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posted: 22.02.2012 @ 18:57

QUADRI DEL CINEMA: Drive

Nicolas Winding Refn e i suoi poster

Davide Z reporting...

 Celebriamo l'uscita in Blu-Ray Disc e DVD di Drive, con una retrospettiva dei suoi manifesti cinematografici, settore nel quale il film di Nicolas Winding Refn ha mostrato un'insolita capacità di ispirazione!

 A dispetto della sua natura di film indipendente, infatti, Drive ha potuto contare su un buon battage pubblicitario, che lo ha portato a sfornare una notevole quantità di immagini promozionali. Iniziamo dalla locandina italiana che – come purtroppo accade spesso – è anche una delle più tradizionali:

QUADRI DEL CINEMA: Drive

 Immagine a figura intera del Driver (l'ottimo Ryan Gosling), martello in mano, e la notte come sfondo: gli elementi più forti ci sono, ma il tutto appare un po' piatto a causa del realismo esasperato. A volte bastano poche variazioni per dare un po' più di sapore a un'immagine, come dimostrano questi due poster esteri (uno francese, l'altro americano):

 Tutto il mondo è racchiuso nell'abitacolo dell'auto, dove filtrano i colori della notte, bluastri o di un giallo sporco e, sia che aspetti i suoi complici, sia che guidi, l'espressione imperturbabile del protagonista lascia filtrare un po' di quella particolare atmosfera del film, che sembra sospeso in una specie di limbo dove le azioni sono rallentate come in un sogno (salvo poi lasciar deflagrare implacabile la violenza).

 E se invece si vuol puntare maggiormente sulla figura intera del Driver a confronto con la notte, ecco un poster orizzontale che allarga il campo, ma resta in ogni caso visivamente intrigante:

 A questo punto diventa abbastanza evidente come questo sia un film di icone, dove i personaggi trasmettono immediatamente una profondità mitica tipica dei grandi archetipi di genere (in questo caso il noir). Il passaggio successivo è dunque quello dei character poster, dedicati ai singoli personaggi, ve ne propongo tre:

 Anche in questo caso le atmosfere restituiscono alla perfezione i colori e i "sapori" del film: i personaggi sono immersi in ampi spazi orizzontali con cui si integrano a perfezione o isolati in immagini a figura intera dove tocca alle espressioni trasmettere l'idea di un classico racconto all'americana, dove la forza emotiva di un volto è pari in importanza ai semplici risvolti della trama.

 La formula fa proseliti in Russia, dove il manifesto è formato da un assemblaggio di altri tre character poster:

 Dunque volti, luoghi, colori: l'amalgama delle parti è tanto efficace quanto più i singoli elementi vengono messi in evidenza. Per questo c'è chi tenta derive ancora più esasperate, dove si gioca la carta della stilizzazione, abbandonando i volti in favore di oggetti e forme: ecco dunque due poster in cui si punta rispettivamente sull'immagine di spalle del protagonista (che poi è quella iniziale del film, che segna la sua prima comparsa) oppure addirittura sul solo motore della sua auto!

 Come sempre a mostrare il maggiore radicalismo sono le fan-art: il film ha letteralmente scatenato l'entusiasmo degli appassionati, che in alcuni casi hanno sfornato piccoli capolavori grafici di matrice quasi "futurista". Il modo ideale per consacrare regista e pellicola come fenomeni ormai di culto, ma anche per riflettere come sia proprio la natura iconica ad avere solleticato l'immaginario e lo spirito artistico del pubblico. Qui vi propongo sei poster, ma il consiglio è di visitare la galleria presente sulla pagina Facebook del film perché c'è davvero di che divertirsi!

 Questo delle fanart, dunque, non è un caso estemporaneo: se infatti le immagini arrivano sulla pagina Facebook vuol dire che i produttori sono coscienti di come un simile impiego di talenti possa fare solo bene alla promozione del film. L'Italia risponde con un contest in cui viene messo in palio il giubbotto del Driver e fra i vincitori un paio meritano menzione perché potrebbero rientrare fra le opere qui sopra (per vedere tutte le opere dei partecipanti consultate pure Bestmovie):

 Per concludere e sintetizzare questo percorso visivo, ecco due ultimi poster – questi sì – davvero artistici, realizzati rispettivamente da Ken Taylor per la celebre società Mondo (che sarà eventualmente oggetto di un appuntamento a parte, visto lo spazio che si sta ritagliando fra gli appassionati di poster) e da James White/Signalnoise, che mi pare riassumano le caratteristiche fin qui elencate, oltre a un certo retrogusto vintage che si sposta molto bene con le atmosfere di questo film, scampolo dei grandi noir anni Settanta/Ottanta come Driver l'imprendibile o Strade violente:

 E se l'uso del termine vintage vi sembra improprio, gustatevi questa conferma, che ha la forma di una immaginaria cover da vecchia vhs, firmata The Conjuring: il formato attraverso cui Drive sarebbe sicuramente stato tramandato se fosse uscito due decenni prima!

 Leggi i precedenti articoli e scopri tutti i poster artistici:






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