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posted: 03.02.2012 @ 16:20
Terraferma in Blu-Ray e DVD dall'8 febbraio
Uno sguardo ai contenuti delle edizioni
Ha "mancato" la nomination all'Oscar per il film straniero, ma aveva comunque ricevuto il Premio speciale della Giuria alla Mostra di Venezia, e ora nessuno gli può togliere la soddisfazione di uscire in digitale il prossimo 8 febbraio!
Mi riferisco a Terraferma, con cui Emanuele Crialese ritorna agli scenari isolani di quel Respiro che qualche anno fa lo aveva rivelato.
Scenario della storia è infatti un'isola non meglio precisata, che però non può non far tornare alla mente quella Lampedusa che negli scorsi mesi è stata al centro delle cronache, tanto più che anche qui uno degli argomenti trattati è l'arrivo degli immigrati dall'Africa.
Poiché il regista possiede un bel gusto nella composizione dell'inquadratura e nell'uso dei colori (come potete notare dalla bella immagine che campeggia sul manifesto e sulla cover), un'uscita digitale non può che esaltarne i meriti: la distribuzione è di 01 che cura sia il Blu-Ray Disc che il DVD.
Per il primo abbiamo audio italiano in DTS HD MA e sottotitoli in italiano per udenti e inglese; per il secondo italiano Dolby Digital 5.1 e identici sottotitoli.
Così come identici sono anche gli extra per tutte e due le edizioni:
Dietro le quinte di Terraferma
Scene tagliate
Galleria fotografica
Trailer
Vi lascio con il trailer, per immergervi nelle atmosfere della storia:
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Caro DavideZ, scusa ma devo dissentire. Avrà anche un bel gusto dell'inquadratura e dei colori (boh, forse in questo film...), ma come regista Crialese è veramente scolastico: carrelli e panoramiche come al primo anno di scuola di cinematografia. Non parliamo poi delle storie che tenta di narrare... prima gli immigrati italiani in nave verso una Ellis Island che non si vede (con la scusa della nebbia e dei vetri appannati), ora gli immigrati in Italia (almeno vedremo qualcosa, mi auguro però che abbia anche cambiato barcone). Certo, ormai dall'Italia non possiamo più pretendere Monicelli o Leone, ma siamo veramente caduti in un baratro. Infatti se la fascetta dice "dal regista di Nuovomondo"... embé, non mi pare che tale sonnacchioso film (giustamente trombato agli Oscar, evidentemente in Italia ancora non hanno capito che ci vuole ben altro e ci riprovano) possa essere un bel biglietto da visita, come non lo è il premio di Venezia che ormai si sa esalta solo ciofeche di ammanicati (vedasi il pessimo Somewhere della raccomandatissima - da Quentin - Coppola). Invece come film italiano ho gradito "Noi credevamo", anche se un po' confuso e va certo rivisto col commento audio per capire alcuni passaggi. Vabbé, ho detto la mia! ;-)
