
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: Darius Labronicum

Posted: 23.08.2007 @ 09:25
Infatti caro Axis tengo di conto le tue osservazioni e le rispetto ma, a costo di ripetermi e di ridarmi del perfettino, un film sulla 2a GM, un film di guerra, un film storico, deve assolutamente rispettare la storia sotto qualsiasi punto e quindi: senza anacronismi, senza dati tecnici/storici campati in aria, senza tirare dentro la propaganda fine a se stessa come nei cine-giornali dell'epoca.
E poi, come dico nel titolo del post, la coerenza per favore.
Come giudichi tu la scena dell'ospedale tedesco dove Lee Marvin (sforacchiato da un intero caricatore di MP40 tedesco, ovvero s'è buscato 32 colpi calibro 9 parabellum in corpo) del tutto incurante delle - in qualsiasi altro essere umano mortali - ferite tenta addirittura di strangolare il medico molesto? Wow, altro che Spiderman. O, a seguire, la rivolta degli altri feriti i quali, alla notizia che gli americani hanno preso Tunisi, estraggono da sotto le coperte dei fucili (chi glieli ha dati? Quando? Come hanno fatto a non farsi scoprire dalle guardie? Perchè nei film di guerra i tedeschi sono sempre stupidi e pirla?) e iniziano a falciare i tedeschi di guardia?
La caratterizzazione dei personaggi: da operetta. Gli americani sono: i veterani (Lee Marvin, gli ufficiali) rudi ma amabili patrioti coraggiosi, i giovani (i vari Mark Hammil) simpatiche canaglie, ricchi di speranza, altruisti ecc. I tedeschi: torvi, biechi, omosessuali (non lo ritengo un lato negativo, ma evidentemente qualcuno si), ciechi e imbecilli.
Ecco, è una caratterizzazione degna dei peggiori film con Savalas/Eastwood. E questo mi porta a risponderti su una tua considerazione: se è vero che un film deve essere considerato in termini di valore cinematografico, questo film non mi trasmette niente se non noia (la spudorata propaganda pro-americani: basta guardare "Salvate il soldato Ryan" per vedere che i soldati Usa erano preda della violenza e dell'odio come qualsiasi altro uomo) fastidio (da storico dilettante al quale casca subito l'occhio sul particolare, mi ripeto e ri tiro fuori i conati) e risate amare (le incredibili boiate messe in campo: cioè, ma la consulenza di uno storico militare no eh? Fuller diceva di essere stato combattente nella Big red one? Mi sorge il dubbio che il militare lo abbia fatto, si, ma da imboscato).
Un'ultima cosa: tanto per ripetermi (ma non per spocchia, solo per ricordare gli errori madornali del film): 1) - il fatto della croce dipinta di fronte al carro non è una cosa perdonabile, per niente: i tedeschi, al contrario di come li dipingono gli americani nei loro film di guerra, non erano scemi. Ti ho spiegato perchè non mettevano la croce sul davanti. Potrei dirti invece che gli americani invece lo facevano: piazzavano spesso una bella stella bianca sul davanti del carro, e pace se veniva presa come bersaglio di tiro dagli artiglieri delle Pak-Kompanie tedesche. I tedeschi inoltre erano maestri nell'arte di mimetizzare carri, cannoni ecc: gli americani invece, in qualsiasi teatro di guerra e con qualsiasi clima, pitturavano i carri con quel bel verde oliva che si vedeva a decine di chilometri, soprattutto in Africa o nelle innevate ardenne.
Salut
D
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Re: I problemi sono altri
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: axis

Posted: 22.08.2007 @ 18:24
Ciao. Non voglio controbattere su cose che non conosco. Non essendo uno storico specialista di guerre, non posso contestare gli errori storici del film. Ad ogni modo, sono andato a controllare su imdb, e almeno l'errore sul modello dei carriarmati c'è.

Ora, trovare un film storico che non abbia nessun errore di questo tipo è arduo. Ammetto che si tratta di una disattenzione grave ma, con tutta probabilità, sarà dovuta a ragioni puramente produttive, visto che, come hai notato la scena è girata nel paese in cui quei mezzi erano già presenti. Avranno contato sul fatto che la stragrande maggioranza del pubblico ignora quale sia il modello di carroarmato utilizzato in quel conflitto. La faccenda della croce dipinta francamente mi pare un dettaglio assolutamente perdonabile. Anche qui, pochi tra il pubblico saprebbero dire dove la croce veniva dipinta ma, al di la di questo, non credo che tolga suspense o interesse alla sequenza (di grande livello registico, opera di un regista ben in testa). L'errore dell'uniforme: probabile che le uniformi usate siano errate, storicamente... ma non così errate (problema produttivo o errore storico involontario?) visto che è del tutto possibile che un plotone in qualche circostanza abbiai indossato un altro tipo di uniforme, in una guerra che creava sbarramenti economici, problemi di rifornimenti ecc, è possibile che ad uno o più plotoni siano state fornite uniformi di altro genere.
L'errore del poster, è un errore. Ma all'epoca della seconda guerra mondiale, specie in Sicilia, c'era un tasso di analfabetizzazione altissimo. E' tirata per i capelli, e devo dire che l'ho notata anche io. Ma insomma, anche qui, non mi sembra così grave.

Veniamo alla contestazione secondo me più rilevante, visto che riguarda il protagonista del film: perchè dopo 24 anni è ancora sergente: beh, potrebbe essere stata una sua scelta perchè ciò gli permette di stare a contatto con i soldati, di guidarli di essere una specie di padre, potrebbe essere uno di quelli che ama la guerra per andare a sporcarsi le mani, e non per dare ordini al sicuro da qualche parte. Questa mi sembra un'ipotesi assai verosimile.

Al di la di questo ritengo che l'errore, tra quelli da te indicati, più fastidioso sia quello dei carroarmati. Bisogna considerare che la forza di un film non è data soltanto dall'accuratezza storica, che comunque dovrebbe esserci il più possibile, ma anche dalla forza emotiva del racconto cinematografico. Questo film è osannato, a ragione, per il suo valore cinematografico che risiede nelle scelte registiche, nel tratteggio dei personaggi, nella concezione delle scene. Il contenuto del film non è direttamente dato dall'accuratezza storica di certi elementi. Ci sono film storicamente forse più attendibili ma senz'altro più vuoti e insipidi, dell'opera di Fuller.
Io sostengo che un film storico debba essere il più accurato possibile. Ma in un film di questo calibro alcuni difetti scendono in secondo piano. Un film è un'opera di finzione e non un documentario illustrativo su un particolare evento.
Per concludere mi pare la tua reazione un tantino sproporzionata (conati addirittura! suvvia) nei confronti di un film notevolissimo.
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I problemi sono altri
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: Darius Labronicum

Posted: 22.08.2007 @ 10:31
Ovvero, questo film, per la mancanza totale di correttezza e verità storica, è un film comico, e non di guerra/eroismo/azione.

Se leggete il mio post sul forum del film "La sottile linea rossa" capirete che mi piace la storia militare e mi reputo, nel mio piccolo, uno storico dilettante.
Confesso di avere acquistato questo film spinto dalla sua nomea di famoso film di guerra, e sotto consiglio di alcuni amici sciagurati.
Confesso anche che non sono andato oltre il 30° minuto (ho avuto i conati, ma pian piano lo vedrò tutto, berrò l'amaro calice).
Però i primi 30 minuti mi sono bastati per capire che questo film è ai livelli dei "film di guerra" con Telly Savalas e Clint Eastwood, quelli per capirsi dove i due "eroi" affrontano da soli intere divisioni panzer distruggendole a mani nude.
Mi potreste chiamare perfettino o snob (ve lo passo, non mi conoscete), ma a riprova di quanto sostengo, ecco alcuni errori madornali relativi al lato tecnico/storico:

- in Africa, nella scena in cui Lee Marvin ei suoi mocciosi vedono arrivare i tedeschi con i carri armati, fate caso a questi ultimi: si tratta non dei famosi Panzer tedeschi (Panzer II-III-IV) ma bensì di Sherman Firefly Vc con cannone da 6 libbre, di produzione inglese!!!! Spiego il mistero: il film è del 1980, la scena è stata girata in Israele, e siccome in quegli anni i carri armati che gli inglesi avevano venduto agli israeliani alla fine del secondo conflitto mondiale erano sempre operativi... ecco svelato il basso trucco;
- uno di questi pseudo-panzer ha lo stemma della Wehrmacht (la croce bianca e nera) pitturato sul davanti. Niente di più falso e autolesionista. Le croci venivano pitturate sui lati e sul retro del carro, e occasionalmente sulle torrette, per ovvi motivi: durante l'invasione della Polonia infatti (1939) i Panzer II avevano una croce pitturata sul davanti, ma i tedeschi presto si accorsero che questo simbolo veniva preso come riferimento di mira dai carristi nemici, e lo tolsero subito;
- ancora le scene dell'Africa: i difensori francesi di Orano indossano divise appartenenti all'esercito francese metropolitano, dotato di divise invernali, giacca e stivaloni. In Africa i francesi di Vichy adottarono invece divise coloniali o "sahariane", pantaloncini corti, camice leggere a maniche corte ecc.;
- ancora: com'è possibile che Lee Marvin, che nella prima guerra mondiale è un sergente, nella seconda sia ancora sergente? Possibile che in 24 anni non sia mai scattato di grado? Altamente improbabile soprattutto nell'esercito americano, prodigo di promozioni per i suoi "eroi" e combattenti capaci;
- Operazione Husky, sbarco alleato in Sicilia, 1943: nella scena nella quale la squadra perlustra il paesino disabitato, si vede una specie di "poster" con lo slogan fascista "Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se muoio vendicatemi". Ma se fate bene caso, notate che è scritto cosi: "Se avanzo Se guitemi, Se mi indietreggio uccidetemi, Se muoiu vendicatemi".

Credo ce ne sia abbastanza per sostenere il mio punto di vista, voi che ne dite? E sono appena a 30 minuti di film, chissà cosa mi aspetta.
Samuel Fuller in questo film era probabilmente già affetto da demenza senile.
Salut
D
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Non è un mio problema
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: Filo76

Posted: 05.06.2005 @ 22:04
Non è un mio problema... io seguo sempre ogni film in lingua originale con i sottotitoli... Le voci degli attori non cambiano mai e ci si gode di più l'originalità dell'opera pensata dall'autore senza adattamenti di dialoghi nostrani che a volte sono veramente scandalosi e fanno perdere il significato originario pensato dall'autore...
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Per forza!
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: nylanderfan

Posted: 03.06.2005 @ 08:47
Per forza. Questa versione è un nuovo rimontaggio con 40 minuti aggiuntivi.
Cosa pretendavate metà film con il vecchio doppiaggio e metà con uno nuovo o magari con i soli sottotitoli?

Possiedo la versione USA e devo dire che il film in questa versione è assolutamente un capolavoro da vedere.

Consigliato a tutti!

So long
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Re: Ridoppiato
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: Andrea

Posted: 03.06.2005 @ 08:38
Avvertimento apprezzato.
Grazie.
P.S. Per me se lo tengano pure.
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Ridoppiato
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: Buck

Posted: 21.05.2005 @ 15:22
Ciao a tutti,

solo per avvertirvi che la traccia audio italiana di questa mirabolante Edizione Speciale Warner sarà in Dolby Digital 5.1, e RIDOPPIATA...

...uomo avvisato...

Salut,

Buck @
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Re: Finalmente in dvd il più grande film di guerra!!!
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: Simo

Posted: 21.05.2005 @ 12:44
Scusate l'errore, Il grande uno rosso viene editato in Italia da Warner Bros e non da Dolmen, comunque "Quaranta pistole" e "Mano pericolosa" fanno parte della collezione Dolmen.
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Finalmente in dvd il più grande film di guerra!!!
Argomento: Il Grande Uno Rosso - Edizione Speciale (2 DVD)

By: Simo

Posted: 21.05.2005 @ 12:42
Finalmente possiamo gustarci in DVD le immagini di Samuel Fuller. Uno dei registi sempre dimenticati dalla storia del cinema e avevo il timore che fosse dimenticato anche dal mercato dei DVD. Meno male non è così. Ben tre opere del grande cineasta vengono editate per la prima volta in Italia da Dolmen. In passato ero un acerrimo critico delle manovre commerciali di Cecchi Gori, ora, solo per aver fatto uscire questi tre capolavori, "Il grande uno rosso" in primis, lo sto rivalutando...
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